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Roger Waters: “Il costume nazista è un pretesto per mettermi a tacere!”

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Dopo i due concerti di Berlino le autorità tedesche hanno aperto un’indagine sull’ex bassista dei Pink Floyd Roger Waters.

Questa la sua replica: 

La rappresentazione di un demagogo fascista squilibrato è stata una caratteristica dei miei spettacoli a partire da ‘The Wall’ nel 1980.”

Vogliono mettermi a tacere“. Ha risposto così Roger Waters in un post sui suoi social dopo la recente polemica sul costume simil-nazi da lui utilizzato durante i suoi concerti a Berlino. L’ex Pink Floyd definisce le critiche “una diffamazione” nei suoi confronti.

Waters ha aggiunto:

Gli elementi della mia performance che sono stati messi in discussione sono chiaramente una dichiarazione in opposizione al fascismo, all’ingiustizia e al bigottismo in tutte le sue forme. La rappresentazione di un demagogo fascista squilibrato è stata una caratteristica dei miei spettacoli a partire da ‘The Wall’ dei Pink Floyd nel 1980.”

La scorsa settimana è stato reso noto che Waters sarà indagato dalla polizia di Berlino per l’abbigliamento in stile nazista indossato in un suo recente concerto nella capitale tedesca nel quale aveva anche fatto riferimento alla vicenda di Anna Frank, ricevendo per questo anche accuse di antisemitismo.

Il costume di scena incriminato

In quel momento lo spettacolo ruotava attorno a un personaggio di The Wall dei Pink Floyd, una sorta di dittatore fascista immaginato durante un’allucinazione: sul trench nero che Waters indossava in quel momento anche una fascia rossa intorno al braccio con due martelli incrociati, lo stesso simbolo utilizzato nei concerti e nel film The Wall.

La presa di posizione delle autorità tedesche

Dopo che il portavoce della polizia di Berlino Martin Halweg ha dichiarato al Guardian che “è stata aperta un’indagine sul costume mostrato ai concerti del 17 e 18 maggio“, Waters ha condiviso la dichiarazione sul suo account Twitter rispondendo alle critiche e alla notizai delle indagini. “I concerti hanno attirato attacchi in malafede da parte di coloro che vogliono diffamarmi e mettermi a tacere perché non sono d’accordo con le mie opinioni politiche“, Waters ha detto che chiunque consideri il messaggio dei concerti niente altro che antifascista “è in malafede e politicamente motivato“.

Roger Waters ha quindi aggiunto:

Ho passato tutta la mia vita a parlare contro l’autoritarismo e l’oppressione. I miei genitori hanno combattuto i nazisti nella seconda guerra mondiale, con mio padre che ha pagato il prezzo più alto. Indipendentemente dalle conseguenze degli attacchi contro di me, continuerò a condannare l’ingiustizia e tutti coloro che la perpetrano”.

I due concerti tedeschi al centro delle critiche fanno parte del tour di addio alle scene di Waters “This Is Not A Drill“.

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd/Roger Waters
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