Bonnie Lynn Raitt nasce a Burbank (California – Stati Uniti d’America) l’ 8 novembre del 1949 ed è una cantante e chitarrista statunitense.
Bonnie Raitt è cresciuta in una famiglia di musicisti
Suo padre (John Raitt), era un famoso cantante di musical di Broadway, mentre sua madre (Marjorie Haydock) era una bravissima pianista. Fin da giovane, Bonnie Raitt ha dimostrato un talento innato per la musica, apprendendo a suonare la chitarra e il pianoforte sin da bambina e affinando la tecnica dello slide.
Negli anni 70 arriva la svolta e nel 1971 il primo disco solista
La svolta nella sua carriera è avvenuta negli anni ’70, quando ha iniziato a guadagnarsi un seguito di appassionati nel circuito dei club di San Francisco. Il suo stile unico, che fonde il blues con il rock e il folk, ha attirato l’attenzione di molti critici e colleghi musicisti. Nel 1971, Bonnie Raitt ha pubblicato il suo primo album, “Bonnie Raitt“, ottenendo recensioni entusiastiche e aprendo le porte a una carriera musicale di successo.
La voce graffiante e la sua abilità nella chitarra slide l’hanno resa una delle più grandi chitarriste blues di tutti i tempi
Le sue esecuzioni sono caratterizzate da un’intensità emotiva e da una profonda connessione con il pubblico. Brani come “I Can’t Make You Love Me” e “Something to Talk About” sono diventati classici del suo repertorio, affondando nel cuore di chiunque ascolti le sue note. E’ stata riconosciuta con numerosi premi e onorificenze nel corso della sua carriera, tra cui dieci Grammy Awards e l’inserimento nella Rock and Roll Hall of Fame (2010).
Nel 2005 pubblica “Souls Alike“, suo 15mo disco solista e successivamente abbandona l’attività musicale a causa di diverse tragedie famigliari. Infatti, perde entrambi i genitori e anche il suo migliore amico.
“Ho bisogno di un po’ di tempo per riconciliarmi con quella parte
della mia vita che non ha nulla a che fare con la musica”
Il ritorno
Dopo sette anni torna con il disco “Slipstream” , contente anche due cover di Bob Dylan: “Millions Miles” e “Standing in the Doorway“. La produzione della maggior parte dei brani dell’album è stata affidata a Joe Henry, cantautore noto al grande pubblico per essere il marito di Melanie Ciccone, sorella di Madonna. L’album raggiunge la sesta posizione nella classifica Billboard 200. el 2011 la rivista Rolling Stone la pone al 50º posto nella classifica dei migliori cantanti pop-rock e all’89º posto tra i migliori chitarristi di sempre.
La sua vita privata
Bonnie Raitt si è presa degli periodi di riposo e riflessione dopo la morte dei suoi genitori di suo fratello e del suo migliore amica. Bonnie Raitt e l’attore Michael O’Keefe si sono sposati il 27 aprile 1991e hanno annunciato il loro divorzio il 9 novembre 1999.
Il tunnel dell’alcool e delle droghe
La donna faceva uso di alcool e droghe, ma iniziò la psicoterapia e si unì agli Alcolisti Anonimi alla fine degli anni ’80. “Pensavo di dover vivere quello stile di vita festoso per essere autentica, ma in realtà se continui così troppo a lungo, tutto ciò che diventerai sarà sciatto o morto.” Ha smesso nel 1987 e ha attribuito il merito ad un concerto di Stevie Ray Vaughan (“vedevo che Stevie Ray Vaughan era un musicista ancora migliore quando era sobrio“).
L’impegno politico
Il suo coinvolgimento politico risale ai primi anni ’70. Il suo album del 1972 Give It Up aveva una dedica “al popolo del Vietnam del Nord …” stampata sul retro. Il suo sito web esorta i fan a saperne di più sulla conservazione dell’ambiente. È stata un membro fondatore di Musicians United for Safe Energy nel 1979 e un catalizzatore per il più ampio movimento anti-nucleare, coinvolgendosi in gruppi come Abalone Alliance e Alliance for Survival. Nel 1994, su sollecitazione di Dick Waterman, ha finanziato la sostituzione di una lapide per uno dei suoi mentori, il chitarrista blues Fred McDowell, attraverso il Mt. Zion Memorial Fund. In seguito ha finanziato lapidi commemorative in Mississippi per i musicisti Memphis Minnie, Sam Chatmon e Tommy Johnson di nuovo con il Mt. Zion Memorial Fund.
Nel 2004 si è schierata a favore di G.W. Bush. Nel 2008 si è impegnata a favore delle popolazioni colpite dallo tsunami nel sud est asiatico. Durante la campagna delle primarie democratiche del 2016, Bonnie Raitt ha appoggiato il senatore del Vermont Bernie Sanders, un socialista democratico (per sua stessa auto definizione).

La sua strumentazione
La principale chitarra da tour di Bonnie Raitt è una Fender Stratocaster personalizzata che ha soprannominato Brownie. Questa è diventata la base per un modello caratteristico nel 1996. Bonnie Raitt è stata la prima musicista donna a ricevere una linea Fender firmata.
“La mia Stratocaster marrone è così composta: il corpo è del ’65 e il manico
è di qualche tempo dopo. È una specie di ibrido che ho preso per 120 dollari alle 3 del mattino del 1969.
È quella senza vernice, e l’ho usata per ogni concerto dal 1969″
Il suo ultimo disco è del 2022
Ha pubblicato il suo 18mo disco solista “Just Like That” il 22 aprile del 2022. Il disco (composto da 10 tracce) ha confermato il suo status di icona della musica blues e rock.