Siamo nel 1999 e, da un po’ di tempo a questa parte, le cose non vanno proprio benissimo al chitarrista messicano Carlos Santana. Dopo qualche anno di vendite scarse il manager propone ai Santana di fare un album di collaborazioni con artisti più giovani e che esulano dai loro consueti standard.
È l’estate del 1999 e sugli scaffali dei negozi di dischi di tutto il mondo arriva “Supernatural“, diciassettesimo album per la band del chitarrista messicano che registra un’impennata pazzesca di vendite grazie alle hits del disco, ma andiamo ad analizzarle con calma.
(Da Le) Yaleo: un breve accenno di percussioni fa da apripista alla chitarra di Carlos che, elegantemente, tesse il ritmo di questo scatenato brano in spagnolo. Tra wah wah, assoli vorticosi ed intermezzidi piano e fiati questa è la traccia migliore per attirare l’ascoltatore.
Love of My Life: brano dal sapore più rilassato e jazz che vede la prima delle numerose collaborazioni del disco. Alla voce troviamo infatti Dave Matthews accompagnato dal fido batterista Carter Beauford. Un netto distacco rispetto al brano precedente, ma l’atmosfera c’è tutta e la canzone si fa ascoltare che è un piacere!
Put Your Lights On: strumming acustici, assieme agli intarsi della consueta PRS di Santana, accompagnano questa ballad cantata dal rapper Everlast (House of Pain) che qui suona anche l’acustica. L’atmosfera rimane tranquilla e rilassata fino a circa metà del brano quando Carlos sa che non può più resistere e deve far cantare la sua sei corde elettrica anche solo per un attimo.
Africa Bamba: la chitarra acustica diventa una chitarra classica che suona un coinvolgente flamenco. Un giro che rende la voce di Santana più intima e vicina all’aria e le tradizioni del suo amato Messico. Da notare la trasformazione del breno, da un intimo flamenco ad un samba da sagra messicana, non male no?
Smooth: il mitico giro di Santana accompagna la voce di Rob Thomas (Matchbox Twenty) per quello che è, praticamente, il brano più famoso del disco e che tutti noi abbiamo sentito almeno una volta e che ha fruttato non pochi premi. Se la prima volta vi è piaciuto vi direi proprio di alzare il volume per riascoltarlo come si deve, non credo cheserva aggiungere altro!
Do You Like the Way: cambio totale di registro con il misto di rap e di R&B cantato da Lauryn Hill e Cee Lo Green sulle note di Santana e la sua band che non manca un colpo.
MariaMaria: R&B a tutto spiano anche in questo brano in cui Santana ritorna alla chitarra classica, lasciando l’elettrica per gli ultimi momenti, in sottofondo al duo The Product G&B.
Migra: un crescendo elettrico e cori, quasi da stadio, sono i primi elementi che si sentono sorretti da percussioni che non lasciano scampo. La chitarra qui, semplicemente, strabilia e canta che è una delizia!
Corazón Espinado: ritornano in pieno le atmosfere messicane grazie a Fher dei compatrioti Maná per un brano malinconico e sofferente che va dritto al cuore spezzato.
Wishing It Was: il registro cambia ancora una volta con le atmosfere sofisticate del cantautore Eagle – Eye Cherry che qui presta la sua voce.
El Farol: sublime brano strumentale da ascoltare e riascoltare!
Primavera: il rock torna in formissima con un altro brano che non risparmia neanche un assolo del grande chitarrista messicano in grande spolvero!
TheCalling: ultimo brano del disco che sfuma nella traccia fantasma Day of Celebration, ma c’è da aggiungere una nota decisamente importante! Se è vero che il meglio si tiene sempre per ultimo quale migliore collaborazione per un chitarrista se non un suo grande collega? In questo caso è il mitico Eric Clapton con il suo inconfondibile tocco tra rock e blues,che finale eh?
Giudizio sintetico
So che a molti Santana non piace perché suona solo le pentatoniche, ma questo è un album onesto che si fa ascoltare. Forse un po’ commerciale, ma che va comunque riascoltato con tutto il piacere e la calma del mondo. Ripescatelo dal portaoggetti della macchina o dallo scaffale in alto tra gli altri dischi e mettetelo nello stereo.
Copertina: una coloratissima copertina tribale dove, a lato, non manca la consueta chitarra
Etichetta: Arista Records
Line up: Carlos Santana (voce e chitarra) più tutti i vari ospiti già citati ed i turnisti tra i quali spunta anche il batterista Gregg Bissonette.