La musicista di questa settimana è Tracy Chapman, nata a Cleveland il 30 marzo del 1964, una delle più famose ed influenti cantautrici americane degli ultimi anni al pari di Joni Mitchell alla quale è stata più volte paragonata.
Tracy Chapman impara a prendere confidenza con la chitarra ed il canto sin da piccola, ma il suo destino iniziale sembra più quello accademico visto che si laurea in antropologia e cultura afroamericana all’università del Massachusetts.
Durante il periodo universitario la Chapman già si esibiva per le strade ed i locali facendo sentire al pubblico la sua chitarra cristallina e la sua voce toccante che ha cantato di protesta, povertà e tutte le contraddizioni tipiche dell’età moderna ed il sogno americano.
Scoperta dal produttore Brian Koppelman della casa discografica indipendente Sbk, la Chapman pubblica il suo primo album omonimo nel 1988. Un album che mischia alla perfezioni melodie folk, rock ed afro, praticamente un marchio di fabbrica della cantautrice.
Sempre negli anni ’80 si è esibita al compleanno di Nelson Mandela e poi con uno dei figli di Bob Marley, Ziggy Marley, in un concerto tributo al papà del reggae. Tra i pezzi più celebri ricordiamo Fast Car, Give Me One Reason e naturalmente Talkin’ ‘bout a Revolution. Al momento può vantare otto album da solista e due raccolte.
Per quanto riguarda la strumentazione Tracy Chapman è nota per le sue composizioni acustiche e quindi usa spesso una Martin D – 35, una Gibson ES – 125 ed una chitarra della liutaia Judy Threet (in attività dal 1990). A volte si esibisce anche con un Fender Jazz Bass.
Per quanto riguarda gli amplificatori la costante scelta è tra un Fender Deluxe Reverb ed un Matchless DC30. A questi abbina un booster della Zvex Effects ed uno Hughes & Kettner che le permette di simulare il suono del Leslie.