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Rory Gallagher: storia del musicista che rifiutò di entrare nei Rolling Stones

William Rory Gallagher nasce a Ballyshannon (Irlanda) il 2 marzo del 1948 e successivamente si trasferisce con la sua famiglia a Cork

Sceglie di farsi chiamare Rory perché, come affermato da lui stesso, “non esiste nessun San Rory e mi piace l’idea di non avere un nome di un Santo. Comunque penso che mia madre avrebbe preferito Rory a Liam.”

Ha un fratello di nome Dònal che diventa il suo manager. La passione per la musica, oltre ad ereditarla dai genitori (il padre Daniel è organista, e la madre Monica canta), esplode quando vede per la prima volta Elvis Presley in televisione. A nove anni gli viene regalata la prima chitarra acustica è la impara a suonare, sviluppando da subito un’inveterata passione per il blues. GI suoi artisti preferiti sono LeadbellyGeorge “Buddy” GuyFreddie KingAlbert KingMuddy WatersWoody Guthrie e John Lee Hooker.

Ricorda Rory:

In famiglia non avevamo uno stereo. Quando ero piccolo passavo il tempo a sintonizzarmi su Radio LuxembourgBBC e AFN (Armed Forced Network) dalla Germania. Il primo blues elettrico che ascoltai fu un pezzo di Muddy Waters sulla AFN. Era molto tardi una notte e arrivò il suono dall’altra parte veramente chiaro, stava suonando una Telecaster e mi colpì veramente. Così il fine settimana seguente andai alla biblioteca di Cork e presi dei libri sulle origini del blues. Poi mi imbattei in Lonnie DonneganLeadbellyBig Bill BroonzyChuck BerryEddie Cochran e altri artisti. Più ne ascoltavo e più ne diventavo dipendente.”

A dodici anni vince un concorso di talenti a Cork che lo convince a procurarsi la sua prima chitarra elettrica e nel 1963 scopre quindi lo strumento che sarebbe diventato il suo simbolo per il resto della vita: una Fender Stratocaster Sunburst del 1961 (numero seriale 64351) che acquista usata peer 100 sterline al Crowley’s Music Center di Cork.

Purtroppo, nello stesso anno, questo strumento gli viene rubato

Doveva essere la prima Fender Stratocaster in Irlanda. Per settimane ogni mattina andavo a cercare la mia chitarra nella custodia, la trattavo come un essere vivente che conoscevo o come una specie di cosa magica anche per il suo odore che permaneva nella custodia.”

Fortunatamente due settimane dopo ritrova la chitarra

“Ho ancora la Fender Stratocaster rubata a Dublino, riavuta indietro

dopo due settimane dal furto. Era stata gettata in un fosso, aveva

dei graffi e altri danni quando la ripresi, è stata sotto la pioggia e dopo

tutto questo giurai di non venderla o ridipingerla”

(Rory Gallagher)

E così effettivamente fa, anche quando la vernice comincia a sparire a causa del sudore sprigionato mentre la suona con la sua proverbiale passione. A sedici anni viene folgorato da un’esibizione dei Rolling Stones a Londra, che lo unisce in modo indissolubile al rock’n’blues. Nello stesso anno entra a far parte dei Fontana Showband (divenuti poi The Impact).

La prima in TV

Nel 1965 con questo gruppo, che ha come principale fonte di ispirazione Chuck Berry, compie la sua prima apparizione in televisione, eseguendo il classico rock’n’blues Slow Down di Larry Williams al programma Pickin’ The Pops sulla RTE. Prima dello scioglimento della band vengono tenuti alcuni concerti in Gran Bretagna, a Madrid ed Amburgo.

La nascita dei Taste

Nel 1966 si unisce a Eric Kitteringham (basso) e Norman Damery (batteria) formando i Taste. Questa formazione musicale fa numerosi spettacoli in Irlanda, Germania e a Londra. Rory aumenta la sua fama al punto che alcuni amici lo seguono fino a Londra, esortandolo a gran voce con la classica pronuncia irlandese Galla-H-ER da Cork!. La formazione dei Taste viene modificata nel tempo: Kitteringham e Damery lasciano il gruppo, rimpiazzati da Richard “Charlie” McCracken (basso) e John Wilson (batteria) – precedentemente nei Them di Van Morrison

Nel 1968 i Taste si stabiliscono nella capitale inglese. Rory viene soprannominato Yakety Sax in quanto in quel periodo suonava anche il sassofono. L’omonimo album di debutto, prodotto da Tony Colton, viene pubblicato il 1 aprile 1969 dalla Polydor in Europa e dalla Atco/Atlantic negli Stati Uniti.

Contiene nove brani rock’n’blues in larga parte da lui composti. Nello stesso anno, i Taste si esibiscono in Nord America in un tour con i Blind Faith e nel 1970, dopo aver pubblicato il secondo pregevole lavoro intitolato “On The Boards”, che presenta un Gallagher ispirato in veste di chitarrista, cantante, sassofonista e armonicista, prendono parte al leggendario “Isle of Wight Festival.

Di quella memorabile esibizione è possibile ascoltare la loro performance nell’album Live At The Isle of Wight rilasciato dalla Polydor nel dicembre del 1971. L’ultima esibizione dei Taste prima dello scioglimento avviene al New Years Eve 1970 (concerto di capodanno) a Belfast.

Queste sono le sue tarde ed uniche amare riflessioni sulla fine, da lui fermamente voluta, dei Taste:

Sono molto arrabbiato riguardo tutto questo. Non mi piace pensarci troppo spesso perché mi sconvolge ancora. Ho sempre creduto che quella che faccio dovrebbe essere musica in un certo senso illegale e il mio atteggiamento è stato sempre di ribellione. Credo che tutti i migliori artisti siano fuori dal sistema, perciò non sono mai stato saggio e al corrente della questione finanziaria. Ma ho ignorato troppo questo aspetto e ho permesso a taluni di fregarmi. Non voglio riaprire le ferite in proposito.

E ancora:

Non ho rancori e molte delle persone coinvolte sono morte da allora. Al contrario di ciò che pensa l’opinione popolare non ho mai guadagnato un penny al di fuori dei Taste. Ci sono ancora questioni legali che continuano e mi costano ancora denaro. Il tutto mi fa essere molto diffidente dalla gente che gira intorno alla musica per affari. Non mi frega niente dei soldi. È la gente stessa che ti fa andare in basso che mi infastidisce di più.

Dal 1970 al 1972 Rory Gallagher suona in un trio omonimo

Il gruppo comprende Gerry McAvoy (basso) e Wilgar Campbell (batteria). L’album di debutto, intitolato Rory Gallagher  viene rilasciato nel 1971 in America dall’ Atlantic Records e già alla fine dello stesso anno è la volta del secondo e più significativo disco Deuce, con una regolarità sorprendente, che sarebbe divenuta un elemento distintivo del musicista irlandese.

I concerti si susseguono in tutta Europa e negli Stati Uniti e ad Amburgo conosce uno dei suoi più grandi amici, Ronnie Drew dei The Dubliners, che ricorda così quell’evento:

Ero al bar di un hotel e questo giovane dai lunghi capelli venne da me. Questo fu il dialogo tra noi: (Rory) “Tu sei Ronnie Drew?”, (Ronnie) “Sì, sì così sembra”, (Rory) “Come stai? Che stai facendo”, (Ronnie) “Sono con i The Dubliners, stiamo facendo concerti qua e là.” Lui aveva la sua solita camicia della Lumberjack e pensai che forse stesse lavorando in qualche cantiere edilizio o qualcosa del genere.(Ronnie) “Cosa stai facendo da queste parti?”, (Rory) “Sto facendo concerti anch’io”, (Ronnie) “Oh! Davvero? Cosa fai?”, (Rory) “Canto e suono anche”, (Ronnie) “Qual è il tuo nome?”, (Rory) (Rory Gallagher).

Prosegue Rory:

Mi presi la testa con le mani, ero così mortificato e speravo di sprofondare sottoterra perché non ci potevo credere. Cosi trascorremmo la giornata insieme, eravamo entrambi liberi, liberi in tutti i sensi!! Eravamo totalmente liberi e andammo anche a cena. Il mattino seguente scesi giù e trovai un messaggio per me da Rory che diceva Abbiamo trascorso una grande giornata, ci rivedremo”.

Nel 1972 viene rilasciato il magnifico album “Live! In Europe” che diventa disco di platino arrivando al secondo posto nella classifica americana. Rory viebe premiato come Musicista dell’anno dall’ Uk’s Melody Magazine, battendo artisti del calibro di Eric Clapton e Jimmy Page. Le incendiarie esibizioni live di Rory Gallagher sono accompagnate da vari aneddoti molto interessanti. In un concerto in Europa nei primi anni ‘70 cade dal palco e la folla esplode in applausi credendo che fosse tutto programmato e che facesse parte dello show.

Rory ricorda così l’episodio: 

Nel lato sinistro del palco c’era una buca incavata che non avevo visto. Sicuramente serviva per sollevare i congegni, ma non l’avevo notata. Stavo correndo per il palco quando all’improvviso mi sono sentito cadere. Ho alzato le mani per fermarmi ed ho afferrato una barra di metallo e ci oscillavo come Tarzan. La mia chitarra cominciò ad avere dei ritorni di suono e improvvisamente realizzai che la folla stava applaudendo impazzita e io, invece, ero in pericolo di vita! Alla fine dopo un po’ ho chiuso gli occhi e mi sono gettato sul palco; immediatamente ricevetti un altro giro di applausi. Così corsi per il palco suonando un altro paio di note. Ho avuto grandi recensioni ed elogi per questa performance acrobatica.”

Durante uno spettacolo a Nottingham, i fans in delirio di Rory salgono incessantemente sul palco e le nuove guardie del corpo Rory Corkman e Tom O’Driscoll iniziano a liberare il palco gettando contro di loro tutto ciò che capita a tiro, compreso un tecnico, le chitarre e lo stesso Gallagher.

“Era un continuo tuffo dal palco, uno dei primi concerti di Tom con me e fu un vero battesimo di fuoco per lui. La folla era imbestialita e fui gettato fra loro, così suonai un paio di battute e mi arrampicai sul palco prima che tutti capissero ciò che stava accadendo. Strano da dire, ma Tom lavora ancora con me” 

Ancora in Europa, Gallagher e compagni rischiano la vita durante un concerto ad Atene, che viene così ricordato con queste parole:

Avvenne poco dopo il colpo di stato in Grecia e si stavano tenendo le prime elezioni. Cominciai a vedere tutte fiamme sul retro dello stadio. Stavano bruciando ristoranti e negozi sulla strada. Penso che non volessero tante persone allo stadio o lasciarne entrare troppe, comunque arrivò la polizia e cominciarono a spararci il gas CS. E’ stato il concerto più spaventoso che ho mai fatto. Il gas CS è roba pericolosa. Ti scombussola gli occhi e non puoi vedere dove vai nè niente. Alla fine, quando arrivammo nel backstage, c’era talmente tanta confusione che non capivamo chi ci stava proteggendo e chi ci voleva attaccare.

E ancora:

C’erano ragazzi e mezzi militari che ci camminavano intorno e ci guardavano minacciosi. Così saltammo in un’auto e provammo a tornare in hotel, ma dovemmo abbandonare l’auto e iniziammo a camminare. C’era di tutto, fu un incubo. Eravamo fradici con gli occhi lacrimanti e tremavamo di brutto. Il concerto è andato bene lo stesso, ma è stato troppo spaventoso. Non volevo morire in un campo di calcio in Grecia senza neppure sapere cosa stesse succedendo.”

La sua notorietà aumenta in continuazione, tanto da convincere il grande Muddy Waters a chiamarlo per la realizzazione dell’album “The London Muddy Waters Sessions del 1972. Per sua stessa ammissione, Gallagher conserva ricordi indelebili di quella esperienza. Dal 1972 al 1976 la band cambia line up: oltre al chitarrista irlandese compaiono Gerry McAvoy (basso), Lou Martin (piano) e Rod de’Ath (batteria), realizzando nel 1973 i dischi Blueprint e lo sperimentale Tattoo.

Nello stesso anno Mick Taylor lascia i Rolling Stones e a Rory viene offerto il suo posto nel gruppo, ma lui ringrazia e declina l’offerta.

Beh, accadde prima dell’unione con Ronnie Wood e stavano facendo audizioni a molti artisti. Ho suonato un po’ con loro e credo che piacessi a Mick Jagger e mi volesse, ma Keith Richards stava piuttosto male a quel tempo e non ero certo che rimanessero insieme. C’erano molte incertezze, poi avevo prenotato concerti in Giappone, così rifiutai e fu l’ultima volta che li sentii. Così doveva andare, credo.”

Nel 1974 viene pubblicato uno degli album più significativi dell’artista irlandese, il live “Irish Tour”, che diventa il disco di maggior successo in America il quale viene promosso con un gigantesco tour mondiale. Rory suona in un doppio album di Jerry Lee Lewis e nuovamente con Muddy Waters nel suo London Revisisted.

Nel 1975 lascia l’etichetta Polydor per approdare alla Chrysalis, con cui pubblica “Against The Grain”, con conseguente nuovo tour mondiale. E’ il superospite al Reading Festival di quell’anno (Rory partecipa al Reading Festival più di qualsiasi altro artista). Sebbene  ormai sia una rockstar vuole  sempre essere uno della gente, mai uno di quei musicisti che si danno delle arie. Nel 1976 diventa il primo artista ad esibirsi in televisione in eurovisione per cento milioni di persone.

Ritorna anche in tour in America per la decima volta

Nello stesso anno, dopo l’uscita dell’album “Calling Card” con Roger Glover dei Deep Purple nella veste di produttore, Lou Martin e Rod De’Ath lasciano Rory Gallagher.

Nel 1978 Rory scioglie la band e ne forma un’altra con il fedele bassista Gerry McAvoy ed il batterista Ted McKenna. Sempre nel 1978 viene invitato da Van Morrison a partecipare alla realizzazione dell’album Wavelenghts. Dopo il tour mondiale del nuovo lavoro Photo-Finish, torna nel 1979 negli studi per registrare Top Priority (il mandolino venne suonato da Tom Brock), seguito dall’ennesimo tour immortalato nell’album live del 1980 “Stage Struck”.

L’ultimo album per la Chrysalis è Jinx (Rory Gallagher – voce, chitarra, armonica; Gerry McAvoy – basso; Bob Andrews – keyboards; Brendan O’Neill -batteria; Ray Beavis e Dick Parry – sassofono), che esce nel 1982, decidendo, quindi, di promuovere una propria casa discografica che chiama Capo-Demon.

Per Defender, primo lavoro per la nuova etichetta, si devono aspettare ben cinque anni (Rory Gallagher – voce, chitarra, armonica; Gerry McAvoy – basso; John Cooke – keyboards; Brendan O’Neill – batteria). Per complicazioni varie, questo lavoro non viene pubblicato in America, ma ottiene comunque un grande successo nel Regno Unito, arrivando al primo posto nelle Indipendent Charts. Anche per Fresh Evidence i fan devono attendere tre lunghissimi anni. Stavolta anche negli Stati Uniti la gente che lo ama si gode questo capolavoro.

Nel 1992 esce The Bullfrog Interlude, l’ultimo suo album in studio

I concerti continuano fino al 1993, l’anno dell’ultimo tour con la band. Le ultime registrazioni sono due tracce (Leaving Town Blues e Showbiz Blues) dell’album Rattlesnake Guitar – The Music of Peter Green. Lo stesso Peter Green afferma che le parti preferite di quel album erano proprio quelle dove suonava Rory e dopo la sua morte l’album viene pubblicato e a lui dedicato.

Nel 1994, a causa dello smodato uso di alcolici, è costretto a sottoporsi ad un trapianto di fegato dopo un’attesa durata sei mesi. Sfortunatamente ci sono delle complicazioni dopo l’operazione e il 14 giugno 1995 l’artista muore al King College Hospital di Londra.

Quel giorno tutte le televisioni irlandesi interrompono i programmi. Rory muore senza mai sposarsi e senza aver avuto dei figli. Torna però nella sua Cork per essere sepolto e la BBC trasmette il suo funerale in diretta nazionale; 15.000 suoi adorati fan lo seguono lungo le strade dove il corteo funebre si sposta verso la Chiesa Descent of The Holy Spirit.

Rory viene tumulato al Cimitero di S. Oliver

Quando morì fu terribile, una cosa orribile, sono stato onorato perché il fratello Donal mi chiese di aiutarlo a portare la bara per farla uscire dalla Chiesa. Mi sentivo un po’ imbarazzato perché c’erano tutti artisti jazz e blues, ma poi dissi “Beh, sono onorato di farlo e ti sono grato di avermelo chiesto” perché provavo rispetto e una grande amicizia verso Rory (Ronnie Drew)

Sempre il solito ragazzo, mai diventato come una vera star. Aveva solo ambizione di suonare (un musicista puro). Non so se questa possa risultare un’affermazione banale o altro ma è la pura verità. Non ho mai conosciuto nessuno come lui, mai. Mi ha insegnato l’umiltà e la dedizione e ho rafforzato la mia convinzione che questo era davvero un grande lavoro (Brian May)

Per me è un fatto privato, so che ho passato molto tempo con Rory ed è stato importante musicalmente parlando. Solo il fatto che io, Charlie e lui facevamo musica insieme da circa tre anni quasi tutte le sere della settimana è un’altra cosa (John Wilson)

Era un uomo pieno di grazia ampiamente aperto alla musica, lui voleva ascoltare tutto voleva semplicemente sentire musica. La parola che usavo era Grazia e mi atterrei ancora a questa parola (Martin Carty).

Il blues fa male alla tua salute. E’ semplice. Guarda la lista. Jimmy Reed era epilettico, Howlin’ Wolf ebbe bisogno di un macchinario per il rene, molti degli atri grandi nomi erano degli alcolisti. Muddy Waters è uno di quelli che riuscì a controllarsi. Gente come Skip James non ci riuscì mai. Quando Howlin era in dialisi e smise di bere ciò influenzò stranamente le sue performance. Perciò il bere e il blues sono strettamente collegati, l’una nutre l’altra (Rory Gallagher)

Una lapide speciale speciale viene appositamente disegnata per la sua tomba e simboleggia le dita della mano destra di Rory realizzate in scala sul collo della sua fedele Fender Stratocaster.

 

— Onda Musicale

Tags: Chuck Berry, Muddy Waters, The Rolling Stones, Roger Glover, John Lee Hooker, Jerry Lee Lewis, Mick Taylor, Freddie King
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