Una raccolta di aneddoti e curiosità su Joe Strummer, frontman dei Clash, nato il 21 agosto 1952 ad Ankara in Turchia e morto il 22 dicembre 2002 a soli 50 anni.
Nato in Turchia
«Ho incontrato gente a cui il punk ha cambiato il modo di vivere. Mi sento come se avessi letteralmente incontrato ognuno di loro! Ed è la stessa storia anche per tutti loro: abbiamo cambiato il loro modo di pensare e influenzato le decisioni che hanno preso nella vita». Avrebbe 70 anni oggi John Graham Mellor alias Joe Strummer, in vita molto più che il cantante dei Clash. Poeta, icona, sempre vicino alle cause sociali, Strummer – scomparso il 22 dicembre 2002 a soli 50 anni per un infarto – era nato il 21 agosto 1952 ad Ankara, in Turchia, figlio di un diplomatico inglese e di un’infermiera. A causa dei frequenti trasferimenti del padre crebbe e studiò in diversi Paesi (Egitto, Messico, Germania) prima del rientro della famiglia in pianta stabile nel Regno Unito, a pochi chilometri da Londra. Lì dove la sua avventura nella musica sarebbe cominciata.
Il suicidio del fratello David
Nel 1970 un tragico evento segnò profondamente Strummer: suo fratello maggiore David, più grande di lui di un anno, si tolse la vita dopo aver fatto perdere le proprie tracce per tre giorni. «Ironicamente, sai, era un nazista – ha raccontato una volta il musicista -. Era un membro del National Front. Era appassionato d’occulto e aveva questi teschi e ossa incrociate dappertutto. Non amava parlare con nessuno, e penso che il suicidio fosse per lui l’unica via d’uscita. Cos’altro avrebbe potuto fare?». In seguito Strummer se ne andò di casa.
Le origini del soprannome
Negli anni Settanta Strummer – all’epoca ancora John Mellor – iniziò a suonare come busker per le strade di Londra. Fu in quel periodo che assunse il soprannome Woody, in onore del musicista Woody Guthrie. Successivamente scelse il nome d’arte Strummer («strimpellatore»), in riferimento alla sua tecnica chitarristica.
L‘incontro con i futuri Clash
Joe (ai tempi frontman dei 101’ers) incontrò per la prima volta Mick Jones e Paul Simonon, futuri componenti dei Clash, nel 1976 per caso, nell’ufficio di collocamento in cui Jones era andato a ritirare il sussidio di disoccupazione. In quell’occasione i tre non si rivolsero la parola. Il cantante sarebbe entrato nella band successivamente: fu il manager del gruppo, Bernard Rhodes, a proporgli di far parte della formazione.
Joe Strummer e l’esperienza come attore
Negli anni successivi allo scioglimento dei Clash Strummer si dedicò soprattutto al cinema, sia come autore di colonne sonore («Walker – Una storia vera», film diretto da Alex Cox), sia come attore in una serie di pellicole indipendenti come «Diritti all’inferno» sempre di Alex Cox (1987, nel cast anche una giovanissima Courtney Love) e «Mystery Train – Martedì notte a Memphis» di Jim Jarmusch (1989).
Vita privata
Joe Strummer si è sposato per la prima volta nel 1975 con Pamela Moolman, una donna sudafricana, per farle ottenere la cittadinanza britannica (ottenne 100 sterline, che spese per acquistare una chitarra Fender Telecaster). Nel 1978 conobbe Gaby Salter: da lei ebbe due figli, Jazz e Lola, e la relazione durò 14 anni. In seguito alla rottura Strummer si innamorò di Lucinda Tait: i due si sposarono nel 1995 e rimasero insieme fino alla morte del cantante.
The Joe Strummer Foundation
Dopo la morte di Strummer per mantenere intatta la sua memoria e promuovere nuova musica la vedova Lucinda, insieme alle figlie di Joe (Jazz e Lola Mellor) e all’artista inglese Damien Hirst (grande amico del musicista), diede vita alla no profit The Joe Strummer Foundation, fino al 2014 nota come Strummerville.
Era vegetariano
Forse non tutti sanno che Joe Strummer diventò vegetariano nel 1971 e lo rimase fino alla morte
Il comune di Cassola (Vi) gli ha dedicato una via
Chi passerà nel comune di Cassola nei prossimi giorni, troverà una via dedicata a Joe Strummer, il grande leader della formazione punk rock inglese dei Clash, scomparso per un infarto a soli 50 anni.
L’Arena a lui intitolata a Bologna
Il 4 luglio 2013 il comune di Bologna dedicò a Strummer l’Arena Parco Nord. Il musicista si esibì proprio lì, insieme ai suoi Mescaleros (con cui incise i dischi «Rock Art & The X-Ray Style» e «Global A Go-Go»), in uno dei suoi ultimi concerti nel 1999.
Il murale dedicato a Joe Strummer a New York
Meta di pellegrinaggio da parte dei fan di Joe Strummer era a New York il murale a lui dedicato, realizzato dagli artisti Zephyr e Dr. Revolt all’incrocio tra East 7th Street e Avenue A. Cancellato nel 2013 in seguito a lavori di ristrutturazione è stato poi ridipinto.