La pionieristica stazione radio pirata Radio Caroline è tornata ufficialmente sulle onde radiofoniche del Suffolk e dell’Essex venerdì 22 dicembre a mezzogiorno con la benedizione di quelle stesse autorità che, una volta, volevano farla chiudere. (leggi l’articolo)
La stazione ha cominciato a trasmettere al largo della costa di Felixstowe nel 1964 e da allora ha dovuto affrontare più volte il governo che voleva farla chiudere assieme alle altre stazioni radio private attraverso il Marine Broadcasting Offences Act del 1967.
Cinquant’anni dopo Radio Caroline trasmette ancora, ma questa volta con tanto di licenza dell’Ofcom ovvero l’autorità competente in materia di società di comunicazioni inglesi.
Il suo segnale viene infatti trasmesso da un’antenna situata ad Ortford Ness nel Suffolk dove una volta si trovava la base segreta Cobra Mist, attiva soprattutto nel periodo della Guerra Fredda.
Il direttore della stazione radio, Peter Moore, ha dichiarato “l’improbabile ritorno di Caroline alle normali frequenze radiofoniche apre l’ultimo capitolo della sua straordinaria storia di 53 anni. Comunque una cosa rimarrà la stessa. Quando Radio Caroline è tornata sulle onde medie a mezzogiorno di questo venerdì, i suoi programmi vengono trasmessi in diretta dagli studi sulla nave che, una volta, era in esilio nel lontano Mare del Nord“. (leggi l’articolo)
Quando Radio Caroline è salpata, negli anni ’60, ha dato voce alla nuova cultura musicale, rispetto a quella che offriva la BBC, permettendo dunque a tutto un pubblico sempre più grande di ascoltare le band emergenti.
Buttando l’ancora in acque internazionali DJ come Tony Blackburn, Johnnie Walker e Tommy Vance hanno trasmesso i maggiori successi del momento senza l’interferenza delle autorità, ma dopo la legge del 1967 è diventato illegale lavorare, rifornire o pubblicizzare una radio offshore.
Vennero infatti tutte chiuse a parte Radio Caroline che ha continuato per la sua strada nonostante la nave Mi Amigo si sia incagliata su un banco di sabbia e, successivamente, sia stata bersaglio dei raid governativi.
L’ultima trasmissione ufficiale dal mare è stata dunque nel 1990 per poi reinventarsi come stazione internet (Digital Audio Broadcasting) continuando a trasmettere album moderni e non partendo da quelli dei mitici anni ’60. Una vicenda simile è stata anche descritta nel film “I Love Radio Rock“ (leggi qui l’articolo).