Era il 3 gennaio del 1968 quando un giovanissimo chitarrista di Cambridge accoglieva l’invito del suo amico batterista Nick Mason di enrtare in una rock band: il suo nome è David Gilmour. (leggi l’articolo)
Sono dunque trascorsi esattamente cinquanta anni da qual momento e dalla magica alchimia che, per la prima volta, si formò fra cinque ragazzi che avrebbero segnato per sempre il mondo della musica. Nick Mason e Roger Waters, essendo consapevoli delle precarie condizioni di salute di Syd Barrett, invitarono dunque il giovane David ad unirsi a loro, come supporto durante i concerti dei Pink Floyd, per affiancare Barrett che dava sempre più spesso segni di instabilità mentale, dovuti alla Sindrome di Asperger (leggi l’articolo) e all’ uso di droghe.
David Gilmour entra nei Floyd che, per pochi mesi, sono quindi in cinque elementi. La sua figura è stata spesso messa in contrapposizione con quella di Roger Waters e alcuni critici, ingiustamente, lo sminuiscono paragonandolo al suo predecessore (Syd Barrett). Tuttavia, appare del tutto evidente l’enorme differenza fra i due. Syd era infatti il classico esempio di “genio e sregolatezza” mentre David è un perfezionista metodico che con la sua tecnica chitarristica (ottima ma non eccelsa) ha creato un modo magico ed unico di suonare la chitarra.
E’ altresì indubbio che i Pink Floyd con Gilmour abbiano segnato una pagina importantissima nella storia della musica, regalando al mondo una serie di dischi meraviglioso come “The Dark Side of the Moon” (1973), “Wish You Were Here” (1975), “Animals” (1977), “The Wall“ (1979) e “The Final Cut“ (1983).
Con l’abbandono polemico del bassista Roger Waters, avvenuto dopo la pubblicazione di “The Final Cut“, la band ha prodotto ancora qualcosa di apprezzabile come “A Momentary Lapse of Reason” (1987), “The Division Bell” (1994) e due live strepitosi come “Delicate Sound of Thunder” (1988) e “PULSE” (1995).
Successivamente i due principali protagonisti (Gilmour e Waters) di una delle band più importanti di ogni tempo hanno intrapreso carriere soliste, con risultati anche differenti fra loro.
David Gilmour, finalmente liberatosi del giogo di Waters, ha potuto dare sfogo alla sua voglia di atmosfere magiche con la sua chitarra e ha realizzato due dischi molto belli: On an Island (2006) e Rattle That Lock (2015)
Roger Waters, perfettamente coerente al suo stile “duro e impegnato” ha realizzato Radio K.A.O.S. (1987), Amused to Death (1992) e Is This The Life We Really want? (2017)
Entrambi i protagonisti hanno, fortunatamente, continuato a portare in giro per il mondo la musica dei Pink Floyd facendo dei grandissimi e apprezzati concerti in tutto il pianeta.
Di questi due magnifici esponenti della grande musica rock si è scritto moltissimo e si continuerà a farlo. Noi vogliamo portare alla vostra conoscenza alcuni aspetti meno noti e lo faremo con alcuni brevi approfondimenti a partire da oggi.
Il primo riguarda proprio David Gilmour, grande amico di Lady Diana, che è un importante attivista, molto attento e sempre presente in numerose iniziative a scopo benefico come nel maggio del 2003 quando ha venduto la sua abitazione in Maida Vale (Londra) a Charlie Spencer, fratello di Lady Diana. Il ricavato ammontava a circa 3,6 milioni di sterline, ed è stato donato interamente all’associazione “Crisis” che aveva l’obiettivo di finanziare la costruzione di abitazioni per persone senzatetto.
David Gilmour è legato anche ad altre associazioni, come Oxfam, The Lung Foundation, Amnesty International e Greenpeace. Sostiene anche attivamente il progetto Nordoff Robbins per la terapia musicale.
Stefano Leto – Onda Musicale
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