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Un disco per il week end: “A Kind of Magic” dei Queen

Freddie Mercury

Siamo nell’Inghilterra della seconda metà degli anni ’80. Il synth pop impazza, così come le sonorità tipiche dell’epoca provenienti da oltreoceano, ma chi rimane saldo in patria sono sempre loro, i mitici Queen capitanati dal compianto Freddie Mercury.

I Queen sono reduci dal precedente The Works del 1984, undicesimo album in studio, contenente alcuni dei pezzi più noti della band come Radio Ga Ga, It’s a Hard Life, Hammer to Fall e soprattutto la mitica I Want to Break Free.

Gli anni ’80 sono stati però anche grandi anni per il cinema sfornando degli autentici cult e, tra tutte queste pellicole, come non nominare Highlander – L’ultimo immortale di Russell Mulcahy?

I Queen infatti, come dodicesimo album, pubblicarono appunto la colonna sonora del cult movie racchiudendola in questo A Kind of Magic del 1986. Il favoloso “Magic Tour” che ne seguì provò che la band era ancora in ottima forma ed i pezzi erano più che apprezzati dal pubblico, ma diamoci un’occhiata più approfondita:

One Vision: ispirata al celebre discorso di Martin Luther King, in particolare dalla frase “I have a drem”, la canzone si apre con una serie di voci distorte della band accompagnate da un tappeto di sintetizzatori. A “spezzare” questo momento etereo ci pensa subito la chitarra di May con un riff che entra subito nella testa dell’ascoltatore. Una vera e propria canzone di speranza e fiducia verso il futuro dove odi e discriminazioni vengono accantonati per qualcosa di vero, una visione. Da notare il finale dove, oltre al ritorno delle voci distorte, si sente chiaramente Fried chickene cioè “pollo fritto”. Pare infatti che la band non sapesse esattamente cosa dire alla fine perciò Freddie Mercury ha cantato queste parole per scherzo. Va ricordato che One Visionnon è presente, come molte altre canzoni del disco, nel film “Highlander – L’ultimo immortale”(pellicola del 1986 con Cristopher Lambert e Sean Connery tra gli attori), ma bensì in un altro film cult degli anni ’80 ovvero L’aquila d’acciaio.

A Kind of Magic: la title track è stata scritta dal batterista Roger Taylor e viene ricordata da molti, oltre che per il coloratissimo video in cui i Queen interagiscono con delle animazioni sgargianti, anche per essere presente nel film “Highlander”assieme a “Hammer to Fall”, “One Year of Love”, “Who Wants to LiveForever”, “Gimme the Prize”, “Don’t Lose Your Head”e “Princes of the Universe”. Nel testo sono presenti infatti molti riferimenti alla pellicola come ad esempio la mitica frase ne rimarrà uno solo”. La canzone parte decisamente in stile anni ’80 con solo la batteria di Taylor che scandisce il tempo alla voce di Mercury per poi lasciare che la band si inserisca con armonie vocali e strumentali. Particolarmente apprezzabili sono i giri di basso ad opera di un ispiratissimo John Deacon.

One Year of Love: brano molto più romantico e delicato, cosa già intuibile dal titolo, in cui la voce di Mercury viene accompagnata dalle ruvide note del sassofono di Steve Gregory. Nella canzone pare che non abbia partecipato May con la sua chitarra a causa di una discussione con Deacon che, per ovviare alla mancanza del chitarrista, ha optato per l’inserimento di un sax all’interno della sua canzone. Deacon inoltre qui suona un sintetizzatore accompagnando un’orchestra d’archi.

Pain Is So Close to Pleasure: brano dalle tinte più pop e ritmate che vede un Freddie Mercury cantare l’intero brano in falsetto suonando anche il pianoforte. Imperdibili poi gli interventi di chitarra elettrica firmati Brian May che portano il brano su un altro livello soprattutto verso il finale.

Friends Will Be Friends: altra hit del disco che si apre con un melodico riff di May seguito dai cori per un vero e proprio inno agli amici perché, come recita la canzone, “quando hai bisogno di amore loro ti danno cure e attenzioni”. Meditateci su gente perché l’amicizia non è certo un sentimento sorpassato, anzi, è esattamente il contrario ed in questi tempi difficili è più preziosa dell’oro!

Who Wants to Live Forever: uno dei brani simbolo dell’intera pellicola e dell’intero album. Orchestrale, imponente, magnifico e poetico mostra ancora una volta tutto il lato operistico dei Queen che li ha sempre distinti tra molte altre band. La voce di May, tenue e quasi commossa, comincia a cantare le prime strofe sull’immortalità accompagnata dalla National Philarmonic Orchestra per poi cedere il microfono a Mercury che conferisce il suo inconfondibile tocco al pezzo con un coinvolgente crescendo. Sempre di May saranno poi gli interventi elettrici e lo stupendo assolo. Un classico da ascoltare e riascoltare a tutto volume e con un finale da brividi.

Gimme the Prize: letteralmente il tema di Kurgan, l’antagonista di Connor MacLeod, che riprende anche il giro presente nell’ultimo brano e dalle melodie tipiche delle Highlands scozzesi opportunamente rivisitate. Del resto che buono sarebbe senza il classico cattivo da combattere? Elettrico ed inquietante questo brano calza a Kurgan, interpretato da un lugubre Clancy Brown, rendendo il disco completo.

Don’t Lose Your Head: altra canzone scritta da Taylor che detta il tempo con la sua batteria sostenuta da un tappeto di sintetizzatori arricchiti dalla voce della cantante, compositrice e chitarrista Joan Armatrading per un ritmo decisamente synth pop. La voce di lei, unita a quella del mitico Freddie, dà poi quel tocco in più che non guasta mai. Si tratta inoltre di un’altra palese citazione del film perché gli Highlander possono essere sconfitti solo se vengono decapitati.

Princes of the Universe: ultima canzone del disco che lo chiude in bellezza con la traccia del protagonista. Elettrica ed epica quest’ultima canzone è un autentico capolavoro che carica come non mai! Nel video poi, oltre alle classiche scene del film, si possono vedere Freddie Mercury e Cristopher Lambert improvvisare un duello tra microfono e spada. Questa scena poi viene descritta perfettamente nel fumetto di Mike Dawson dall’iconico titolo Freddie & Me, una lettura che personalmente consiglio a tutti gli amanti dei fumetti e soprattutto dei Queen.

  • Giudizio sintetico: un album che racchiude alcune delle hit intramontabili della band, e non solo, che vi faranno tornare indietro con la memoria fino alle Highlands scozzesi ed agli spettacolari tour
  • Copertina: il perfido Kurgan si erge statuario, con sguardo truce, avvolto dalla sua macabra armatura e tenendo in mano la fidata spada
  • Etichetta: EMI

Formazione: Freddie Mercury (voce, pianoforte e sintetizzatore), Brian May (chitarra, sintetizzatore e voce), John Deacon (basso, chitarra e sintetizzatore) e Roger Taylor (batteria e cori) ai quali si sono aggiunti Spike Edney (tastiere), Joan Armatrading (voce), Steve Gregory (sassofono) e l’intera National Philharmonic Orchestra.

 

— Onda Musicale

Tags: Queen, Freddie Mercury, Brian May, Roger Taylor, John Deacon, Sean Connery
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