“Against All Odds (Take a Look at Me Now)” è una canzone del cantante britannico Phil Collins, 67 anni, scritta come tema principale per la colonna sonora del film “Due vite in gioco” del 1984, diretto dal regista americanmo Taylor Hackford.
Il brano inizialmente si doveva intitolare How Can You Just Sit There? e faceva parte delle sessioni di registrazione di Face Value, il primo album solista di Phil Collins, che l’aveva scritto per l’ex moglie. Quando si decise di utilizzarlo per la colonna sonora di Due vite in gioco, il brano fu prodotto da Arif Mardin. Rob Mounsey suonò il pianoforte ed il basso, mentre Collins interpretò la parte vocale e suonò la batteria.
Secondo quanto dichiarò Phil Collins in un’intervista del 1985 rilasciata a Dan Neer, il brano fu registrato in due giorni, di cui il primo a New York, ed il secondo a Los Angeles
Il singolo del brano riuscì ad arrivare alla seconda posizione della classifica britannica dei singoli e divenne il terzo singolo della carriera del cantante in top ten, mentre arrivò fino alla vetta della prestigiosa classifica statunitense Billboard Hot 100, dove rimase per tre settimane consecutive dal 15 aprile al 5 maggio 1984.
Il brano detronizzò “Footlose” (altra canzone estratta dalla colonna sonora di un film) di Kenny Loggins, ed in seguito lasciò il posto a Hello di Lionel Richie. Si tratta del primo di sette singoli di Collins che hanno raggiunto il primo posto della Billboard Hot 100
“Against All Odds (Take a Look at Me Now)” il 26 febbraio 1985 a Los Angeles vinse un Grammy Award come “miglior interpretazione vocale maschile“, e fu anche nominata agli Oscar come migliore canzone. Nella storia degli Academy Awards Collins fu l’unico nominato nella categoria a non essere invitato a cantare la canzone sul palco, rimanendo seduto in platea, mentre Ann Reinking la cantava al suo posto.
La sua reazione negativa alla cosa fu immortalata dalle telecamere, e quell’episodio è tutt’oggi considerato uno dei più imbarazzanti nella storia della cerimonia. L’oscar quell’anno fu assegnato a “I Just Called to Say I Love You” di Stevie Wonder.