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Tara McDonald: la regina della dance si racconta al nostro giornale

Tara McDonald nasce a Brighton l' 8 marzo 1979 ed è una cantautrice britannica. Ha raggiunto la notorietà con una serie di brani che hanno raggiunto l'apice di classifiche internazionali.

Tara ha raggiunto il successo lavorando con Armand Van Helden e Axwell e scrivendo e cantando My My My e Feel The Vibe. Entrambi i brani hanno raggiunto il numero 1 nelle club chart internazionali e hanno raggiunto le posizioni #12 e #16 in Regno Unito. Tara anche collaborato con Todd Terry per il disco Get Down e con David Guetta con Delirious e You Are Not Alone – inclusi nell'album Pop Life – e sono stati tra i dischi più suonati nel 2008.
 
Tara McDonald viaggia regolarmente nel circuito dei club internazionali e le sue serate comprendono regolari esibizioni in Europa, Australia, Russia, Dubai, Stati Uniti, Cina, Egitto e Giordania.
 
Tara McDonald conduce un programma radiofonico intitolato I Like This Beat, lo show dura un'ora ed è trasmesso in 32 paesi e anche disponibile come podcast su iTunes. All'inizio del 2012 Tara ha lavorato come coach per il programma televisivo The Voice in Belgio assieme a Quentin Mosimann. Il vincitore della serie, Roberto Bellarosa, del team di Tara McDonald, ha vinto un contratto discografico con Sony Records. Nel 2012 Tara McDonald ha firmato un contratto con Mercury / Universal e il suo primo album da solista uscirà nel 2013.
 
Contrariamente ad ogni aspettativa, la regina della Dance, Tara McDonald, e la regina dell'RnB franco-canadese, Zaho, che ha vinto svariati riconoscimenti ottenuto dischi di platino, hanno realizzato assieme un singolo intitolato Shooting Star, uscito ad agosto 2013. Il brano è cantato in inglese e francese. Questa inusuale collaborazione ha ricevuto ben presto svariati apprezzamenti e ottime critiche per la sua originalità. Questo singolo non solo serve a promuovere le doti canore delle artiste, ma anche come promozione per un album destinato ad uscire a fine 2013 da parte di Tara McDonald e una nuova edizione di Contagious da parte di Zaho il 9 ottobre 2013.
 
La abbiamo contattata per un'intervista e lei ha risposto alle nostre domande.

 

 

Hai collaborato con artisti come David Guetta e Snoop Dogg. Come si definirebbe Tara McDonald musicalmente?

"Ho sempre trovato molto difficile descrivermi dato che i progetti sono così vicini a me. Credo che potrei dire “pop” e tutto ciò che sta sotto l’ombrello del pop! Ho adorato lavorare con i produttori di musica dance, ma quello che ho sempre messo nei progetti è sempre stato qualcosa di più mainstream. Al momento sto lavorando al mio album, un mix di stili provenienti dal pop anni ’80, dall’urban, dalla dance, dal reggaeton ed anche un po’ dal jazz. Sto solo sperimentando e non voglio mettere tutta me stessa in una scatola, dato che mi piacciono molti generi e sound è naturale che io voglia esplorarli tutti ed usare anche la mia voce in maniere differenti. Questo è il perché la musica pop è così eccitante!"

 

Quali sono i musicisti o le band che ti hanno influenzato di più durante la tua crescita musicale?

"Da bambina sono cresciuta ascoltando Madonna, sono in debito con lei, era così forte come una super donna! Poi ho sempre amato le Destiny’s Child. Adoro le donne forti, delle leader che possono essere sexy, ma anche in grado di insegnarmi attraverso la loro musica ad esprimere me stessa e a parlare! I miei genitori sono sempre stati degli appassionati di musica anche se nessuno di loro lavora nell’industria dell’intrattenimento. Mio padre era un furgonista e mia madre una segretaria, ma lei suonava il piano ed io andavo a dormire ascoltando lei che si esercitava con i suoi pezzi mentre mio padre suonava la fisarmonica irlandese. Suonavano sempre in casa e gli stili variavano dalla musica classica, all’opera, al rock and roll, al country fino al reggae ed alla musica irlandese visto che mio padre è irlandese. Sono sicura che avere un mix così eclettico di musica mi ha aiutato a sviluppare le mie abilità e l’uso dell’armonia. Il mio primo ingaggio è stato a 9 anni in un musical chiamato “Les Misérables”. È stata una grande avventura dato che per la prima volta ho lavorato come professionista in un teatro di Londra ed ero così eccitata di stare sopra ad un vero palco! Nello spettacolo c’erano solo tre bambini mentre il resto del cast era composto da soli adulti perciò credo che questo mi abbia insegnato un po’ di disciplina. Mi sono anche esercitata come ballerina di danza classica, moderna, tip tap e jazz per poi lavorare come ballerina professionista per un po’. Questo è stato davvero un buon allenamento perché mi ha dato una maggiore consapevolezza del palco e come usare il mio corpo, penso che per un’artista pop questo sia molto importante. Ma sono stata anche influenzata dalle tante altre persone con le quali ho lavorato in tutti questi anni. La prima di queste che ha voluto scrivere con me quando mi esibivo in acustico come cantautrice a Londra è Luke Morley di un gruppo inglese chiamato Thunder. Mi ha anche portato con lui nel mio primo tour con Andy Taylor dei Duran Duran. Luke è un leader ed un musicista incredibile che mi ha aiutato a credere in me stessa e nei miei ideali. Mi ha aperto le porte dato che, quando hai una certa esperienza, gli altri artisti ti prendono più seriamente. Sono stata più che fortunata a lavorare come corista con molti altri artisti inglesi come Bryan Ferry (Roxy Music), Ringo Starr (Beatles) e Roger Waters (Pink Floyd) che mi hanno insegnato moltissimo. Quando ero in tour con gli artisti spesso andavo anche nello studio per scrivere canzoni e per cercare di trovare la mia voce. Durante il college mi sono innamorata della libertà di espressione dei gay club londinesi. Era una scena pazzesca dove sentire di poter essere chiunque volevi. Ma era anche un ambiente sicuro e, naturalmente, c’era la musica. Ho visto una DJ cantare sopra i brani strumentali e ho pensato che potevo farlo! Ho quindi cominciato a scrivere canzoni su dei brani dance. Sono un prodotto delle mie esperienze e posso solo fare il meglio con quello che ho."

 

Hai ottenuto una grande notorietà fuori dal Regno Unito. Come ti spieghi questo fatto?

"Credo di poter ringraziare David Guetta per questo! La maggior parte della musica dance che ho pubblicato è stata con produttori che vivevano all’estero come Axwell (Svezia) oppure Armand Van Helden & Todd Terry (USA), ma non sono mai stata davvero nel mondo dei videoclip musicali. Alla fine è arrivato David Guetta con dei pezzi strumentali grandiosi ed ha voluto che scrivessi i testi. Quando la nostra canzone “Delirious” è stata scelta come singolo per il suo album “Pop Life” l’ho letteralmente pregato di farmi apparire nel video e lui è stato felice di includermi! A dire il vero sono stata la prima cantante che lui abbia mai inserito in un video e quindi questo ha reso la mia vita più facile! Ho cominciato ad andare in tour in più Paesi e mi ha anche invitato a programmi televisivi, concerti e tour! Penso sia a causa di tutta l’esposizione che mi ha dato che io ho una vita artistica fuori dal Regno Unito! È un grande mondo e voglio vederlo tutto!"

 

Nel 2008 hai cantato con il grande Roger Daltrey (The Who). Com’è stato trovarsi al fianco di una leggenda del rock come lui?

"È stato incredibile! Sono stata più che fortunata ad essere coinvolta in un progetto musicale di beneficenza per i bambini nel Regno Unito chiamato “Childline Rocks”. In realtà mi stavo preparando per cantare in questo progetto e volevo essere coinvolta. Naturalmente anche per lavorare con leggende della musica rock come Thunder, Russ Ballard, Glenn Hughes, Ian Paice dei Deep Purple, ma anche perché mi piace molto come la beneficenza aiuta i bambini. Quella settimana ero anche libera e quindi ho colto l’opportunità al volo. Dopo questo evento Roger Daltrey mi ha chiesto di fargli da corista per il tour, il che è un enorme complimento, ma volevo davvero concentrarmi sulla mia musica ed il mio viaggio artistico. Sono stata comunque molto contenta di dividere il palco con lui per quel magico momento!"

 

Alla fine del 2017 hai pubblicato “Taxxxi”, un singolo che ha ottenuto più di un milione di visualizzazioni su YouTube. Che cosa ci puoi dire a proposito di questa canzone?

"Taxxxi è una divertente canzone di fantasia. L’ho soprannominata “50 sfumature di Taxxxi” perché è una storia di lussuria selvaggia (non amore). Ho scritto la canzone a Parigi e penso che abbia un tocco francese nella produzione. A livello musicale ci sono molte influenze degli anni ’80 perché, credo, il produttore ed io siamo ossessionati dalla musica di quel periodo come “Kids in America” di Kim Wilde oppure le prime canzoni di Madonna. La canzone è divertente, provocante e parla di abbandonarsi completamente agli istinti animali senza esitazione, cogliere l’attimo e sentirsi liberi ed in grado di fare qualunque cosa si voglia, anche nel retro di un Taxxxi! Abbiamo girato il video a Parigi in due notti e l’abbiamo finito nelle prime ore del mattino, è stato un po’ brutale! Ma l’adrenalina ci ha aiutato a farcela. Il modello maschile nel video è gay ed io sono la prima donna che lui abbia mai baciato! Penso che abbia fatto un grande lavoro, era davvero convincente. Ero piuttosto nervosa per le scene di bacio nel video perché non l’avevo mai fatto prima, ma alla fine sono diventate le mie scene preferite."

 

Sicuramente l’aver partecipato a contest musicali quando eri ancora una bambina ha influenzato la tua carriera. Che cosa rappresenta per te quel punto di partenza?

"Sono stata fortunata a venire scelta per rappresentare l’Inghilterra in una competizione internazionale di canto in Olanda, una cosa simile agli Eurovision, che ho vinto. Audrey Hepburn ha presentato lo spettacolo ed il premio è stato quello di essere un ambasciatore per l’UNICEF per un anno! È stata un’esperienza incredibile. Ricordo di essermi sentita un po’ stressata dato che c’è molta pressione quando rappresenti il tuo Paese. Mi sono sentita male durante la performance televisiva ed ho pensato di aver deluso il mio Paese. Ero in lacrime nel bagno dopo l’esibizione assieme a mia mamma e poi ho pianto ancora quando mi hanno dato il premio, ero così sorpresa di averlo vinto, è stato un vero sollievo! L’anno successivo fu veramente impressionante, ho visto che potevo usare la mia voce per promuovere una causa meritevole e per fare la differenza. Ero una ragazza abbastanza ingenua. Sono cresciuta in un paese di campagna e non sono mai andata all’estero prima di questa competizione quindi è stato un vero e proprio shock culturale quando siamo arrivati in Africa per fare il video di promozione dell’UNICEF e consegnare rifornimenti alle scuole. Questo mi ha instillato l’obbligo morale di parlare quando ho l’opportunità di promuovere le cause in cui credo. Cerco sempre di promuovere l’uguaglianza ovunque posso, sia di razza, genere ed orientamento sessuale. Credo anche che la crudeltà sugli animali sia terribilmente sbagliata, sono diventata vegana 9 mesi fa ed è la cosa migliore che abbia mai fatto! Per la mia salute, l’ambiente e, naturalmente, gli animali innocenti che meritano di essere protetti da noi."

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

"Ci sono così tante cose da fare, ma in un giorno ci sono solo 24 ore! Al momento la mia priorità è finire l’album sul quale sto lavorando da due anni e non vedo l’ora di condividerlo con tutti. Fare un album è molto più difficile di quello che pensavo, ma è un meraviglioso problema da affrontare. Sono veramente eccitata all’idea di andare in tour ancora, essere on the road, sarà fantastico cantare le nuove canzoni in un grande show. La parte più incredibile di tutto questo è proporre la musica dal vivo davanti ad un pubblico. Mi è mancato, è passato un po’ di tempo. Inizierò a fare anche dell’attivismo animalista in questi mesi e sono veramente eccitata all’idea. Onestamente, prima di diventare vegana, non avevo idea di che cosa facessero agli animali dietro alle porte chiuse. Adesso so che posso fare di meglio e spero di poter ispirare gli altri a fare lo stesso."

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Roger Waters, The Beatles, Madonna, The Voice, Roger Daltrey, Roxy Music, Ringo Starr, Bryan Ferry, Glenn Hughes, David Guetta
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