E con oggi sono 73 anni per Pete Townshend, all’anagrafe Peter Dennis Blandford Townshend nato a Londra il 19 maggio 1945, chitarrista della storica band inglese Who ed anche apprezzato solista.
Famoso per il suo stile energico e teatrale visti i salti, il far ruotare il braccio sulla chitarra (“mulinello”) e lo sfasciare le chitarre (link) Townshend e gli Who sono uno dei maggiori simboli del rock inglese ed internazionale.
Scrivendo l’inno di una generazione, “My Generation” appunto, durante un viaggio in treno creò uno dei più grandi classici del gruppo che li lanciò definitivamente nel mondo del rock.
Con gli Who scrisse anche l’opera rock “Tommy” tratta dal loro quarto album del 1969. Opera contenente la famosa Pinball Wizard (coverizzata da Elton John nel film) ed il duetto con Tina Turner per il brano AcidQueen.
Successivamente, sperimentando con il moog, creò pezzi come “Baba O’ Riley” e “Won’t Get Fooled Again”. Tutti brani contenuti nel loro quinto album, “Who’s Next” del 1971 e che vennero usati per la sigla di C.S.I. Miami.
Quest’ultimo brano viene usato anche in una puntata dei Simpson’s dove compaiono gli Who. Qui demolisce il muro di Springfield a suon di chitarra in perfetto stile Townshend.
Gli Who hanno anche prodotto il film “Quadrophenia” (1979), come il loro sesto disco del 1973, diretto da Franc Roddam sulle vicende di un giovane mod nella Londra degli anni ’60. Ovviamente la pellicola è condita da citazioni Who, assieme a gran parte della colonna sonora.
Purtroppo il gruppo ha perso la sua sezione ritmica composta dal batterista Keith Moon (morto nel 1978) e dal bassista John Entwistle (morto nel 2002), fautori del mitico sound della band assieme alla voce di Roger Daltrey. Ora sono stati sostituiti da Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, e dal talentuoso Jon Button.
Band che quindi, anche se mancano alcuni dei membri originali, continua ad infiammare i palchi di tutto il modo da più di quarant’anni anche se non si sa per quanto continueranno (leggi qui).