Ultimo capitolo della nostra ricerca sugli incontri e le collaborazioni tra i Beatles solisti. Se questo è il primo articolo della serie che vedete, vi consiglio di iniziare la lettura dalla prima parte.
Questa volta ci occupiamo del periodo compreso tra il 2002 e quello attuale, che ha visto molte collaborazioni tra Paul McCartney e Ringo Starr.
2002
Esattamente un anno dopo la morte di George Harrison, il 29 novembre 2002, la moglie Olivia, il figlio Dhani e Eric Clapton organizzarono il “Concert for George” alla Royal Albert Hall di Londra, durante il quale Paul McCartney e Ringo Starr suonarono assieme a Eric Clapton, Billy Preston e molti altri “For You Blue”, “Something” e “While My Guitar Gently Weeps” (video).
2009
Da qui in avanti i due Beatles superstiti si esibirono più volte insieme. Il 4 aprile 2009 Paul McCartney e Ringo Starr suonarono assieme “Can’t Buy Me Love”, “With A Little Help From My Friends” e “I Saw Her Standing There” (più altri pezzi con le rispettive band) presso il Radio City Music Hall di New York in occasione dell’evento di beneficenza “Change Begins Within” organizzato da David Lynch (video).
In giugno in occasione dell’uscita del videogioco “The Beatles: Rock Band”, McCartney e Starr parteciparono alla sua presentazione al convegno Microsoft E3 tenutosi a Los Angeles, assieme a Olivia Harrison e Yoko Ono. L’idea di fare una versione di “Rock Band” dedicata ai Beatles fu di Dhani Harrison, il figlio di George (video).
Il 7 luglio uscì “A Sideman’s Journey”, debutto solista di Klaus Voorman, bassista comparso in diverse produzioni di Lennon, Harrison e Starr dopo lo scioglimento dei Beatles, ma più famoso come autore della copertina di “Revolver”. Nell’album Ringo Starr suona la batteria in diversi brani, in particolare in “I’m In Love Again” cantata da Paul McCartney (video).
2010
Il 12 gennaio uscì “Y Not” nuovo album di Ringo Starr, che contiene la canzone “Walk with You” in cui il batterista duetta con Paul McCartney; lo stesso bassista suonò nella traccia “Peace Dream” (video).
Presso il Radio City Music Hall di New York il 7 luglio, durante il concerto in occasione dei 70 anni di Ringo, Paul McCartney entrò in scena (sembra a sorpresa) e si esibì in “Birthday”, venendo raggiunto da Starr alla batteria dopo qualche istante di incredulità (video).
2011
Il 5 ottobre uscì il film “George Harrison: Living in the Material World” di Martin Scorsese. Paul McCartney e Ringo Starr contribuirono con la loro presenza nella pellicola (video).
Il 9 ottobre Ringo Starr partecipò al matrimonio di Paul McCartney con Nancy Shevell presso l’Old Marylebone Town Hall di Londra (video).
2012
Il 6 febbraio si tenne il matrimonio di Dhani Harrison con Solveig Karadottir presso la residenza della famiglia di lui a Friar Park (Henley-on-Thames, Oxfordshire). Tra gli invitati vi erano anche Paul McCartney e Ringo Starr. Coerentemente con la tradizione Beatles sul primo matrimonio, questo terminò dopo soli quattro anni.
2014
Il 26 gennaio presso lo Staples Center di Los Angeles Paul McCartney ricevette un Grammy Award per la “miglior canzone rock” per “Cut Me Some Slack” (suonata live con i membri rimanenti dei Nirvana Krist Novoselic, Dave Grohl e Pat Smear il 12/12/2012 video) e successivamente inserita nella colonna sonora del film “Sound City”. Inoltre, ai Beatles fu assegnato il “Grammy Lifetime Achievement Award” per i loro “contributi creativi di eccezionale significato artistico”. Nella stessa occasione venne celebrato il 50° anniversario del primo sbarco dei Beatles in America: Paul e Ringo si esibirono assieme nella canzone “Queenie Eye” contenuta in “New”, l’ultimo album di McCartney (video).
Il giorno successivo i due musicisti parteciparono all’evento “The Night That Changed America: A Grammy Salute to The Beatles” tenutosi presso il Convention Center di Los Angeles per celebrare il 50° anniversario del primo spettacolo dei Beatles all’Ed Sullivan Show. Durante l’evento McCartney e Starr suonarono insieme “With A Little Help From My Friends” (video) e “Hey Jude” (video), presenti anche Dhani e Olivia Harrison, Yoko Ono e Sean Lennon, oltre a numerosi artisti internazionali.
Nel mese di settembre uscì una reissue di “Extra Texture (Read All About It)”, album di George Harrison originariamente uscito nel 1975, al quale fu aggiunta come bonus track una versione di “This Guitar (Can’t Keep from Crying)” registrata nel 1992 e che fu editata con il contributo di Ringo Starr.
2015
Il 18 aprile McCartney e Starr suonarono “I Wanna Be Your Man” e “With A Little Help From My Friends” a Cleveland (Ohio) in occasione dell’introduzione di Ringo nella Rock and Roll Hall of Fame (video).
2016
Il 15 settembre McCartney e Starr sfilarono assieme sul blue carpet del Leicester Square a Londra (video) in occasione della prima del film “The Beatles: Eight Days a Week – The Touring Years” di Ron Howard, pellicola per la quale registrarono diverse interviste (video). Vedi approfondimento.
2017
In marzo l’ultima collaborazione finora tra i due artisti vede McCartney suonare il basso e contribuire ai cori in alcuni brani dell’album di Starr “Give More Love”, tra cui il singolo “We’re On the Road Again” pubblicato il 28 luglio. Vedi approfondimento.
In conclusione: sfumata più volte (e ad un certo punto per sempre) l’ipotesi di una reunion duratura, questi piccoli momenti che i Beatles solisti ci hanno voluto regalare in quasi cinquant’anni sono degli attimi preziosi, che hanno contribuito a far sognare i fans di più generazioni.
Note:
– Tra i Beatles vi sono stati altri contatti oltre a quelli riportati nell’elenco. Dal testo sono state escluse riunioni per questioni economico/legali, telefonate ed incontri di cui i quattro solisti hanno parlato in interviste, ma che non sono attribuibili ad una data precisa o non hanno portato a nulla di significativo.
– Sono stati esclusi dalla lista gli album di altri artisti in cui abbiano collaborato gli ex-Beatles ma in brani separati.
– Per quanto riguarda la maggior parte delle informazioni riportate in questo elenco: concerti, eventi pubblici e trasmissioni radio/televisive sono documentati da filmati o fotografie; per le collaborazioni negli album fa fede l’elenco dei musicisti riportato sulle relative pagine di Wikipedia; le altre informazioni sono state ricavate ove specificato da libri, dove non esplicitato sono riscontrabili su Wikipedia o sulle sue fonti. Ove siano stati citati avvenimenti non supportati da tale documentazione, è stato aggiunto il termine “sembra”.
Gabriele Tomasi – Onda Musicale