Roger Daltrey, lo storico cantante degli Who, ha annunciato che finalmente uscirà la sua prima autobiografia dal titolo “Thanks a Lot Mr Kibblewhite”.
Il titolo dell’autobiografia riprende il nome del preside che ha cacciato Daltrey da scuola quando aveva quindici anni per un crimine, che ha affermato di non aver commesso, e messo definitivamente sulla via del rock.
Il libro verrà dunque pubblicato il 18 ottobre, tramite Blink Publishing, e segue l’intera storia della vita di Daltrey partendo dalla sua infanzia, passando dal boom musicale di Londra fino ad arrivare alla fondazione degli Who assieme a Pete Townshend, John Entwistle e Keith Moon.
Come recita una nota sul libro “quattro anni di lavoro, questa è la prima volta in cui Roger Daltrey ha raccontato la sua storia. Non è solo il suo racconto esilarante e schietto di oltre 50 anni selvaggi on the road. È la storia definitiva degli Who e della grande rivoluzione del rock ‘n’ roll britannico”.
Parlando del suo libro, Daltrey ha poi affermato che ha avuto seri problemi a scriverne alcune parti a causa della sua memoria “danneggiata” da quattro commozioni cerebrali. La più grave è stata quella del 1996 quando, durante le prove di un concerto a Hyde Park, venne colpito dall’asta del microfono di Gary Glitter e costretto ad indossare una benda per tutta la durata dello show.
Dopo aver annunciato per la prima volta della sua autobiografia l’anno scorso, Daltrey ha poi dichiarato “è bello aver trovato una giovane ed entusiasta casa editrice, un’ultima arrivata nel mondo dei libri, per pubblicare la mia storia. Ho sempre resistito all’impulso di scrivere la mia autobiografia, ma ora, finalmente, sento di avere abbastanza prospettive. Quando hai passato più di mezzo secolo al centro di una band come gli Who, la prospettiva può essere un problema. Tutto è successo in un momento. Un minuto prima sono in una fabbrica a Shepherd’s Bush e, quello dopo, sono a Woodstock”.
“Ci sono voluti tre anni per disfare gli eventi della mia vita, per ricordare chi ha fatto cosa, quando e perché, per separare i miti dalla realtà, per svelare cosa è successo all’Holiday Inn al ventunesimo compleanno di Keith Moon. Sper che il risultato sia molto più di un’altra autobiografia, sono stato abbastanza fortunato per vivere in tempi interessanti. Ho assistito al cambiamento della società, della musica e della cultura . Il fatto stesso che sono ancora qui per raccontare la mia storia mentre altri intorno a me non ce l’hanno fatta è una specie di miracolo” ha concluso il cantante inglese.
Daltrey sarà poi tra i protagonisti di un nuovo documentario in occasione del quarantesimo anniversario di “Quadrophenia” assieme a Phil Daniels, Sting, Ray Winstone, Lesley Ash, Paul Weller, Damon Albarn, Martin Freeman, Noel e Liam Gallagher.
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