Nonostante sia abbastanza difficile dire chi è stato l'effettivo inventore dell'heavy metal è indubbio che il chitarrista inglese Tony Iommi, all'anagrafe Frank Anthony Iommi nato a Birmingham il 19 febbraio del 1948, abbia definito le regole di base di questo genere musicale.
Naturalmente va ricordato che molte band, tra la metà degli anni '60 ed i primi anni '70, avevano già gettato le basi, ma è comunque vero che l'esordio omonimo dei Black Sabbath (1970) è stato rivoluzionario e può essere considerato il primo disco heavy metal.
Nel corso degli anni Tony Iommi è stato l'unico membro del gruppo a mantenere vivo il nome dei Black Sabbath ed è rimasto l'unico componente stabile anche durante le formazioni instabili degli anni '80 e '90.
Tuttavia il chitarrista aveva da sempre in mente di realizzare anche una propria carriera solista, o comunque, un'altra band oltre ai Sabbath. Il primo tentativo venne battezzato Born Again e vedeva in formazione Ian Gillan (Deep Purple), Bill Ward e Geezer Butler, ma a causa delle pressioni della Warner Bros e del manager della band, Don Arden, il tutto si è trasformato in una sorta di nuovi Black Sabbath.
Il secondo tentativo avvenne, invece, nel 1986 quando Iommi registrò un album solista intitolato “Seventh Star” con Glenn Hughes alla voce, ma l'etichetta discografica ed il manager lo ostacolarono di nuovo e divenne un altro album dei Black Sabbath che si rivelò un fallimento a livello commerciale.
Ovviamente Iommi non cominciò la sua carriera con i Black Sabbath assieme ai fidi Ozzy Osbourne, Geezer Butler e Bill Ward, ma con altre band. Vediamo quali:
Rockin’ Chevrolets
La prima vera e propria band in cui Iommi ha militato anche se, in verità, non c'è molto da dire su di loro eccetto che si esibivano regolarmente in concerto tra il 1964 ed il 1965.
The Rest
È proprio con questa band che Tony Iommi incontra il batterista Bill Ward per la prima volta. Il chitarrista rimase con loro dal 1966 al 1967.
Mythology
Dopo l'esperienza con i Rest, Iommi e Ward, si uniscono a questa band e suonano con loro fino alla prima metà del 1968. In seguito la band si sciolse perché, a quanto pare, alcuni dei componenti vennero arrestati per possesso di cannabis.
Polka Tulk Blues Band
Questa band dal nome assurdo era in verità composta da Iommi, Butler, Osbourne e Ward assieme al sassofonista Alan Clarke, detto “Aker”, ed il chitarrista Jimmy Phillips. Il sestetto è durato solo il tempo di un paio di concerto fino a quando i futuri Sabbath deciso di cacciare Phillips e Clark per cambiare il nome in Polka Tulk.
Anche questo nome risultava però essere poco convincente, al pari del precedente, e dopo essersi battezzati Earth optarono finalmente per Black Sabbath.
Jethro Tull
Contrariamente a ciò che si crede, Iommi rimase fuori dai Black Sabbath per un brevissimo periodo. Nel 1968, infatti, rispose ad un annuncio su Melody Maker per unirsi ai Jethro Tull di Ian Anderson.
Con loro fece solo alcune date e registrazioni dal vivo per poi tornare dai suoi vecchi compagni di band con un'energia ed una disciplina maggiore.
“Miranha”
Non sono molte le persone che conoscono questo pezzo strumentale apparso nella compilation “Guitar Speak II”del 1990. La formazione vedeva Cozy Powell alla batteria mentre Iommi registrò anche le parti di basso. Il disco venne pubblicato dalla IRS che era l'etichetta dei Sabbath tra il 1988 ed il 1996.
Dopo anni passati tra le varie formazioni dei Black Sabbath e progetti che non presero mai il volo, Tony Iommi riuscì finalmente a realizzare il suo album solista nel 2000 intitolato semplicemente “Iommi”.
Il disco venne registrato tra il 1996 ed il 2000 ed ha visto una lunghissima lista di ospiti come Bob Marlette, Henry Rollins, Terry Phillips, Laurence Cottle, Skin, John Tempesta, Dave Grohl, Brian May, Phil Anselmo, Matt Cameron, Serj Tankian, Jimmy Copley, Billy Corgan, Kenny Aronoff, Ian Astbury, Peter Steele, Ozzy Osbourne, Bill Ward, Billy Idol e Ben Shepherd.
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