Il repertorio dei Beatles firmato dalla coppia storica Lennon – McCartney è sopravvissuto come pochi nella storia del rock. Un percorso iniziato nei primi anni ’60 per poi passare nelle mani di Michael Jackson.
Tuttavia, da quando i Beatles avevano cominciato a pubblicare i loro primi dischi, Lennon e McCartney avevano perso la maggior parte dei diritti di pubblicazione.
Tutto è cominciato nel 1963 con un “accordo” sbagliato. L’accordo ha fornito all’editore Dick James una partecipazione del 50% nella società Northern Music mentre Lennon e McCartney ne detenevano solo il 20% ciascuno.
Brian Epstein disse a George Martin che stava considerando di lasciare che la compagnia statunitense Hill & Range, tra i loro “clienti” c’era anche Elvis Presley, gestisse le composizioni di Lennon e McCartney, ma Martin suggerì invece di considerare qualcuno più piccolo e “affamato” di successo come Dick James.
Ma non era neanche questo l’aspetto peggiore dell’accordo. Questo infatti prevedeva tutte le canzoni che i Fab Four avrebbero scritto fino al 1973, ma dato che la band si sciolse nel 1970 fu necessario escogitare una via d’uscita dal contratto. Dopo tutto, i quattro membri del gruppo stavano per intraprendere le loro rispettive carriere soliste di successo e l’ultima cosa di cui qualcuno aveva bisogno era un pessimo contratto che pendeva sopra le loro teste.
Questo significava che i Beatles avrebbero dovuto vendere la loro fetta, una società quotata in borsa, e fu così che Lennon e McCartney svendettero tutto e partirono alla volta della carriera da solisti senza il controllo di quanto scritto come Beatles.
Michael Jackson fece poi la sua mossa negli anni ’80. Lennon era morto da poco e McCartney era un artista affermato che scriveva canzoni di successo. Naturalmente aveva bisogno di lavorare con il Re del Pop. Stando ai resoconti della loro pubblicazione su “Say Say Say”, McCartney parlò a Jackson del valore di possedere i diritti delle canzoni. Del resto lo stesso artista inglese possedeva un’impressionante collezione.
Jackson ascoltò attentamente ed in breve tempo agì. Nel 1985 i diritti per le canzoni dei Beatles, oltre che di molte altre band, andarono all’asta alla quale partecipò anche il Re del Pop. Michael Jackson comprò quindi i diritti di 4.000 canzoni, delle quali 250 firmate da Lennon e McCartney, per un totale di 47,5 milioni di dollari.
Paul, che era tra gli offerenti, non era affatto contento del risultato e gli ci vollero più di 30 anni per riprendere ciò che era suo con una causa conclusasi nel 2017.