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George Harrison: in preparazione un film sui suoi lavori con HandMade Studios

La storia dell’innovativo studio cinematografico britannico HandMade Films, fondato dall’ex Beatle George Harrison, che ha realizzato film come “Brian di Nazareth” di Monty Python, sarà raccontata in “An Accidental Studio“, un documentario di AMC U.K. per le sue reti internazionali.

Secondo la rivista settimanale americana Variety il film sarà il primo originale di AMC U.K, e conterrà interviste inedite con personaggi chiave, ed è impostato per catturare un momento straordinario della storia del cinema attraverso gli occhi dei registi e degli attori coinvolti, ma anche dell’uomo che ha dato il via a tutto, la leggenda della musica George Harrison, che compare nelle registrazioni d’archivio delle interviste.

HandMade Films ha dominato la scena cinematografica britannica con la sua filosofia di realizzare e rilasciare film anticonformisti che tutti gli altri avevano rifiutato, tra cui “The Long Good Friday“, “Time Bandits” e “Withnail and I.

HandMade Films ha creato alcuni dei film più iconici della Gran Bretagna, ricorda George Harrison in un’intervista: “Una Società inglese si era tirata indietro rispetto al film Monty Python Life of Brian in pre-produzione. E i ragazzi, miei amici, mi hanno chiesto se potevo pensare ad un modo per aiutarli a realizzare il film.

George arrison prosegue:

Chiesi a Denis O’Brien, che era stato il mio business manager dalla fine del ’73. Dopo averci pensato per una settimana, lui è tornato da me e ci ha suggerito di produrlo. Mi è scappato da ridere perché uno dei miei film preferiti è “The Producers”, e pareva proprio che stessimo per diventare i Bialystock e Bloom della situazione.

Nessuno di noi due aveva mai pensato di entrare nel mondo del cinema, anche se Denis ne aveva avuto un assaggio lavorando per Peter Sellers e negoziando alcuni dei film successivi della Pantera Rosa. Credo che sia stato un po’ rischioso uscire completamente fuori luogo per me, ma come grande fan di Monty Python il mio motivo principale era quello di vedere il film realizzato.” – spiega Harrison.

“Quando recitavo c’era sempre la sensazione che gli artisti fossero quelli con la testa che si occupano di tutto – e poi c’erano invece le persone orribili che mettevano i soldi e non sapevano nulla. Chiunque sposava quel vecchio mito hollywoodiano che i Produttori Esecutivi odiano tutto e tagliano tutto dopo che l’hai fatto. Quando entravano in uno studio, la scena era sempre la stessa.

Attenti, ragazzi, ecco che arrivano “I Soldi”, riferito a quei grassi gatti. Quindi è divertente essere un semplice musicista che ora è un produttore o, tra virgolette, “I Soldi”. Lo vedo da entrambi i lati. E’ bello lasciare che la gente abbia la massima libertà artistica possibile, ma sono io quello che deve pagare l’investimento alla banca. Se vogliono una libertà totale, devono avere i propri soldi e fare i propri film. Deve essere un dare e avere. Ma penso che poi in fondo siamo abbastanza ragionevoli.” – conclude George Harrison.

 

— Onda Musicale

Tags: The Beatles, George Harrison, Peter Sellers
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