Nonostante i fans (o almeno una parte di essi) continuino a sperare in una reunion dei Pink Floyd, questa volta sembra proprio sia stata messa la parole fine alla vicenda.
Infatti, se fino a poco tempo fa sembrava fosse solo il chitarrista David Gilmour ad opporsi, adesso sappiamo che anche il bassista e autentico genio creativo Roger Waters è fortemente contrario. Per la verità già lo si sapeva.
E’ stato lo stesso Waters a confermarlo in un’intervista per la RS Interview: Special Edition di Rolling Stone, una serie di interviste video realizzate in questo periodo di quarantena a causa dell’emergenza coronavirus, nelle quali non poteva proprio mancare quella a colui che nel 1979 scrisse “in perfect isolation here behind my wall”, verso del brano “Waiting For The Worms” dell’album The Wall, oggi più che mai d’attualità con l’emergenza sanitaria covid-19 che il mondo sta vivendo.
Nell’intervista Roger Waters ha espresso la sua opinione (come sua abitudine) senza risparmiare critiche ai politici e in particolare al presidente americano Donald Trump, spesso suo bersaglio preferito (leggi l’articolo)
Durante l’intervista si è arrivati (inevitabilmente) a parlare dei Pink Floyd e gli è stato chiesto come lui vedrebbe una possibile reunion della band. Ricordiamo che ormai sono rimasti in tre dopo la scomparsa di Syd Barrett (7 luglio 2006) e Richard Wright (2008) e, se Nick Mason ha spesso manifestato la sua disponibilità (leggi l’articolo) David Gilmour ha sempre evidenziato una certa chiusura nei confronti dell’argomento.
Tuttavia, l’eventualità di mettere da parte tutte le (molte) incomprensioni che li hanno portati alla divisione nel 1986 sembra non entusiasmare affatto Roger il quale, ricordiamolo, ha intentato e perso una causa giudiziaria per il mantenimento del nome della band.
No, non sarebbe bello sarebbe terribile, cazzo. Ovviamente, se voi siete dei fans dei Pink Floyd di quel periodo allora avete un punto di vista diverso dal mio Ma io l’ho vissuto quel periodo. Quella era la mia vita. So che sulla scia di quanto è successo io sono stato indicato da molti come il cattivo della situazione o una cosa simile.… e così sia! Posso conviverci. Ma potrei mai scambiare la mia libertà con quelle catene? Penso assolutamente di no”.
In effetti qualche tempo fa si era parlato di un (presunto) tentativo di riavvicinamento/riappacificamento da parte di Waters nei confronti di Gilmour e Mason e in molti hanno pensato e sperato ad una reunion dei floyd.
Ma Roger ha spazzato via quei sogni con le sue parole: “Non c’era alcuna possibile reunion in vista – ha detto Waters – io ho semplicemente proposto a loro (Mason e Gilmour) di pubblicare una versione rimasterizzata in vinile di Animals senza trasformarla nella terza guerra mondiale. Non sarebbe bello?”
Roger continua
In realtà io ho semplicemente provato ad essere democratico e ho detto loro ‘Non possiamo semplicemente mettere la questione ai voti? Siamo solo in tre e quindi possiamo decidere questo genere di cose in modo democratico.’ Ma loro non hanno voluto. Dio solo sa il perché.”
Appare quindi piuttosto evidente che tra lui e Mason e Gilmour i problemi non siano stati affatto risolti nè tantomeno superati anche se l’eventualità di una riedizione di “Animals” non è ancora del tutto da escludere, secondo quanto le parole del batterista Nick Mason il quale, in un’intervista realizzata nel dicembre del 2018 ha affermato: “Si tratta di qualcosa che procede a rilento a causa di una divergenza di opinioni su come o cosa pubblicare – ha detto Mason – ma sono certo che alla fine ci riusciremo. Di tutti i nostri album che sono stati ripubblicati, Animals sarebbe quello che trarrebbe un beneficio maggiore da un eventuale rielaborazione”.
A questo punto, anche i più ottimisti vedono piuttosto improbabile una reunion della band ma, come si dice in questi casi, la speranza è l’ultima a morire. Nel frattempo i Pink Floyd (così come i Genesis) inizieranno a pubblicare sul YouTube alcuni loro concerti storici per intrattenere i fan durante la quarantena.
Roger Waters ha recentemente annunciato lo slittamento al 2021 del suo “This Is Not a Drill Tour” che avrebbe dovuto iniziare a luglio. (leggi l’articolo)
David Gilmour avrebbe invece dovuto tenere un mini-concerto per la presentazione del nuovo libro di sua moglie Polly Samson, che è stato annullato. (leggi l’articolo)
