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Sultans of Swing: la storia dietro la leggenda

Il frontman dei Dire Straits Mark Knopfler
Nonostante la band si sia sciolta nel 1995, i Dire Straits sono ancora amati e ascoltati dagli appassionati del genere rock, poiché hanno lasciato alla memoria culturale dei brani storici e irripetibili come Money for Nothing, Walk of Life, Romeo and Juliet. 

Ma c’è una canzone in particolare che ha segnato per sempre la storia del gruppo, portandolo all’attenzione mondiale: Sultans of Swing.

Il pezzo, del 1978, è contenuto nell’album di esordio della band, intitolato Dire Straits; il singolo viene accolto con così tanto successo da meritare una ripubblicazione nel 1979. Sultans of Swing diventa così la canzone-simbolo di Mark Knopfler e compagni, e riuscì a tenere il gruppo all’interno della Billboard Hot 100 per oltre un anno.

Dietro a questo brano monumentale si cela però una storia molto particolare, raccontata da Mark Knopfler anche ai microfoni del programma radiofonico Ultimate Classic Rock Nights.

Nel 1977 Mark era un critico musicale ed un chitarrista discreto, che viveva a Deptford (periferia di Londra) con il fratello David (leggi la nostra intervista) e il bassista John Illsley. (leggi la nostra intervista) Insieme decisero di mettere su una band, utilizzando le canzoni che Mark aveva scritto negli anni precedenti, e che mai aveva voluto svolgere in pubblico poiché timido ed insicuro.

Una sera, Knopfler venne invitato ad assistere ad un concerto all’estrema periferia di Londra, così da poter scrivere poi una recensione sulla band, appunto i Sultans of Swing. La formazione, che si cimentava nel Dixieland jazz, oltre ad essere pressoché sconosciuta era anche abbastanza mediocre.

Entrando nel pub, lo scenario fu desolante: “Penso fossero davvero sorpresi di avere un pubblico di tre o quattro persone – ha dichiarato il chitarrista ricordo di aver chiesto loro di suonare Creolo Love Call o Muskrat Ramble e penso si stupirono molto che qualcuno nel pub conoscesse davvero qualche canzone”.

Insomma, nessuno prestava ascolto al gruppo intento a suonare, cosicché decisero di accorciare la scaletta, tanto nessuno avrebbe protestato. Arrivati alla fine del deludente spettacolo, ecco però che arriva il colpo di genio: il cantante congedò la band e salutò il ‘pubblico’ dicendoGoodnight and thank you, we are the Sultans of Swing”. (Buonanotte e grazie a tutti, noi siamo i Sultani dello Swing)

Mark Knopfler rimase a dir poco folgorato da questa ironica quanto brillante affermazione, e nella stessa notte scrisse i primi accordi del brano. Nel giro di un anno, il nome di quella sconosciuta band divenne il titolo della canzone più celebre dei Dire Straits, che consegnarono al mondo Sultan of Swing, autentica pietra miliare del rock.
 

— Onda Musicale

Tags: Dire Straits, Mark Knopfler, Walk of Life, Money For Nothing
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