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The Year Of The Cat: la storia di sofferenza dietro la canzone iconica di Al Stewart

Sarebbe stato proprio bello, curiosando tra le pagine colorate del calendario vietnamita, scoprire un indizio, una traccia, un qualcosa di misterioso in grado di riportarci all’anno di nascita di Tony Hancock.

Purtroppo non è così, Tony, è nato nell’anno 1924, quindi nell’anno del Topo e non in quello del Gatto. Ma chi era e cosa c’entra Tony Hancock con la celeberrima canzone “ The Year Of The Cat ”  di Al Stewart? E soprattutto chi è Al Stewart?

Hancock, era un attore ed un comico inglese, nativo di Birmingham, che divenne molto famoso nel Regno Unito, come protagonista di una serie comica veramente popolare, trasmessa sulla BBC, che s’intitolava “Hancock’s Half Hour.

Tony, era una persona con una vita privata tormentata, spesso complicata da un insieme di drammi personali, tra i quali un’autocritica esagerata, una bassa autostima, oltre ad una probabile dipendenza dall’alcol.

Come spesso capita in questi casi, nel suo lavoro era molto bravo, geniale e divertente. Alla fine, fu una tragedia, tutto finì presto, troppo presto e Tony Hancock,suscitando il più profondo cordoglio da parte di tutta l’opinione pubblica, nel giugno del 1968,  a soli 44 anni si suicidò, lasciando scritto tra le sue carte poche amare parole : “ Troppe volte le cose sembravano andare troppo storte”.

Invece Al Stewart, è un poeta, un celebre musicista, un cantante ed un compositore di origini scozzesi. Nato a Glasgow nel 1945, si fa largo nel mondo dello spettacolo come cantautore, inizialmente in Gran Bretagna, negli anni ’60, pubblicando a soli 22 anni il suo primo album, intitolato Bed-Sitter Images(1967).         

Nel 1966, mentre assiste ad uno degli spettacoli di Tony Hancock, percepisce la grave depressione del comico inglese, e non appena rientrato a casa scrive una canzone, proprio dedicata a lui. La canzone s’intitola “ The Foot on the Stage” e comprende nel testo una bellissima frase che descrive le sensazioni provate nel corso di quello spettacolo: “Le tue lacrime sono cadute come pioggia, ai piedi del palco”. Il brano rimane in un cassetto quasi dimenticato.

Nel giugno del 1970 partecipa al  Kralingen Music Festival che si tenne vicino a Rotterdamnei Paesi Bassi. Una tre giorni di musica rock e pop all’aperto, che vide la partecipazione di tanti gruppi famosi, tra gli altri e solo per citarne alcuni Jefferson Airplane, Santana, The Byrds e dei Pink Floyd.

Nel 1973, il cantautore scozzese pubblica un nuovo album (il quinto), un concept album molto interessante, dal titolo“Past, Present and Future”. Il nuovo lavoro gli apre le porte del mercato discografico americano tanto da organizzare una tournée negli Stati Uniti.

È proprio nel corso di questa trasferta del 1975, negli U.S.A, che Al Stewart assiste spesso alle prove di un altro gruppo inglese, i Sutherland Brothers & Quiver,con i quali suona il bravissimo chitarrista Tim Renwickche aveva già collaborato con lui nell’album “Orange” del 1972 e nell’ultimo “Past, Present and Future” , insieme al pianista e tastierista Peter Wood aka Peter Woods. La coincidenza incredibile vuole che Peter Wood suonasse sempre un suo“riff particolare per testare i suoni sul palcoscenico, una sequenza di note che musicalmente fece innamorare Al Stewart, il quale gli chiese il permesso di poterla integrare in una sua canzone, pensando a quella già scritta nel 1966 e dedicata a Tony Hancock.

Una volta ritornato a Londra dagli Stati Uniti, il cantautore scozzese firma un contratto con la R.C.A e conosce il celebre produttore e tecnico del suono Alan Parsons,che accetta la proposta di produzione del nuovo album. Purtroppo però non piace il testo della canzone “ The Foot on the Stage”,giudicato troppo triste e dedicato ad una persona poco conosciuta all’estero. Nasce così “The Year of the Cat” scritta da Al Stewart e Peter Wood.con un testo totalmente nuovo, il racconto di un amore a prima vista scoccato durante un viaggio in Nordafrica.

Le registrazioni sono avvenute in gran parte agli Abbey Road Studios di Londra, a parte alcune registrazioni finali ed il missaggio perfetto eseguiti presso gli  Len Kovner’s Davlen Sound Studios di Los Angeles.

È la magia! La voce di Al Stewart, l’assolo di chitarra classica di Peter White legato in modo magistrale a quello di chitarra elettrica di Tim Renwick, la batteria di Stuart Elliott, le linee accurate del bassista George Ford euna parte meravigliosa di sassofono suonata da Phil Kenzie.

L’album e il singolo hanno lo stesso titolo,“The Year Of The Cat ”, escono entrambi nel 1976, e sono un grande successo internazionale. La canzone è un classico degli anni settanta, quanti ricordi, quante prove con la chitarra.

Chi iniziava a suonare in quel periodo come me, poteva tranquillamente trascorrere tutto il sabato pomeriggio a suonare gli assoli sopra il disco. Forse a quei tempi ci si divertiva con poco, ma se tornassi indietro, farei di sicuro lo stesso.

   Carlo Zannetti – Onda Musicale

— Onda Musicale

Tags: Al Stewart, Carlo Zannetti
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