Jack White lo aveva detto già lo scorso anno. E adesso il fenomeno sembra confermato in tutta la sua gravità. Le sue parole furono un monito che a molti apparve esagerato.
La gente non può più applaudire ai concerti perché ha le mani occupate a fare qualcosa sullo smartphone… Se non posso avere un ritorno dell’energia e dell’impegno che metto in un live forse sto solo perdendo il mio tempo».
Jack White, produttore, cantante, polistrumentista e attore americano, è sempre stato particolarmente infastidito dalla moltitudine di telefonini che è solito trovarsi sotto al palco durante i suoi spettacoli. Secondo White ne scaturisce una inevitabile “disattenzione” nei confronti di chi si sta esibendo sul palco.
E’ comunque innegabile che da quando gli smartphone sono entrati nella nostra vita, e quindi anche ai concerti, il modo di assistere alla performance è decisamente cambiato. Naturalmente molti saranno convinti di essere in grado di non calare il proprio livello di attenzione mentre assiste ad un concerto con un telefonino in una mano.
La realtà è ben diversa, e chiunque vada regolarmente ai concerti potrà notare migliaia di braccia protese con uno smartphone per immortalare qualche sequenza del concerto. E’ inevitabile quindi che il piccolo display illuminato impedisca di avere gli occhi concentrati su chi è sul palco.
Ricordo che ad un concerto di Francesco De Gregori una persona in sala aveva un pc portatile acceso sulle ginocchia, dal quale scaturiva una luce piuttosto intensa. De Gregori, giustamente infastidito, ad un certo punto interruppe il concerto e chiese se fosse proprio indispensabile utilizzare il laptop. L’imbarazzo della persona fu enorme e, colta da un barlume di ragionevolezza, spense il computer.
I dati però confermano che nonostante tutto molte persone non riescono proprio a tenere il telefonino in tasca durante i concerti.
Da un sondaggio proposto dal rivenditore americano di biglietti TicketFly, si evince molto chiaramente che il 31% degli intervistati usa il telefonino per almeno metà (o anche più) della durata del concerto. A farlo sono soprattutto le ragazze, che sono anche le più propense a voler condividere con la loro dolce metà rimasta a casa quello che stanno vivendo. Ecco come si comportano nel dettaglio i giovani statunitensi di età compresa tra i 18 e i 34 anni:
- Il 31% usa lo smartphone per almeno metà del concerto
- Il 40% delle ragazze in possesso di uno smartphone lo usa per fare foto, fa lo stesso il 24% dei coetanei maschi
- Il 35% delle ragazze e il 22% dei ragazzi condividono l’esperienza durante il live usando app legate ai social
- Al 70% degli intervistati piacerebbe usare il proprio smartphone come biglietto per entrare ai concerti e il 66% vorrebbe poterlo usare per pagare cibo, bevande e merchandise
- Il 40% delle ragazze e il 24% dei ragazzi lo usano per fare foto
- Il 22% degli intervistati non sposati (contro il 9% degli sposati) condivide l’esperienza del live con il proprio compagno o compagna tramite smartphone
- Il 23% degli intervistati usa lo smartphone per cercare informazioni sul cantante o gruppo che sta ascoltando
- Più del 60% degli intervistati sarebbe interessato a ricevere via mobile durante i concerti notifiche riguardo al merchandise, a cibo e bevande e ai vip presenti