In primo piano

Chris Squire: il bassista degli Yes è scomparso a 67 anni

Chris Squire, bassista e fondatore degli Yes, è morto a Phoenix, Arizona, nella giornata del 27 giugno. Lo ha ucciso a 67 anni una forma di leucemia nota come Morbo di Di Guglielmo, o eritremia acuta, malattia del sangue non frequente.

Squire aveva annunciato alla metà del mese di maggio di dover sospendere l’attività «live» e che, per la prima volta, la storica band inglese avrebbe affidato il basso ad un altro musicista.

La notizia aveva colto di sorpresa tutti quanti, ma era forte la speranza che Chris sarebbe rientrato nella bannd molto presto. Ci si sbagliava e Squire ci ha lasciato insieme alla consapevolezza che gli Yes non sarebbero più stati gli stessi senza il tocco magico del suo basso Rickenbacker bianco, la sua presenza statuaria sul palco e la sua voce acuta e caratteristica.

“Sono devastato – ha commentato Geoff Downes, il tastierista della band Geoff Downes  – era un amico, un compagno e una fonte di ispirazione”. 

Chris Squire era sempre stato nella band sin  dal concerto d’esordio che la band inglese tenne in un campeggio giovanile sull’isola di Mersea, nella regione inglese dell’Essex, ai primi dell’agosto 1968 ed era stato l’unico membro a non aver mai lasciato la formazione inglese, con il suo carattere silenzioso e schivo ed una presenza scenica davvero imponente.

In agosto gli Yes affronteranno il tour estivo insieme ai Toto e la prima data, il 7 agosto a Mashantucket in America avrà un sapore particolare per il resto della band.

Tantissimi i messaggi lasciati sui social network dai musicisti di tutto il mondo.

Il grande chitarrista blues americano Joe Bonamassa:

“La scorsa notte abbiamo perso uno dei più grandi musicisti al mondo. Riposa in pace, Chris Squire. E’ stato un onore, per me, poterti chiamare amico.”

Il chitarrista americano Tom Morello:

“Riposa in pace Chris Squire, super bassista degli Yes. Un musicista estremamente dotato, maestro del suo strumento, al quale ha saputo dare nuovi orizzonti.”

Stefano Leto 

— Onda Musicale

Tags: Toto, Yes, Phoenix, Arizona, Chris Squire, Rickenbacker, Tom Morello, Joe Bonamassa
Sponsorizzato
Leggi anche
Apple Music si deve arrendere a Taylor Swift.
Debbie Harry dei Blondie festeggia 70 anni