E’ già un anno che è scomparso Pino Daniele. Un anno da quella maledetta sera del 4 gennaio 2015, quando un attacco di cuore ce lo ha portato via.
In questi giorni sono state moltissime le iniziative a ricordo del grande artista che ci ha lasciato e fra queste c’è anche la realizzazione e la posa di un monumento a forma di chitarra posizionato nella via che ha preso il suo nome.
L’opera a forma di chitarra, lo strumento tanto amato da Pino Daniele e insieme al quale ci ha regalato melodie indimenticabili, è stato attaccato sulla facciata della via Pino Daniele, a pochi metri dalla sua casa natale situata in Via santa Maria la Nova.
Ricordiamo che la casa è meta di un pellegrinaggio continuo, a testimonianza di quanto il musicista napoletano fosse amato sia dai suoi concittadini che da moltissima altra gente proveniente da tutta Italia e dal mondo.
La morte di Pino è stata seguita da molte polemiche su un eventuale ritardo nel chiamare i soccorsi da parte di chi era con lui la sera del 4 gennaio 2015 e son state aperte due inchieste dalle Procure di Grosseto e di Roma.
Nella circostanza l’uomo fu colto da malore la sera di domenica 4 gennaio 2015 mentre si trovava nella sua abitazione in Toscana.
Dalla ricostruzione effettuata sembra che fu lo stesso Pino Daniele a chiedere di essere accompagnato all’ospedale di Roma, dove era già in cura da tempo per problemi cardiaci.
Su questo trasferimento in auto alla volta di Roma è circolata per giorni la notizia che la vettura abbia forato una gomma e, per questa ragione, sia giunta troppo tardi all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Questa notizia non è stata mai confermata ma bensì smentita seccamente dalla famiglia del cantautore napoletano.
Nei giorni immediatamente successivi al decesso, e anche per molte settimane successive, vi è stata anche una forte polemica fra la ex moglie e la compagna del momento.
Stefano Leto