Venezia, considerata da molti come la città più bella del mondo, ha da sempre affascinato i suoi visitatori con le sue straordinarie bellezze.
La magia di Venezia
Quanta gente ha soggiornato a Venezia? Centinaia di milioni di persone provenienti da ogni angolo del mondo! Infatti, la città lagunare, oltre al fascino dovuto alle unicità delle sue architetture e dei suoi paesaggi, offre a tutti anche un’atmosfera che definirei incantata e magica. Quando cammini per le calli di Venezia ogni pietra che osservi ti può raccontare mille storie strane. Le case, i palazzi, le chiese, i campi (le piazze in veneziano) della città sono, per gli osservatori più attenti, ricchi di segnali, stemmi, scritte, statuette, e simbolismi vari che si trovano lì fin dai tempi più antichi, quasi a rappresentare un monito per gli stranieri che vengono così messi al corrente circa l’esistenza in quel luogo di storie e leggende di diavoli, streghe, maledizioni e presenze di fantasmi vari.
Città amata da tutti
A Venezia ci sono passati tutti, come mi racconta lo storico proprietario di una famosa trattoria vicina al ponte di Rialto, mentre mi mostra decine di foto che lo ritraggono insieme a personaggi famosi, tra cui vedo Phil Collins, Elthon John e perfino Paul McCartney. Sempre lui, mi racconta degli Who, del fatto che erano molto legati alla città lagunare e che addirittura il loro manager aveva acquistato un palazzo famoso che si affaccia sul Canal Grande. Famoso perché da molti anni si presume sia maledetto, ma anche perché ritratto in un dipinto affascinante da Claude Monet, nel 1908. Il palazzo si chiama Ca’ Dario dal nome della persona molto facoltosa (Giovanni Dario) che lo commissionò nella seconda metà del ‘400.
La leggenda di Ca’ Dario
La leggenda legata al nome di Ca’ Dario, che si trova al 353 del sestriere di Dorsoduro vicino alla basilica di Santa Maria della Salute, narra di tutti i suoi proprietari destinati a morire di morte violenta oppure a finire in bancarotta.
In effetti, guardando nel passato, alcuni casi inquietanti si possono davvero scoprire. Per esempio, la stessa figlia di Giovanni Dario si suicidò dopo aver assistito al fallimento e all’assassinio del marito. Di morte violenta morì anche Giacomo il nipote di Giovanni Dario. Dopo molti anni di vita normale e di abbandoni la casa nel 1970 fu anche il teatro di un omicidio violento, quando il conte Filippo Giordano delle Lanze venne assassinato dal suo amante, un marinaio di origine croate.
Dopo poco tempo, Palazzo Dario venne comprato dall’eccentrico Christopher Sebastian Lambert (1935-1981), per gli amici“Kit il barone”, londinese produttore discografico e manager del famoso gruppo rock “The Who”, che tenne l’edificio per alcuni anni.
Figlio d’arte, Lambert, il padre compositore e la madre attrice, ha vissuto, fin da giovanissimo, una vita molto avventurosa sempre all’insegna del pericolo, prima prestando servizio nell’esercito inglese di stanza ad Hong Kong e poi partecipando ad una strana esplorazione in Amazzonia, alla ricerca della sorgente del fiume Iriri.
Il manager degli Who
Da sempre amante di regia e di documentari è proprio per filmare dietro le quinte quelli che da lì a poco sarebbero diventati i celeberrimi The Who che diventa il loro manager insieme all’amico Chris Stamp, fondando nel 1967 l’etichetta discografica Track Record che ebbe la fortuna di collaborare con artisti del calibro di Jimi Hendrix, John Lennon e Yoko Ono.
Ma purtroppo, il grande talento di Kit Lambert si disperse in un mare di guai, causati un po’ dal suo carattere scontroso ma anche e soprattutto dall’abuso di droghe.
Nel 1977 concluse la sua collaborazione con gli Who smettendo di fatto la sua attività nel settore dello spettacolo. Nel 1978 Lambert riuscì a vendere Ca’ Dario la casa“maledetta” all’imprenditore Fabrizio Ferrari anche lui in seguito coinvolto in un rovescio finanziario.
Il manager e produttore inglese morì a 45 anni, nel 1981, a Londra, per un’emorragia celebrale causata dalla rovinosa caduta sui gradini di una scala all’interno di una discoteca di Kensington.
Tornando a Casa Dario, in quella casa ci sono stati molti artisti famosi, mi dice un’anziana e gentile signora che vive nei pressi del Campiello Barbaro proprio dietro il palazzo. Sicuramente il bassista degli Who, John Entwistle, ma c’è anche chi giura di aver visto in zona anche John Lennon insieme a Yoko Ono entrambi vestiti di nero con addosso lunghi mantelli.