“Hot sun beating down/Burning my feet just walking around./Hot sun making me sweat/’Gators getting close, hasn’t got me yet/I can’t dance, I can’t talk./The only thing about me is the way I walk./I can’t dance, I can’t sing/I’m just standing here selling everything”.
Questo l’inizio della radio friendly “I Can’t Dance” che i Genesis incisero nel 1991 per il discusso “We Can’t Dance” contenente altri singoli come “Jesus He Knows Me” e “No Son Of Mine”.
Penultimo album della storica band inglese ed ultimo con il batterista – cantante Phil Collins (in seguito sostituito da Ray Wilson per “Calling All Stations” del 1997).
La canzone, anni luce dagli stilemi progressivi dei Genesis degli esordi, ha un testo meno impegnato, un ritmo scanzonato ed un video con Phil Collins, Mike Rutherford e Tony Banks in un contesto estivo/vacanziero. Ma torniamo ai giorni nostri.
Nel 2014, il gruppo power metal finlandese dei Sonata Arctica, pubblica la rivisitazione di “Ecliptica”, esordio discografico del 1999, battezzandolo “Ecliptica – Revisited; 15th Anniversary Edition” contenente anche delle tracce bonus.
Tra queste troviamo il tributo alla band inglese in pieno stile Sonata Arctica con uno scatenatissimo Tony Kakko (voce). Energico e coinvolgente sin dai primi secondi di ascolto.
Nonostante questo si mantengono abbastanza fedeli all’arrangiamento originale, ovviamente cambiano le distorsioni e la tonalità, ma aggiungono anche una sezione di fiati per enfatizzare il ritornello.
La vera chicca, però, è il video dove vediamo la band alle prese con balletti improvvisati ed altre situazioni tra l’America ed il Canada in occasione del tour.
Per voi quale di queste è la versione migliore? Quella dei Genesis (link) oppure quella dei Sonata Arctica (link)? A voi il giudizio.