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Pink Floyd: da Zappa alla Brown, ecco tutti gli artisti che parteciparono alle loro tournée

I Pink Floyd sono stati una delle band di maggiore successo della storia della musica, riscrivendone le caratteristiche e individuandone nuovi orizzonti. La band di origini britanniche ha segnato, senza ombre di dubbio, la storia dagli anni Sessanta in poi, sia a livello musicale, sia a livello sociale.

Molteplici difatti i risvolti dei brani dei Pink Floyd, mai banali, capaci di spaziare dal razionalismo al messaggio criptico. Tutt’oggi, molto loro testi (e copertine) restano dal significato non chiaramente codificato. Come l’arcinoto Publius Enigma.

La storia delle origini della band è nota ai più, e non è intenzione di questo articolo trattarne. Basti per ora rammentare che il genio di Syd Barret, nel lontanissimo 1965, in vista di alcune esibizioni alla RAF, leggendo sul cartellone pubblicitario il nome di un’altra band con egual nome (Tea Set), coniò i Pink Floyd, dai nomi dei due grandi artisti Council e Anderson. Sarebbe stato l’inizio di una delle più grandi band della storia del rock, e della musica.

Coi loro 31 album pubblicati, i Pink Floyd vantano molteplici record di incassi e di classifica, superati forse soltanto dal numero dei litigi e delle vicende legali tra i componenti, specialmente tra David Gilmour e Roger Waters. Due geni musicali intenti a suonarsele di santa ragione dall’ingresso nella band del buon David.

Quando parliamo di loro, ai fan vengono in mente i celeberrimi nomi di Gilmour, Waters, Mason, Syd Barret, Richard Wright. Eppure la band vanta numerosi altri artisti che, in un modo o nell’altro, apparvero nelle loro esibizioni live, contribuendo ad acuirne la fama.

Frank Zappa

L’eclettico compositore e chitarrista autore di Muffin Man e di altri capolavori si unì al gruppo in una jam session. Siamo all’Interstellar Overdrive, all’Amougies Festival Actuel, Belgio. Il 25 ottobre 1969, il compositore che non amava Beethoven (leggi qui) si unirà ai suddetti. E chissà cosa sarebbe accaduto se i Pink Floyd e Zappa avessero continuato la collaborazione.

Audio esclusivo della partecipazione di Zappa ai Pink Floyd. Belgio, 1968

Dick Parry

Il celebre sassofonista partecipò a “The Dark Side of The Moon” e successivamente a “Wish You Were Here”. Durante il tour di “Atom Heart Mother” viene ingaggiato, necessitando la band di un coro e di un numero di musicisti piuttosto copioso.

Estratto della partecipazione di Dick Parry a “Pulse”

Da sempre molto attenti alla bravura dei partecipanti, Parry parteciparà anche alle successive tournée, ma non a quello di “The Wall” e a quello di “Momentary Lapse of Reason“: in queste occasioni, difatti, verrà sostituito da Scott Page.

Snowy White

Siamo nel 1977 ed è tempo del tour di “Animal”. La band è in preda ai deliri dei suoi componenti e gli alterchi iniziano a esser veementi. Mason si aspetta, da un momento all’altro, che uno tra Gilmour e Waters abbandoni la band. Dovrà attendere qualche anno, ma la sua profezia, purtroppo, si avvererà.

Durante il tour di “Animal” viene così ingaggiato Snowy White, che li accompagnerà in tutte le tappe. La sua bravura è molto apprezzata dal gruppo che gli consentirà anche di aprire tutti i concerti di “The Wall” del 1980.

“Bird of Paradise”, 2008. Brano con cui White ritorna in scena dopo alcune vicissitudini personali

L’era delle coriste

Le voci femminili sono da sempre una delle fisse di David che ne fa sfoggio anche nei suoi lavori recenti scevri della presenza di Roger. Nelle due tournée di “A Momentary Lapse of Reason” e “The Division Bell“, vengono ingaggiati sia il tastierista Jon Carin, sia il percussionista Gary Wallis, sia il musicalmente dotato bassista Guy Pratt.

Ma la vera novità della band di Gilmour e colleghi è l’inserimento delle voci femminili. Da annoverare la presenza di Samantha Sam Brown (abilissima corista jazz e soul) in “The Division Bell” e “Pulse” , e di Carol Kenyon, successivamente vocalist di artisti del calibro dei Simple Mind, Elton John e Eros Ramazzotti.

“Comfortably Numb” nel live a Pompei del 2016, dopo ben 45 anni dall’omonima esibizione dei Pink Floyd. Da notare la presenza dei coristi (due voci femminili e una maschile)

 

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, Frank Zappa, David Gilmour, Roger Waters, The Dark Side of the Moon, The division bell
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