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“Breathe”, il coniglietto frenetico e il travaglio materno

Breathe, Pink Floyd

Uscito nell’ormai lontano 1973, edito dalla mitica EMI, casa discografica poi assorbita dai gruppi Vivendi e SONY, Breathe fu l’ennesimo capolavoro dei Pink Floyd capaci, come pochi altri, di sfornare successi su successi.

Facente parte di The Dark Side Of The Moon, Breathe venne poi rimasterizzata nella versione compact disc del ’92 dell’omonimo album di appartenenza col titolo “Breathe in the Air”.

Il brano

The Dark Side of The Moon è stato votato come il miglior album di tutti i tempi (leggi qui) e Breathe contribuì, senza ombre di dubbio, al suo successo.

Si presenta come un pezzo molto lento accompagnato da un arpeggio leggiadro. Meravigliosa, manco a dirlo, la chitarra di David Gilmour che, pare, sia stato ispirato nella composizione di Breathe – assieme agli componenti dei Pink Floyd – dall’album di Myles Davis “Kind of Blue”, masterpiece per della musica jazz.

Breathe, nel commovente live a Knebworth, 30 aprile 1990

Il travaglio

Possiamo dividere Breathe in due parti. Nella prima si parla di una donna che partorisce. Evento fisiologicamente impossibile senza che la stessa sospiri, rallentando per qualche attimo il tempo, il ciclo vitale, e le frenesie del mondo contemporaneo.

Vivi a lungo e vola in alto
E i sorrisi che darai e le lacrime che piangerai
E tutto ciò che tocchi e tutto ciò che vedi
È tutta la tua vita che mai sarà.

Seconda strofa della canzone. Le tematiche della vita, della nascita e della rinascita furono molto care alla band fondata da Syd Barret

Dopo il parto, mette alla luce una nuova vita, e il testo sembra sottolineare proprio questa necessità di focalizzarsi su quante cose si perdono mentre ci affatichiamo ad arricchirci, a produrre, ad accomulare.

Il coniglio

La seconda contiene la metafora del coniglio. L’animaletto, infatti, è intento a scavare una buca dopo l’altra, senza sosta. Terminata una, ne inizia un’altra, senza mai accorgersi che così facendo si sta scavando la tomba anzitempo.

Corri, coniglio corri
Scava quel buco, dimentica il sole

terza strofa di Breathe

Il tema della fatica e della frenesia del lavoro è spesso affrontata dalla band britannica in quegli anni, cercando di mettere sugli attenti i suoi fan dal consumismo e dal capitalismo, che avrebbero costretto – come poi son riusciti a fare – a una vitafolle, senza sosta, trasformando l’individuo da consumatore a consunto.

Testo

Breathe, breathe in the air
Don't be afraid to care
Leave but don't leave me


Look around, choose your own ground
For long you live and high you fly
And smiles you'll give and tears you'll cry


And all your touch and all you see
Is all your life will ever be


Run, rabbit run
Dig that hole, forget the sun
And when at last the work is done
Don't sit down, it's…
https://www.youtube.com/watch?v=1GQX9_vx2Nw
Le nuove generazioni sono spesso tacciate di ignoranza musicale, prediligendo al rock generi come la trap, melodicamente meno complessi. Eppure, nell’era di YouTube, sono tanti coloro i quali si avvicinano al nostro genere preferito grazie proprio all’ascolto casuale di qualche brano dei Pink Floyd. Molteplici le reaction ai testi storici della mitica band britannica

Traduzione

Respira, respira nell’aria
Non aver paura di preoccuparti
Parti ma non lasciarmi
Guardati intorno e scegli il tuo terreno


Vivi a lungo e vola in alto
E i sorrisi che darai e le lacrime che piangerai
E tutto ciò che tocchi e tutto ciò che vedi
È tutta la tua vita che mai sarà.


Corri, coniglio corri
Scava quel buco, dimentica il sole
E quando finalmente il lavoro è terminato
Non sederti, è ora di scavarne un altro


Per quanto tu viva a lungo e voli in alto
Ma solo se cavalchi la marea
E bilanciato sull’onda più grande
Corri verso una tomba precoce

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, David Gilmour, Roger Waters, The Dark Side of the Moon
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