John Petrucci, nato a Kings Park il 12 luglio del 1967, è famoso per essere il chitarrista del gruppo progressive metal dei Dream Theater, ma anche dei Liquid Tension Experiment oltre che solista.
A Music Radar (leggi qui in inglese) Petrucci ha parlato dei suoi cinque consigli per tutti i chitarristi.
Trovate il vostro sound
“Una delle cose principali che cerco in un chitarrista è il sound. Il mio sound è il risultato del tanto ascolto di Rush e Metallica perché li ho combinati entrambi. Ho composto dell’heavy crunch in stile Metallica con i miei amplificatori Mesa Boogie. Poi, per quanto riguarda l’influenza dei Rush, ho utilizzato degli accordi aperti a cui ho aggiunto quelli di nona ed un po’ di chours”.
Ricordate che suonerete più ritmiche che assoli
“Ho sempre visto le cose in questa maniera, quando pensi a fare un concerto intero suonerai la chitarra ritmica per circa il 90% della serata, forse anche di più! Avere la giusta resistenza ed il controllo della mano destra per riuscire ad ottenere una tonalità aggressiva e distorta è una parte veramente importante”.
Controllare la vostra chitarra è un’arte in sé
“A dire il vero, controllare il proprio strumento usando un apposito vibrato, il bending sulle note giuste, il non sfregare troppo forte e controllare il rumore è un’abilità che può richiedere molti anni. Potrebbe essere naturale per alcune persone, ma per la maggior parte è qualcosa su cui bisogna lavorare tanto”.
Siate musicali più che tecnici
“L’aspetto melodico è davvero importante ed è qualcosa che, credo, molti chitarristi perdono di vista quando raggiungono il tecnicismo. Per avere quel sound ambizioso, lo ammetto, faccio schifo con il delay”.
Siate precisi, ma non abbiate paura di sperimentare
“Per molti anni la velocità, la tecnica, il tentare di suonare le cose veloci, precise e pulite sono sempre stati tra i miei obiettivi. Ho anche notato che, man mano che gli anni passavano, stavo adoperando tecniche differenti e presto ho realizzato che se certe cose non avevano l’effetto desiderato avrei potuto utilizzare un altro metodo, o un altro approccio, per dire quello che volevo esprimere”.
Parola di John Petrucci, ottimi consigli!