Quando musica e botanica si incontrano, nascono specie mitologiche … ma assolutamente reali ed esistenti in natura. L’ultimo caso di nomenclatura scientifica di nuove specie scoperte e che prende in prestito o si ispira alle leggende della musica è quella della rana dell’Ecuador Pristimantis Ledzeppelin chiaramente ispirata alla band britannica dei Led Zeppelin.
Gli scienziati – David Brito Zapata e Carolina Reyes Puig – che hanno scoperto questa rara specie in estinzione hanno pensato bene di dedicare il ritrovamento a una band leggendaria del rock, i Led Zeppelin.
La nomenclatura in zoologia e botanica
Non è la prima volta che la scienza “inserisce” la musica nelle proprie attività, tra cui la nomenclatura zoologica e botanica. Sin da quando il naturalista svedese Linneo (1707-1778) ha introdotto questa tecnica per classificare le specie, ci si è dovuti armare anche di “fantasia” per denominare soprattutto le nuove specie.
La denominazione si basa sull’indicazione di due nomi latini. Il primo nome che si scrive con la lettera maiuscola è il sostantivo che indica il genere, il secondo nome (con la lettera minuscola) è l’aggettivo che qualifica la specie. Le sottospecie si classificano con un trinomio di sostantivi. Le specie spesso vengono indicate con più nomenclature, ma prevale quella con cui è stata nominata e pubblicata per prima sulle riviste di settore.
La rana dei Led Zeppelin
In media, ogni anno vengono scoperte e nominate 25 mila nuove specie animali e botaniche. Gli scienziati seguono delle linee guida ben precise per assegnare i nomi, tuttavia ispirarsi al mondo della musica e dello spettacolo è previsto dal “protocollo”. Ci si sbizzarrisce, ma non troppo perché l’attribuzione deve essere motivata.
La Pristimantis ledzeppelin – associata alla nota rock band – è una rara specie di anfibio scoperto nel 2021 sulla Cordillera del Condor, il complesso montuoso andino al confine tra il nord dell’Ecuador e il Perù.
La livrea della rana, unica e singolare, si presenta con un manto multicolore e cangiante nelle screziature del giallo, marrone, nero e arancione. La sua lunghezza massima può raggiungere i 3,6 cm. Il ritrovamento è stato annunciato sulla rivista di settore Neotropical Biodiversity Journal. I due biologi motivano la scelta paragonando la rarità della rana a una delle formazioni britanniche più influenti della storia della musica rock. L’anfibio – nella sua singolarità – è già stato inserito tra le specie protette e in via di estinzione per via del suo habitat messo a rischio dal disboscamento, l’agricoltura intensiva, le attività minerarie estrattive e i cambiamenti climatici. La rana dei Led Zeppelin appartiene alla famiglia di anfibi terrestri del genere Pristimantis di cui sono rimaste solo 569 specie.
Da David Bowie ai Pink Floyd: le star della musica ispirano la scienza
Nel mondo animale e botanico, le star del rock occupano uno spazio tutto speciale. Ben prima dei Led Zeppelin, l’onore di vantare una specie dedicata spetta a David Bowie e al suo ragno: l’Heteropoda davidbowie. Scoperto nel 2008 da Peter Jäger, un aracnologo tedesco il quale motivò la scelta del nome per sensibilizzare e catalizzare l’attenzione del pubblico sulle specie a rischio di estinzione, proprio come questo ragno della famiglia degli Sparassidae che vive nel sud est asiatico tra Malaysia, Sumatra e Singapore. L’Heteropoda davidbowie si riconosce per il suo pelo giallo-arancio negli esemplari femmina e rosso-marrone in quelli maschili, dotati di 8 occhi disposti su due file sovrapposte da 4 occhi ciascuna e 8 lunghe zampe che si articolano e si snodano in grado di piegarsi in punti diversi. “Otto” è il numero dell’infinito, come infinita è la musica di David Bowie.
L’Anomphalus jaggerus è un mollusco in onore del frontman dei Rolling Stones, Mick Jagger, scoperto nel 2014. Il cantante, però, vanta al suo attivo l’attribuzione di altre specie, come il trilobite Aegrotocatellus jaggeri, così come i frammenti della mandibola – motivo di ispirazione per il nome – di una specie estinta milioni di anni fa rinvenuta durante degli scavi in Egitto. E anche il gambero Elephantis jaggeri, scoperto dal biologo Sammy DeGrave
Gnathia marley è l’omaggio reso alla leggenda del reggae Bob Marley. È un crostaceo scoperto dal biologo Paul Sikkel dell’Arkansas State University. Si tratta di un minuscolo parassita dei pesci che popolano la barriera corallina dei Caraibi. Lo scienziato ha deciso di nominare il mollusco ispirandosi a Marley perché trattasi di: «…meraviglia naturale, come Marley per cui nutro profondo rispetto e ammirazione. Inoltre questa specie è unica nei Caraibi», come unica è la musica del musicista giamaicano.
I folti baffi del chitarrista Frank Zappa hanno ispirato i biologi belgi Robert Bosman e Jan Bosselaers dell’università di Gent per nominare la Pachygnatha zappa, un ragno dal dorso peloso, scoperto nel 1994.
Il Gambero rosa dei Pink Floyd
I Led Zeppelin trovano degni concorrenti nel ynalpheus pinkfloydi che è forse il gambero più famoso del mondo, un crostaceo rosa scoperto da Sammy DeGrave del museo di storia naturale dell’Università di Oxford.
Il nome del gamberetto è chiaramente un tributo alla rock band e al colore rosa della grande chela del crostaceo la cui particolarità è quella di aprire e chiudere rapidamente la grande chela formando un getto di acqua che “spara” alla velocità di 100 km/h. All’interno di questa onda sottomarina si crea una bolla di vapore rovente – fenomeno noto come “cavitazione” – che quando implode per via della pressione dell’acqua emette un suono che può toccare i 210 decibel, un suono in grado di stordire i pesci e i granchi nelle vicinanze.
Il biologo – già scopritore del ragno elephantis jaggeri – non è nuovo all’attribuzione di nomi ispirati a star della musica rock. Oltre al colore rosa della chela, la motivazione con cui sulla rivista scientifica Zootaxa e in TV venne presentata la nuova specie si riferisce alla canzone Have a cigar della band e al verso: «Oh by the way, which one’s pink? (Chi di voi è Rosa?)». il brano racconta infatti la storia di quando i Pink Floyd si recarono negli Stati Uniti e le persone pensavano che “Pink” fosse il nome di uno dei membri della band, come il giornalista che chiese appunto “chi di voi è Pink?”
Non solo specie animali … l’orchidea Liparis harketii
Killmann una biologa tedesca di Amburgo scoprì nel 2007 e pubblicò nel 2008 il ritrovamento di una rara specie di orchidea in Rwanda ai confini con la catena montuosa del Rwenzori in Congo a circa 1800 m. di altitudine.
L’orchidea prese il nome di Liparis harketii ispirata al nome del frontman del trio norvegese a-ha, Morten Harket per via della sua nota passione per le orchidee, l’impegno per l’ambiente e per la similitudine di microclima dell’inusuale habitat montano di questa orchidea rara e bella dai rizomi sottili e avvinghianti, pseudo bulbi carnosi, foglie sottili e slanciate di un verde brillante, infiorescenze multiple da 3 a 8 fiori di 35 mm circa di lunghezza. Petali lineari di un colore rosso purpureo intenso.
Tra le tante curiosità scientifiche c’è anche un Registro delle Stelle: anche in astronomia si possono battezzare le stelle con nomi più o meno originali. Ci sarà nel firmamento reale – scrutando il cielo – qualche leggendaria stella della musica che ha prestato il suo nome alla causa? Certamente sì, ma qui si apre un altro capitolo …