Joe Satriani, nato a Westbury il 15 luglio del 1956, è uno dei mostri sacri tra i virtuosi della chitarra elettrica al pari di Steve Vai, Paul Gilbert, Andy Timmons e tanti altri chitarristi di quel calibro.
All’inizio Satriani, prima di diventare il famoso chitarrista che è oggi, riusciva ad arrivare a fine mese dando lezioni di chitarra a molti dei suoi attuali colleghi oltre che a molti ragazzi che volevano cominciare ad approcciarsi allo strumento (leggi qui).
Tra questi futuri colleghi, uno dei più famosi è Kirk Hammett dei Metallica ed è lo stesso Satriani a parlarne con entusiasmo su Teamrock.com (leggi qui in inglese).
“Kirk era un grande studente. Molto entusiasta di imparare. Le sue dita si muovevano alla grande ed aveva un ottimo gusto in fatto di chitarristi come Michael Schenker ed Uli John Roth. Era completamente musicale”.
“È stato negli Exodus, ma poi, improvvisamente,- continua Satriani – è entrato in questa band chiamata Metallica ed è scomparso per alcuni mesi per poi tornare indietro con una copia di ‘Kill ‘Em All’. Canzoni thrash metal con un sacco di nuove progressioni di accordi che non avevano niente a che fare con il blues, i Led Zeppelin o i Beatles”.
Hammett, al suo ritorno, ha chiesto al maestro un parere sulle nuove canzoni e sulla chiave da tenere negli assoli che doveva suonare. Satriani, infatti, ricorda Hammett come “un giovane ragazzo pieno di talento ed entusiasmo”.
“Kirk ha rimpiazzato un altro grande chitarrista, Dave Mustaine, e da lui ha imparato il suonare blues rock sulle progressioni. Al crescere degli album dei Metallica puoi sentire Kirk al lavoro su più scale esotiche, ma anche adesso sarà sempre lui a suonare un assolo piazzato tra i migliori dei riff, quello da ‘Sad But True’, uno degli echi del primo Kirk Hammett”.
Satriani conclude – “è scoppiato nella scena con quel sound e, con il percorso musicale assieme ai Metallica, i suoi assoli sono sempre risultati grandi, spessi e pieni di energia”.