Ten viene pubblicato il 27 agosto 1991. È il lavoro che più contribuirà a far entrare i Pearl Jam tra i massimi esponenti del grunge e del rock mondiale.
Ten è il biglietto d’ingresso dei Pearl Jam nel mondo discografico. L’album viene pubblicato il 27 agosto 1991 sotto l’etichetta discografica Epic Records. È il lavoro che più contribuirà a far entrare la band tra i massimi esponenti del grunge e del rock mondiale.
La nascita di Ten
La storia di Ten comincia nell’estate del 1990 a Seattle. Il bassista Jeff Ament e il chitarrista Stone Gossard hanno appena visto terminare la loro avventura con la precedente band, i Mother Love Bone. La causa: il decesso per overdose del loro frontman, Andy Wood. Una sera di giugno, i due rimangono colpiti da un chitarrista che si sta esibendo in un locale della loro città, Mike McCready. Decidono allora di contattarlo.
Presto i tre musicisti iniziano a comporre nuove idee per delle canzoni. Lo fanno in una sala prove ricavata in un attico di proprietà dei genitori di Gossard. Una volta sviluppate, proprio tali idee confluiranno in alcune tracce di Ten.
Dopo un periodo di jam sessions, i tre giovani decidono di realizzare delle demo. Lo fanno aiutati Matt Cameron, il batterista dei Soundgarden, che si posiziona dietro ai piatti anche nel loro progetto. Nascono così le Stone Gossard Demos ’91. Queste ultime passano tra le mani di vari cantanti. Fra di essi vi è anche un certo Eddie Vedder.
Vedder viene subito colpito dai brani inviatagli e comincia a lavorare a dei testi. Una volta sentito il risultato, gli altri tre musicisti chiedono al cantante di raggiungerli Seattle per delle prove. Si riuniscono, quindi, nell’ottobre del 1990. Ecco che si formano i Mookie Blaylock, passati poi alla storia sotto il nome di Pearl Jam.
Le registrazioni
Uno dei primi studi discografici in cui la band va per lavorare al disco sono i London Bridge di Seattle. Qui, nel gennaio del 1991, preparano delle demo. Fanno quindi esaminare il materiale a Rick Parashar, colui che sarà poi il produttore di Ten.
La produzione vera e propria dell’album si tiene qualche mese dopo, dal 26 marzo al 27 aprile dello stesso anno. Il gruppo anche in questo casto sceglie i London Bridge Studios. Il missaggio si svolge invece presso i Ridge Farm Studios di Rusper (Regno Unito). Qui a coordinare i lavori è il produttore inglese Tim Palmer.
Cameron non partecipa allo sviluppo di Ten. Al suo posto, dietro ai piatti, arriva Dave Krusen. Però, pure l’avventura di quest’ultimo con la band è breve. Una volta terminate le registrazioni del disco, infatti, il musicista decide di andare in una clinica per curare la sua dipendenza da alcool. Al suo posto subentra Dave Abbruzzese. Abbruzzese accompagnerà i Pearl Jam dal mix del primo LP fino al 1994.
Alcune curiosità sulla produzione
Forse, una delle più incredibili storie connesse alla genesi di Ten è quella che riguarda la nascita della traccia Oceans. Tutto inizia quando un giorno Vedder non riesce più a rientrare in sala prove dopo essersi per qualche minuto allontanato. Proprio in quel frangente di tempo, comincia a piovere molto forte. Avendo a portata di mano un foglio e una penna decide di abbozzare un nuovo brano, mentre aspetta che qualcuno gli apra.
L’episodio verrà raccontato anni dopo, nel 2009, dallo stesso cantante al Seattle Sound. “Qualcuno mi aveva chiesto di mettere delle monetine nel parchimetro. Tornato, mi sono accorto di essere rimasto chiuso fuori. In tasca avevo un pezzo di carta e una penna, loro dentro provavano il pezzo. Mi sono detto: tanto vale che scriva qualcosa. Da fuori, sentivo solo le vibrazioni del basso e quindi ho scritto il pezzo basandomi su quelle. Quando hanno fatto una pausa ho bussato alla porta per rientrare”.
Oceans è anche oggetto di alcune particolari modifiche dell’ultimo momento. La band si trova in Gran Bretagna al Ridge Farm Studio per il mix. Ad un certo punto viene presa la decisione di inserire delle linee di percussione al brano. Tuttavia, non sono presenti in studio gli strumenti adatti e non vi sono nelle vicinanze posti dove si possono noleggiarli. Quindi, il produttore decide di optare per dei mezzi di fortuna: il marciapiede, un estintore e delle saliere.
Parlando con Guitar World nel 2002, Palmer spiegherà: “A circa 30 secondi dall’inizio della canzone, potete sentire la saliera sulla sinistra e l’estintore sulla destra. Sono tutti suoni piuttosto leggeri, veramente. La ragione per cui ho usato quelle cose è il fatto che eravamo così lontani da qualunque negozio di musica disponibile ad affittare gli strumenti e la necessità è diventata ‘la madre di ogni invenzione‘”.
Alive e la demo perfetta
Anche un’altra canzone di Ten ha una produzione singolare. Si tratta della celebre Alive. I Pearl Jam la incidono come demo per la prima volta nel gennaio del 1991. Poi la riprendono in mano nel corso delle registrazioni vere e proprie.
Tuttavia, il gruppo si accorge che il risultato migliore continua a rimanere sempre quello ottenuto con la prima versione. Di conseguenza, la band decide di inserire proprio quella demo nell’LP e di proporla al grande pubblico pure come singolo d’esordio. Apportano solo un’unica modifica: la fanno concludere con un nuovo assolo di McCready.
Il significato dei nomi
Come già accennato, inizialmente i Pearl Jam si chiamano Mookie Blaylock. Il cambio avviene proprio nel periodo di lavorazione di Ten. Gli stessi membri della band spiegheranno in seguito che il nuovo nome nasce da un’idea di Vedder. Sua nonna si chiamava Pearl. Jam, confettura di frutta in inglese, viene aggiunto per il fatto che la donna preparava una sorta di marmellata allucinogena.
Il titolo del disco, Ten, è collegato al primo nome del gruppo. Mookie Blaylock era un giocatore della squadra di basket NBA New Jersey Nets e il 10 era il numero della sua maglia.