Siamo in Italia negli anni ’60 e, nella nostra Penisola, impazzano il beat ed il cantautorato che prendono completamente due ragazzi veneti, Aldo Tagliapietra e Nino Smeraldi.
Questo è l’inizio per le Orme che viene battezzato con in nome di “Ad gloriam”, primo album della band pubblicato nel 1969, ma si sa che le carte in tavola cambiano con una velocità impressionante.
Dopo il primissimo periodo beat, ed il conseguente cambio di formazione, è arrivato il momento del prog che aveva già conosciuto l’inizio nel 1970 grazie all’incontro con il produttore, compositore ed arrangiatore Gian Piero Reverberi.
La band, ora un trio, quindi passa completamente in mano a Tagliapietra (voce, basso e chitarra) ed accanto a lui ritroviamo gli storici Antonio Pagliuca (detto Tony) alle tastiere e Michi Dei Rossi alla batteria.
L’inizio ufficiale del periodo progressivo a livello discografico si può individuare con “Collage” del 1971 con brani del calibro di “Cemento armato”, “Sguardo verso il cielo”, “Morte di un fiore” e dell’omonimo “Collage”.
A questo seguono altri fantastici album quali “Uomo di pezza” del 1972 e “Felona e Sorona”, tradotto anche in inglese e pubblicata da Peter Hammill dei Van der Graaf Generator, del 1973 che mantengono la matrice progressiva assieme al lato melodico della band.
“Uomo di pezza”, tra i primi esempi di concept album della band, nasce durante un periodo di riposo in Sardegna nel 1972 e diventa uno dei loro più grandi successi vincendo, addirittura, il disco d’oro.
Una ulteriore novità è rappresentata dalla copertina del pittore Walter Mac Mazzieri, “Garbo di neve”, che disegnò non poche copertine per loro, ma diamo un’occhiata alle tracce.
Una dolcezza nuova: i tasti d’avorio di Pagliuca tendono subito il tessuto sonoro a cui segue subito la ritmica di basso e batteria ad opera di Tagliapietra e Dei Rossi.
Il sintetizzatore diventa poi un pianoforte che accompagna la voce di Tagliapietra per quest’apertura che definire, per l’appunto, dolce è poco. “Colgo il tuo sguardo e lo stringo nelle mani/c’è nei tuoi occhi una dolcezza nuova/nuova per te”.
Gioco di bimba: pochi accordi e tematiche fiabesche sono le basi per uno dei pezzi più famosi della band, che tratta di una violenza sessuale nei confronti di una giovane ragazza.
Impressionante, quindi, come la dolcezza della melodia faccia da controcanto ad un tema così spinoso e delicato. Un contrasto non da poco!
La porta chiusa: anche qui l’inizio è scandito da Tony Pagliuca che, con abile maestria, tesse la trama progressiva e psichedelica sin delle prime note.
Il testo è piuttosto breve, ma tutto questo non ha veramente importanza dato che si lascia spazio a sette minuti e mezzo di estasi strumentale. Da notare le rullate di Dei Rossi e le trasformazioni dei synth di Pagliuca che ricorderanno gli Emerson, Lake & Palmer.
Breve immagine: come da titolo, la canzone è breve e dalle sonorità già più beat. Da notare come la voce di Tagliapietra echeggi lungo tutto il brano sorretta da Dei Rossi e Pagliuca con i loro strumenti.
Figure di cartone: se nelle precedenti tracce è l’uomo che perde la testa per la figura femminile innamorandosene qui, invece, si narra della discesa negli abissi della follia da parte di una donna.
“In un cerchio chiuso di pazzia/hai perduto la tua giovinezza/come un fiore tolto dal ramo a primavera” recitano le strofe prima dello stupendo assolo di Pagliuca che si inserisce, perfettamente, nelle atmosfere semi – acustiche del brano.
Aspettando l’alba: i ricordi di un’estate in riva al mare con una ragazza accanto al falò. Da notare come gli arpeggi di chitarra si intersechino con i giri di Pagliuca, fantastici!
Alienazione: strumentale finale, in pieno stile Emerson, Lake & Palmer, per chiudere in bellezza il disco. Alzate il volume e godetevelo!
Giudizio sintetico: un album fondamentale per gli appassionati del progressive rock targato Italia ed immancabile per i fan della band.
Copertina: il dipinto “Garbo di neve”, di Walter Mac Mazzieri, riassume in pieno le sonorità del disco ed è un marchio di fabbrica per le copertine future del gruppo.
Etichetta: Philips
Line Up: Aldo Tagliapietra (voce, basso e chitarra), Tony Pagliuca (tastiere, pianoforte e sintetizzatori) e Michi Dei Rossi (batteria e percussioni)
Vanni Versini – Onda Musicale
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