In primo piano

Lorelei McBroom: “In tour David Gilmour è venuto ad incontrarci con la sua chitarra in mano. Era veramente umile e socievole”

Lorelei McBroom, sorella della corista Durga McBroom, (leggi l’intervista) ha sempre respirato la musica sin da quando era bambina ascoltando folk, jazz e aprendosi la strada verso il mondo della musica.

Crescendo, la sua abilità è aumentata in maniera esponenziale tanto che le ha permesso di partecipare a tour con artisti importantissimi del calibro di Pink Floyd, Rolling Stones, Lou Reed, Rod Stewart e tanti altri ancora che creano un curriculum davvero impressionante.

Il mito dei Pink Floyd, però, continua a rivivere grazie alla sua partecipazione agli spettacolari concerti degli Australian Pink Floyd Show che ricreano, con il sound e le luci, la magia dei concerti del celebre gruppo inglese.

Il nostro giornale sta svolgendo un meticoloso lavoro di ricerca di musicisti o coristi che hanno lavorato con i Pink Floyd. I più recenti che abbiamo intervistato sono Dave Kilminster, Snowy White, Roberta Freeman, Durga McBroom, Sam Brown, Machan Taylor, Claudia Fontaine

 

Quando, e come, hai cominciato a cantare?

“Quando avevo circa 8 anni – ci racconta la donna – ho cominciato a suonare la chitarra folk e cantare con alcuni studenti delle elementari. Ci esibivamo per le scuole locali a Los Angeles. Ho studiato con due donne, una nera e l’altra bianca. Mi hanno fatto appassionare  a Odeata (una cantante folk nera) così come a Joan Baez.”

Hai cantato con molti importanti musicisti. Che cosa rappresenta la musica per te?

“Dipende da chi è l’artista, ma comunque amo molti stili diversi di buona musica. Ho lavorato con artisti rock (The Rolling Stones, Rod Stewart, Lou Reed), pop (Philip Bailey, Aaron Nevel), blues (Albert Collins, Stevie Ray Vaughan), R&B (Johnny Kemp, Miki Howard, James Carr), country (Mark Collie), hip hop (Warrior) e dance (Chic, Barbara Tucker).”

Quali sono le tue band ed i tuoi artisti di riferimento?

“Amo tutta la musica – prosegue Lorelei – e mi piace quando i musicisti hanno grandi canzoni e sono di ottima qualità. Inoltre,  ho avuto il privilegio di lavorare davvero con molti grandi musicisti e ne sono fiera.”

Nel 1987 sei stata in tour con i Pink Floyd. Che cosa ti ricordi di quella magica esperienza chiamata “A Momentary Lapse of Reason Tour”?

“Ho così tanti bei ricordi! I Pink Floyd sono stati il mio primo tour quindi ho avuto l’opportunità di cantare con uno dei miei gruppi preferiti ad un livello incredibile. Anche cantare con mia sorella è stato molto speciale. Non sono stata in grado di cantare in tutto il tour perché avevo degli obblighi contrattuali verso la Capitol Records – spiega la cantante – e quindi ho consigliato che prendessero Durga al mio posto. Ha cantato in ogni tour dopo quello, così come il primo tour solista di David Gilmour dopo “Pulse”. Ha cantato in “The Division Bell” ed in “The Endless River”, come sua sorella maggiore questo mi ha reso estremamente orgogliosa! Ma, tornando alla domanda, quel primo concerto è stato grandioso perché ho potuto vedere i volti di quei due spettatori quando abbiamo cominciato a suonare “Time”. Sembravano così soddisfatti nel sentirla ed io mi sentivo esattamente come loro! Ero una grande fan di “The Dark Side of the Moon” da adolescente quindi, cantare quelle canzoni con i Pink Floyd, è stato paradisiaco.”

E a proposito di “Another Lapse European Tour” del 1989?

“La Russia è stata la più impressionante per tutto l’amore che abbiamo ricevuto dalle persone, fin da subito. All’inizio abbiamo suonate le vecchie canzoni da “The Dark Side of the Moon” e gli spettatori che erano in fondo sono corsi davanti in preda all’eccitazione. Le guardie di sicurezza stavano trascinando le persone fuori dal concerto. È stato impressionante vedere la band dire ai promoters che dovevano smettere di fare quello altrimenti non avrebbero proseguito con il concerto. I promoters erano d’accordo ed hanno lasciato che la gente rientrasse durante la seconda metà del concerto quando abbiamo suonato i pezzi classici e sono impazziti. I militari e la polizia hanno gettato i loro cappelli sul palco, Nick Mason ha messo una foto di questo nel suo libro, e le persone hanno gettato i soldi sul palco durante “Money” e noi stavamo piangendo. L’energia era elettrica.”

Come sei entrata in contatto con i Pink Floyd e come descriveresti la tua esperienza con loro? Ricordi uno di loro in particolare?

“Mi ha presentato a loro il produttore video che filmava i nostri concerti. Ha fatto i video di “On the Turning Away” e “The Dogs of War”. La band voleva ‘aggiungere un po’ di colore’ per la sezione del coro – continua Lorelei McBroom–  e “On the Turning Away” aveva una parte corale, quindi abbiamo completato il sound. Comunque non sapevo che aspetto avessero i Pink Floyd. Quando siamo arrivate prima del sound check del primo giorno, David Gilmour è venuto ad incontrarci con la sua chitarra in mano. Era veramente umile e socievole. Abbiamo cantata le nuove canzoni che ci aveva spedito per impararle e poi ci ha chiesto se volevamo cantare quella stessa sera.”

“L’abbiamo fatto ed è stato incredibile. Comunque Rick Wright era sempre molto tranquillo mentre Nick Mason era molto divertente e amichevole. Sia io che Durga abbiamo lavorato con Nick nel 2012.

Abbiamo cantato un set di tre canzoni al ‘Festival of Speed’ e ci hanno chiesto di fare ‘The Great Gig in the Sky’. Durga ha cantato la versione unica che abbiamo fatto con The Australian Pink Floyd Show dove eravamo in perfetta armonia assieme. Ho visto poi Gilmour durante il suo ultimo tour promozionale di “Rattle That Lock” a New York e sembrava lo stesso uomo maestoso di sempre. Mi sono tenuta in contatto con Nick, ma sfortunatamente non ho ancora incontrato Roger Waters.”

Raccontaci qualcosa a proposito della tua incredibile partecipazione allo storico concerto di Venezia del 1989. (leggi qui)

“Cantare a Venezia è stato spettacolare. Guardare le gondole sulla laguna e vedere i volti del pubblico è stato grande. Mi è piaciuta molto l’atmosfera, i colori delle luci ed i fuochi d’artificio alla fine erano bellissimi. La parte più difficile è stata quando il cameraman, che stava filmando dal mio lato del palco, era troppo vicino e volevo spingerlo per lasciarmi spazio. Includo anche questo come parte dell’esperienza magica.”

Com’è stato cantare con tua sorella Durga assieme ai Pink Floyd? Canti ancora con lei?

“È stato grandioso! Steve O’Roark (storico manager dei Pink Floyd) ci ha comunicato che avremmo dovuto formare un duo perché le nostre differenze ci completano a vicenda. Le band ci chiamano per cantare con loro almeno una volta all’anno. Molte tribute band in Italia e Sud America ci hanno chiesto di andare in tour con loro. Facciamo tour e registriamo con un nuovo artista progressive rock di nome Dave Kerzner. Abbiamo appena finito la nostra seconda “Cruise to the Edge” 2017 con lui. Gli headliner Yes e molti altri grandi nomi hanno suonato durante quella crociera. Steve Hackett, Kansas, Marillion e molti altri erano lì assieme a Dave Kerzner. Al momento siamo a Miami per lavorare con lui al nostro stesso album, le sorelle McBroom hanno finalmente ascoltato il consiglio di Steve. Spero che riusciremo a pubblicarlo più tardi durante questo stesso anno. La parte più difficile, quando lavoro con mia sorella, è che io vivo a New York e sono in tour dai sei agli otto mesi all’anno con gli Australian Pink Floyd Show ed altri. Lei invece vive a Los Angeles, ma si sta trasferendo a Roma. Anche lei è in tour per molti mesi all’anno e coordinare i nostri programmi può essere molto difficile. Dave è qui a Miami ed ha un sacco di lavoro anche lui.”

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

“Ho molti tour in programma in Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America e Regno Unito. Sto anche lavorando ad un progetto attraverso la mia nuova compagnia, McBroom Media LLC, dove raduniamo tutti i partener di talento per lavorare su progetti mediatici. Mi piacerebbe fare tutto ciò nelle vesti di produttrice perché è sempre stato il mio sogno. Mio figlio è uno scrittore di talento ed un programmatore di video giochi alle prime armi, vorrei pubblicare una delle sue storie. Ho anche idee per la televisione. Il mio futuro mi sembra brillante.”

 

Stefano Leto – Onda Musicale

 

{loadposition testSignature}

— Onda Musicale

Tags: Pink Floyd, The Rolling Stones, Nick Mason, Rod Stewart, Lou Reed, Rattle that lock, Steve Hackett, Venezia, The Great Gig in the Sky, Durga McBroom, Rick Wright, Machan Taylor, Snowy White, Dave Kilminster, Sam Brown
Sponsorizzato
Leggi anche
Roger Waters: nel 2018 a Bologna?
Buon compleanno a Chris Martin, voce e frontman dei Coldplay