È l’ultimo album dei Pink Floyd con Roger Waters in formazione, il quale è autore e voce solista di tutti i dodici pezzi (David Gilmour si ritaglia un unico spazio al canto: la strofa di Not Now John).
Proprio per tale motivo, nonché per l’assenza del tastierista Richard Wright, molti critici e fan dei Pink Floyd considerano in pratica questo album come un album solista di Waters, ne è la prova la frase scritta sul retro dell’album: “by Roger Waters, performed by Pink Floyd” (“di Roger Waters, eseguito dai Pink Floyd”).
Alla registrazione dell’album non partecipa Richard Wright, allontanato dal gruppo da Waters per le divergenze che erano sorte tra i due negli ultimi tempi. (leggi l’articolo)
L’album è chiaramente ispirato al rifiuto della guerra dopo quella delle Falkland, e dichiaratamente dedicato alla figura di Eric Fletcher Waters, padre di Roger, morto ad Anzio durante la seconda guerra mondiale, come infatti si può leggere tra i ringraziamenti. (leggi l’articolo)
Lato A
1.The Post War Dream – 3:02
2.Your Possible Pasts – 4:22
3.One of the Few – 1:23
4.The Hero’s Return – 2:56
5.The Gunner’s Dream – 5:07
6.Paranoid Eyes – 3:40
Lato B
1.Get Your Filthy Hands Off My Desert – 1:19
2.The Fletcher Memorial Home – 4:11
3.Southampton Dock – 2:13
4.The Final Cut – 4:46
5.Not Now John – 5:01
6.Two Suns in the Sunset – 5:14
(Fonte: Cymbaline – Pink Floyd Fan Club e Wikipedia)
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