Intervista all’artista sardo per Onda Musicale.
1. Congratulazioni per il lancio del tuo secondo album, ‘Atentzione Amore Connessione’. Puoi raccontarci come è nata l’idea e quale significato ha per te il titolo del disco?
«Ciao e grazie! Il titolo dell’ep prende spunto da “Turnstile Love Connection” una canzone della rock band americana Turnstile. Abbiamo aggiunto la parola “Atentzione” che vuol dire semplicemente “Attenzione” scritto in lingua sarda. Il significato del titolo è un monito sulla vita frenetica di tutti giorni ed un invito: “Amico/a attenzione! Fermati anche solo per un attimo, connetti un po’ di amore alle cose che fai!”»
2. Uno degli aspetti interessanti dell’album è la presenza di brani cantati in italiano, inglese e sardo. Puoi spiegarci la ragione di questa scelta e come hai approcciato l’interpretazione di ciascuna lingua nel contesto delle tue canzoni?
«La scelta della lingua è stata casuale. Il sardo è sicuramente la lingua più confidenziale che utilizzo. L’italiano in Sardegna è la lingua che ci permette di comunicare con la penisola. Per l’inglese ho voluto sperimentare perché i miei gruppi preferiti sono in prevalenza americani ed inglesi.»
3. Nella tua carriera musicale hai avuto l’opportunità di condividere il palco con diverse band note del panorama italiano e internazionale. Come pensi che queste esperienze ti abbiano influenzato come artista e come hanno contribuito al tuo sviluppo musicale?
«È stato importante calcare quei palchi per confrontarsi e crescere, osservare come i professionisti gestiscono il palco sia prima della performance che on stage.»
4. Nel 2022 hai vinto il premio “Audience Awards” al Liet International della Danimarca. Come ha influito questa esperienza sulla tua carriera e sulla creazione del nuovo album?
«È stato un taglio netto tra il prima ed il dopo della mia carriera. Suonare in eventi mediatici cosi ben organizzati e poi tornare al mio piccolo ambiente sicuramente ha influito. Per la scrittura del nuovo lavoro mi sono chiesto semplicemente perché faccio musica ed ho capito che è una cosa che mi fa star bene. L’approccio è stato genuino perché in realtà questo disco non doveva manco uscire. Ci siamo ritrovati in studio per suonare e divertirci.»
5. Il tuo nuovo disco trasmette un senso di libertà creativa e spontaneità. Puoi condividere con noi qualche aneddoto o momento particolare durante la fase di registrazione che ha contribuito a dare vita a questa atmosfera?
«Grazie. Non avevo mai registrato insieme ad Andrea Loi (basso) e Federico Cocco (batteria), quindi quest’aria di novità ha influito positivamente sulla gestazione del disco.»
6. Oltre alla musica, quali temi o argomenti ti interessano particolarmente e potrebbero influenzare il tuo futuro lavoro artistico?
«Mi piace accostare alla musica l’immaginario grafico, curare il progetto artistico a 360°. Probabilmente per il prossimo lavoro mi piacerebbe creare un marchio d’abbigliamento insieme ad un team di persone giuste.»