Recensioni e Interviste

Le Iene – Intervista esclusiva Onda Musicale

Intervista a Le Iene.

Hanno appena pubblicato un EP intitolato “MiseraMente” e si sono subito imbarcati in un tour estivo tra festival in Italia e in Germania.

Una solida base con radici profonde nello ska e nel punk, ma c’è molto di più in questo EP. Abbiamo intervistato in esclusiva per Onda Musicale la band ferrarese Le Iene!

Il vostro nome riprende il titolo italiano di un capolavoro di Quentin Tarantino (lasciamo stare la trasmissione televisiva, immagino preferiate il film!) – Come mai avete optato per questo nome? Quali erano gli altri possibili candidati in lizza per diventare il nome della vostra band?

«Purtroppo dobbiamo partire sfatando subito questa correlazione tra il nostro nome ed il capolavoro di Tarantino. La vera motivazione dietro alla scelta di questo nome fu che dal momento in cui moltissime band dalle quali prendevamo spunto avevano nomi parecchio stravaganti e/o animaleschi, decidemmo di cercare un nome “all’altezza dei nostri principi”. Pensammo subito alle iene, animali, secondo noi, che avevano tutte le caratteristiche che stavamo cercando: sembrano giocosi e divertenti (tramite la loro “risata”), mentre alla base sono creature da branco, “aggressive” e cazzute. Vogliamo risparmiarvi quelli che potevano essere gli altri candidati, dal momento in cui, sarebbero stati dei giochi di parole un po’ divertenti cercando di associare la parola “Ska” a qualche animale/oggetto.»

Il vostro nuovo EP “MiseraMente” è stato scritto nel periodo della pandemia. Come pensate che la modalità della composizione “a distanza” abbia influenzato il risultato? Ci sono state criticità nell’affrontare un processo compositivo così complicato? Come le avete superate?

«La pandemia, per noi come per molti altri artisti, è stato un brutto momento di “Stop” dalla musica dal vivo, ma, per nostra fortuna, è stato anche un momento di totale concentrazione sulla produzione del nostro nuovo EP.

La distanza ci è servita a lavorare su noi stessi e su quello che davvero volevamo far uscire da questo EP, infatti, “MiseraMente”, è frutto di un lavoro di introspezione svolto da ogni singolo membro della band.

Per riuscire ad affrontare al meglio tutte le difficoltà che ci si sono poste davanti abbiamo fatto fronte comune cercando di superarle stando molto in contatto fra di noi e sfruttando al meglio tutti gli strumenti che avevamo a disposizione come: videochiamate, chat vocali condivise, programmi di scrittura musicale (facendo streaming visibile in live a tutti quanti).»

Cosa troviamo di nuovo e identificativo in “MiseraMente” rispetto ai vostri lavori precedenti? Da dove sono giunte queste nuove ispirazioni?

«Sicuramente “MiseraMente” offre un prodotto più maturo e ben strutturato, avendo avuto molto tempo per poterlo raffinare e portare a termine. C’è una netta evoluzione su molti fronti secondo noi: partendo dal “sound” generale dell’EP, passando per la stesura più elaborata dei testi, fino ad arrivare ad un concept grafico rappresentativo. Tutte queste ispirazioni giungono, come dicevamo poco fa, dal periodo di lockdown, che ci ha permesso di farci tante domande ed aver tempo di trovare, non per tutte, una risposta.»

Vi capita mai di condividere il palco con qualcuno che non conoscete e trovarvi rapiti dalla loro musica tanto da prenderla come spunto per la composizione della vostra? Quali sono invece le fonti di ispirazione solitamente per voi? Ascoltate tanta musica? Solo del vostro genere oppure spaziate molto?

«Abbiamo avuto la fortuna di condividere palchi con artisti e amici derivanti da tantissimi generi diversi (e non) dal nostro: da Giancane a Derrick Morgan, dai Talco ai Russkaja, dai 99 Posse ai Soulfly.. Magari per qualcuno sono solo nomi senza comune denominatore, ma per noi, che ogni volta ci fermiamo ad ascoltare dal soundcheck allo show vero e proprio sono fonte di ispirazione ed interrogativi. Quello che ci domandiamo sempre è: “Come hanno fatto ad arrivare lì? E ad essere così?” Quindi, cerchiamo sempre di trovare uno spunto creativo derivante da tutti i fattori di una band e farlo nostro, possa essere questa una determinata “presenza scenica” oppure una “scelta di suono azzeccato”. Possiamo rispondere alle ultime tre domande dicendovi che: veniamo tutti quanti da generi diversi, siamo persone affascinate dalla musica a 360°, non ci piace puntare il dito e disprezzare, quindi, “Le Iene” sono frutto di sei menti tenute assieme da un collante che a noi piace chiamare “Musica”.»

Con “MiseraMente” state suonando tra Italia e Germania. Come viene recepita la musica cantata in Italiano in Germania? Non è mistero che i tedeschi in ambito punk abbiano un debole per alcune band nostrane (Klasse Kriminale, Los Fastidios, Talco, NH3, per dirne alcune). Come vi spiegate questa cosa, voi che ci siete dentro? Quali sono le maggiori differenze tra la scena musicale nella quale vi muovete in Italia e in Germania?

«La fortuna del cantare in italiano all’estero, secondo noi, è che risulta una lingua molto orecchiabile e melodica. A noi piace pensare che, come noi italiani abbiamo artisti inglesi e spagnoli che ci piace ascoltare, per gli stessi fattori che abbiamo sopraelencato, ai tedeschi possa piacere la musicalità italiana ed inglese. Per quanto riguarda la differenza fra le due scene musicali ci sarebbe da aprire un elenco infinito di cose da dire, vogliamo provare a riassumere dicendo che, secondo il nostro modesto parere e quindi non per realtà assoluta, notiamo una enorme accortezza in più da parte della “scena tedesca”, una scena che è sempre pronta a supportarti, chiunque tu sia e qualunque sia il tuo seguito.»

I brani che compongono “MiseraMente” sono uno diverso dall’altro. È un vostro obiettivo questo oppure capita e basta? Indubbiamente l’arrangiamento di un pezzo fa la differenza in questo senso. Come vi organizzate in sala prove, in fase compositiva, per arrangiare i vostri brani?

«Secondo noi, la peculiarità di questo EP è proprio il fattore di diversità fra i brani. Abbiamo scelto di alternare canzoni più “tranquille” a canzoni più “spinte”, proprio per un fattore di “attenzione all’ascolto” e dinamicità del disco. Spesso la fase compositiva si svolge “a casa tra di noi”, ricreando un ambiente “confortevole” dove tutti possono esprimersi e dire la loro opinione senza essere zittiti o giudicati. Partiamo sempre da un concept di una canzone, cercando di seguire un filone logico che possa essere inerente a quello del disco/EP in futura uscita.»

Una volta terminato il tour di “MiseraMente”, cosa farete? Comporrete qualcosa di nuovo? Oppure siete già all’opera? Cosa possiamo aspettarci da Le Iene in futuro?

“Ora come ora rimarremo concentrati fino a fine anno sulla promozione di “MiseraMente”, cercando di farlo arrivare a più gente possibile, ma, ovviamente, non partiamo sprovvisti per quando arriverà il termine di questo tour.Qualcosa bolle sicuramente in pentola, poiché “MiseraMente” fa parte di un progetto di due EP.Non vogliamo sbilanciarci più di così, ma vi possiamo dire che quello che sta per arrivare sarà un’ulteriore chiave di lettura della nostra visione della società.”

— Onda Musicale

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