Recensioni e Interviste

Frammenti: intervista alla band in uscita con un nuovo singolo

Intervista band Frammenti

Nuovo singolo per la band umbra Frammenti, in radio con “Paradiso e Inferno” (Astralmusic – distr. Symphonic), una ballad pop che segna il ritorno di Simone Federici Eugenio Maglio.

I Frammenti sono Simone Federici e Eugenio Maglio. Il progetto nasce ufficialmente nel 2021 con l’uscita del primo singolo “Un Attimo” feat. SpaceOne, che sale in vetta alla classifica artisti emergenti del MEI. Partecipano a numerosi concorsi a livello nazionale (tra cui Una Voce per San Marino, Tour Music Fest, SanremoRock, Festival di Castrocaro, Una Voce per l’Europa, Roma Music Festival) ottenendo importanti riconoscimenti e premi. Nel 2022 esce “Fuoco e Cenere”, distribuito da Universal Music Italia. Il singolo conferma l’ottimo risultato di esordio (+500k streaming sulle principali piattaforme di distribuzione digitale & youtube).

Ecco l’intervista!

Ciao ragazzi, come nasce “Paradiso e Inferno”

«“Paradiso e Inferno” nasce come nascono tutti i nostri brani, ovvero a seguito di momenti di inquietudine interiore che spesso nasconde questa voglia di esternare qualcosa. Così, abbracciando una chitarra, ci mettiamo in ascolto fino a quando non esce quel giro, quel riff, quel ritornello che fa poi da traino a tutto il resto del brano. Con Paradiso e Inferno abbiamo voluto evidenziare quante volte ci preoccupiamo inutilmente di capire se sia giusto stare da una parte piuttosto che un’altra, anziché seguire il nostro obiettivo, il nostro istinto, le nostre emozioni. Passano veloci i giorni mentre ci soffermiamo su che scarpe indossare fino al punto di dimenticarci che la cosa importante è cominciare a correre. Il tempo che corre non tornerà mai indietro, per questo ogni attimo, ogni istante è unico e irripetibile, ragione in più per vivere a pieni polmoni ogni momento, scoprendo magari che alla fine è proprio vero che “ascoltando un’emozione non si può sbagliare”!»

Che differenza c’è tra questo brano ed i singoli precedenti?

«Onestamente questo brano, a differenza degli altri, è un “punto zero” da cui siamo ripartiti, guidati dalla voglia di rimescolare quei frammenti in nuove geometrie sonore. Dopo i primi due singoli avevamo voglia di innovarci e siamo riusciti a creare un team che ci ha consentito di raggiungere un sound e un’energia che ci emoziona moltissimo a livello di testo e suono».

Un grande palco in cui vorreste esibirvi?

«Inutile mentire, c’è solo un palco “evergreen” in Italia che non perde mai di fascino: l’Ariston durante il festival di Sanremo».

Come e quando nascono i “Frammenti” e perché la scelta di questo nome.

«Frammenti è un nome a cui teniamo molto, siamo persone molto diverse nella vita ma riusciamo sempre ad “incastrarci” perfettamente nella musica, che è il nostro sogno. Ci siamo incontrati per la prima volta sopra un palco più di 10 anni fa, all’inizio diciamo che non c’era una grande intesa, eravamo troppo diversi, poi dopo qualche anno ci siamo ritrovati con qualche anno di più e qualche spigolo di meno, abbiamo aperto il quaderno delle canzoni che Simone aveva nascosto in un comodino e siamo partiti. Il primo brano che abbiamo arrangiato insieme si chiama “Frammenti di Libertà”, ed è stato un po’ come guardarsi allo specchio e riconoscersi».

— Onda Musicale

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