Ecco l’intervista all’artista toscana.
Ciao Freakybea, come nasce “Questa canzone” e cosa rappresenta per te?
“Questa Canzone” è stata scritta per mia figlia più piccola. E’ per me una canzone luminosa che riflette l’emozione di essere madre. Assaporare giorno per giorno l’essenza di un figlio in tutte le sue sfaccettature. Uscendo da un’esperienza decennale di violenza domestica, tornare ad essere madre assume un significato ancor più profondo che pone le sue radici in un estremo senso di protezione ma allo stesso tempo anche in una forma di spiccata sensibilità emotiva, che trasforma ogni gesto di mia figlia in una musica indelebile. Nel brano “Questa Canzone” ho voluto imprimere l’entusiasmo della scoperta del mondo di una bambina in modo romantico ed ispirante, proprio come fa mia figlia ogni giorno.
Quando ti sei avvicinata alla musica?
Mi sono avvicinata alla musica quando ero molto piccola perché mia nonna era concertista di pianoforte e per farmi addormentare era solita suonarmi qualche brano. Crescendo ho iniziato a studiare e suonare pianoforte e all’età di 14 anni, quando sono salita sul palco per la prima volta, ho provato un’emozione talmente forte da rimanere folgorata da una vocazione: quello sarebbe stato il mio lavoro e la mia ragione di vita.
Cosa pensi della scena musicale italiana attuale?
A volte mi sento come in mezzo al disastro di un bombardamento ed in questo caso il bombardamento è quello compiuto sulla discografia italiana, cominciato già molti anni fa!
Beh, non è sicuramente una novità che, attorno a questo mondo, ci siano sempre state delle dinamiche un po’ “particolari” ma in questo preciso momento storico spesso siamo costretti a vedere cose che hanno davvero poco senso. Programmi Tv incentrati sulla musica che scartano i musicisti VERI, concorsi nazionali che premiano persone che non hanno fatto tutte le audizioni e pseudo artisti che basano la loro fama su testi pieni di parolacce. Per quanto mi riguarda, sicuramente, la cosa più difficile con la quale confrontarsi è il fatto di essere, a detta della maggioranza degli addetti ai lavori, troppo brava e troppo un “prodotto completo” per essere immessa sul “grande mercato”.
A volte mi domando in quale preciso momento essere troppo brava o troppo completa, sia diventato un ostacolo al posto di essere un valore aggiunto. Probabilmente in un mondo dove ormai la musica viene fatta passare sempre più come un intrattenimento, piuttosto che una forma d’arte, si fanno scelte mirate a vendere prodotti “freschi” e costruiti a tavolino per servire il più possibile l’interesse monetario di chi investe, creando artisti da spremere completamente finché non passeranno di moda. Oggi non sei nessuno, o meglio non sei considerato nessuno anche se sei bravo, a meno che tu non abbia un tot di follower o di ascolti e spesso non è ugualmente detto che qualcuno voglia investire su di te.
A volte si dovrebbe tenere più a mente che la musica è di tutti e per tutti, unica regola: saperla fare!
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Il progetto nel breve termine è di raccogliere i singoli pubblicati fino ad ora in un album inserendo anche brani inediti. Durante quest’anno porterò in giro il mio show “Freakybea”: dopo un lungo percorso di esibizioni con band e tribute band, è arrivato il momento di portare Freakybea e i suoi messaggi sul palco.
Molte esperienze live, quale è la più significativa e perché
Sono veramente diverse le esperienze durante la mia carriera sui palchi di tutta Europa che hanno lasciato un segno, sicuramente sono da citare la mia esibizione durante la trasmissione “I Raccomandati” che mi ha visto duettare con Fausto Leali, ed essere poi inserita all’interno della sua biografia, l’apertura al concerto di Ivana Spagna, un’artista che ho apprezzato fin da quando ero bambina e senza ombra di dubbio l’esperienza newyorkese che mi ha visto partecipare ed esibirmi al Columbus Day.
Biografia
Freakybea è una vocal coach, performer, cantautrice e produttrice, laureata in “Contemporary Popular Music” presso la “Middlesex University Londra” con dottorato in canto moderno presso Music Academy 2000 di Bologna. Nel 2011 partecipa alla trasmissione in prima serata su Rai Uno de “I Raccomandati”, duettando con Fausto Leali, il quale a seguito dell’incontro la inserirà nella sua biografia.
Ideatrice del progetto “The Celebration – Tribute to Madonna” per il quale è impersonator ufficiale di Madonna a livello europeo fino a Novembre 2012 Cantante del progetto “Gaudats Junk Band” dal 2015 ad oggi – band che suona strumenti autocostruiti da materiale di recupero, con la quale partecipa a numerose trasmissioni televisive su canali Rai, al concerto del Primo Maggio a Roma con la Bandabardò, di Radio Italia Live in Piazza Duomo a Milano e al Porretta Soul Festival. Ha cantato/collaborato e canta/collabora tuttora al fianco di molti nomi di spicco della musica italiana quali: Africa Unite, Giuliano Palma, Fausto Leali, Pupo, Jaka, Il Generale, Working Vibes, Michelangelo Buonarroti, Capleton, Sonny Thompson, Michael Bland, Dom Famularo, Mark De Lisser, Stuart “Stu” Hamn, Carl Verheyen, Bandabardò, Cosimo Zannelli, John Macaluso e tanti altri. Il suo ultimo singolo è “Questa Canzone”.