Recensioni e Interviste

“Punk di quartiere” è il secondo singolo della trilogia di Elia Turra: l’intervista

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Il brano fa parte dell’EP “Trilogia di quartiere”.

È un concept di tre canzoni che raccontano la vita di Elia Turra attraverso le zone di Verona che hanno segnato la sua crescita.

Ciao Elia, il tuo nuovo singolo fa parte della ‘Trilogia di quartiere’. Che cosa ti ha portato alla creazione di questo EP?

“Ciao ragazzi! Le tre canzoni presenti nella trilogia sono nate naturalmente, in tempi diversi e senza l’idea di dar loro un filo comune.
Solo successivamente, ragionando sulle canzoni che avevo “sul tavolo”, mi sono reso conto di avere 3 pezzi che parlavano relativamente dei tre quartieri dove ho vissuto dalla nascita ad oggi. A quel punto ho pensato potesse essere una buona idea riunirle in un EP, una specie di mini concept.
È curioso pensare che in quelle tre canzoni ci sia una sorta di mappatura della mia vita, e del mio percorso dalla nascita ad oggi.
C’è una citazione molto bella presa dall’ultimo film della saga di Rocky Balboa (di cui sono super fan da sempre) in cui Stallone dice :
“Io credo che quando tu hai vissuto tanto tempo in un posto, tu sei quel posto.” Ecco, non potrei essere più che d’accordo, altrimenti non avrei nemmeno sentito l’esigenza di scrivere queste tre canzoni.”

Come è nato il singolo “Punk di quartiere” ?

“La parte musicale, quindi i riff e gli accordi li avevo buttati giù ancora parecchi anni fa, ma con un testo totalmente differente, ed era poi rimasta nel cassetto. Successivamente, una fredda sera di dicembre, ho ripreso in mano il brano, e ci ho scritto un nuovo testo, che ha definito la canzone ed è appunto ‘Punk di quartiere’. Le sonorità del riff, un po’ oscure e insidiose, ritengo che si adattino al meglio al messaggio che volevo portare.
Mentre “LSB”, il primo brano della trilogia, è ispirato alle case popolari di San Bernardino, il quartiere dove sono nato e cresciuto fino ai 18 anni.
Punk è ispirata al quartiere di Veronetta, dove ho trascorso la mia post adolescenza, dai 18 ai 30 anni, e dove continuo a bazzicare e soprattutto a suonare tutt’ora. È una sorta di mio inno personale, in quanto rispecchia il mio modo di vivere e scrivere, un connubio in simbiosi.
Nonostante il titolo del brano, il testo sottintende che al di là del genere o dell’estetica, si è può essere punk dentro, di animo. O per lo meno questo è il mio spirito e quello della canzone.”

Nel corso del tempo hai sperimentato diversi generi musicali dal rap fino al rock, quale senti più vicino a te in questo momento?

“Da bambino/ragazzino sono cresciuto facendo break dance nelle strade di Verona, quindi ho ascoltato tanto rap americano e italiano.
Col passare degli anni mi sono allontanato dal genere, innamorandomi di tutto quel filone di indie band garage rock / post punk.
Ascolto anche tanto pop e cantautorato italiano, quindi il genere a cui mi sento più vicino potrebbe essere l’ Indie pop, con guizzi rock, come nel caso di Punk di quartiere, che è decisamente il mio brano più rock ad oggi.”

Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato musicalmente?

“Forse uno più di tutti è Pete Doherty dei The Libertines, che amo da sempre, e che ho avuto la fortuna di incontrare a novembre dell’anno scorso all’Apollo di Milano prima di un suo concerto. È nata una sintonia, e sono finito sul palco a suonare una mia canzone (il mio primo singolo d’esordio “Giungla d’asfalto”), in sua apertura e presentato da lui stesso. Ne hanno infatti poi parlato anche alcuni giornali locali. Che esperienza incredibile che è stata.
Di Pete mi piace la sua poetica, le sue liriche e la sua attitudine e amore viscerale che sprigiona sul palco quando suona,oltre che la sua musica, ovviamente. Credo che inconsciamente, più che a livello musicale nello specifico, mi abbia influenzato il suo tipo di approccio alla musica.”

Elia Turra, ci sono degli artisti con cui ti piacerebbe collaborare?

“Mi piacerebbe scrivere un pezzo con Francesco De Leo, frontman della band “L’officina della camomilla”. Oltre ai suoi lavori con la band, ho consumato anche i suoi dischi da solista, e trovo che anche lui abbia una bella poetica e uno stile tutto suo. E poi adoro il suo timbro vocale.”

Quando uscirà l’ultimo singolo della trilogia?

“Il capitolo finale della trilogia di quartiere sarà “Oltre Adige” e se tutto va bene, potrebbe già uscire a metà maggio, quindi il mese prossimo.”

Elia Turra: biografia 

Elia Turra è un musicista classe 1990 nato a Negrar, ma molto legato a Verona e ai quartieri dove è cresciuto. La passione per la musica arriva sin dalla tenera età: cresce e respira arte in varie forme grazie a una famiglia molto creativa. I primi artisti a cui si approccia sono Pink Floyd e The Doors per poi spostarsi sui cantautori italiani e americani. Elia ha un’anima curiosa che lo porta verso nuovi orizzonti musicali.

Break dance nella “SM crew”

Si appassiona alla break dance, entrando a far parte all’età di soli dieci anni nella “SM crew”, una delle realtà più promettenti e talentuose del panorama veronese dell’epoca. Scopre così il rap italiano degli anni 90 e l’hip hop americano. Ma la sua esplorazione musicale non finisce qui perché alla soglia dei 14 anni si lascia trasportare dal punk rock e le sue sfumature.

L’esordio discografico

Elia ama la musica in tutte le sue forme, ma finalmente nel 2023 prende il via la sua carriera artistica da solista. Pubblica il suo primo singolo “Giungla d’asfalto”, che ha riscosso un buon riscontro a livello di critica e pubblico. Seguono altri singoli fino all’annuncio del suo primo EP “Trilogia di quartiere”. Il primo brano “LSB” viene presentato nel 2023 , mentre il secondo capitolo della trilogia esce a marzo 2024 con il titolo “Punk di quartiere”.

Ma Elia Turra è un artista da palco e porta fin da subito le sue canzone live

Tra le esibizioni più significative troviamo quella all’Apollo di Milano nel novembre 2023 ,dove, dopo aver conosciuto il cantautore inglese Peter Doherty (Frontman dei The Libertines & Babyshambles) è stato invitato e presentato sul palco dall’artista stesso per suonare in sua apertura.  La sua scrittura e la sua musica sono uno spaccato di realtà senza filtri, priva di perbenismo, censura o retorica: un inno ad amare, vivere e morire in maniera libera. Turra è su Instagram e YouTube.

— Onda Musicale

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