“Non è oggi” è un brano che sa mescolare elementi elettronici a chitarre ribelli.
Claudio Clementi mette in musica il disagio di non sentirsi mai nel momento giusto, di sentirsi come se si vivesse in un’epoca sbagliata. Il bisogno di adattarsi senza perdere se stessi, la necessità di trovare il proprio spazio. Abbiamo rivolto alcune domande all’artista.
Ciao Claudio, hai esordito con “Apnea” nel 2020. Quali sono le sensazioni che hai provato il giorno che è uscito il tuo primo brano?
“Mi ricordo che ero molto ansioso. Era un periodo non semplice ovviamente ed era la mia prima canzone in assoluto che avrei fatto ascoltare. C’era il timore del giudizio degli altri, ma anche moltissima voglia di mettermi in gioco finalmente.”
Sono passati già quattro anni da quel giorno, sotto che punti di vista ti senti maturato e in cosa sei rimasto lo stesso?
“Sicuramente c’è un pò di esperienza in più. In questi 4 anni ciò che ho imparato di più è la condivisione. Mi ha dato sicuramente molto collaborare con altre persone. Sono rimasto lo stesso invece, nel capire quando quello che sto scrivendo mi piace. È un insieme di sensazioni.”
È uscito da poco “Non è oggi”, come è nato questo brano?
“Non È Oggi” è una delle tante riflessioni che faccio con me stesso. Parla della paura di essere fuori tempo massimo in un mondo in cui tutto molto spesso viaggia al doppio della nostra velocità. È l’augurio verso se stessi, di poter scrivere ancora il proprio futuro.”
Quali sono gli artisti che hanno influenzato di più la tua musica?
“Tra quelli che mi hanno influenzato di più ci sono Niccolò Fabi, Bon Iver, Coldplay ma la lista è davvero lunga, dai grandi della musica italiana fino alle grandi band internazionali.”
La tua canzone preferita?
“Comfortably Numb dei Pink Floyd.”
Claudio Clementi, prossimi progetti?
“Stiamo già lavorando al prossimo singolo, che uscirà per la prima volta con un videoclip. Ci sarà qualche differenza rispetto ai precedenti lavori, con un sound più elettronico e ricco di elementi diversi.”
Claudio Clementi è su Instagram.