Fuori da fine aprile “Clienti”, il nuovo singolo di Ribes. Un brano in cui il cantautore ironizza su quanto la società giri tutta intorno al mero guadagno, senza nessun desiderio di metterci l’anima.
“Clienti” di Ribes si muove in un sound pop elettronico con dei richiami agli anni ’90, ma che rimane ben radicato nel panorama musicale attuale. Melodie incalzanti quasi ipnotiche che fanno venir voglia di ballare, accompagnati da un testo che fa sia sorridere che riflettere.
Ciao Ribes, raccontaci come è nato questo nome d’arte?
Ribes è un nome d’arte scelto tra moltissimi altri che avevo in mente, ma è l’unico con precise caratteristiche che desideravo.
Volevo un nome semplice da ricordare (la semplicità quindi), un nome che indicasse qualcosa di puro, di non artefatto: (la natura quindi). Ma soprattutto, che contenesse nel suo significato più profondo una coesistenza di opposti, il Ribes
infatti può essere rosso come può essere nero.
Hai da poco pubblicato il tuo singolo “Clienti”, cosa ha influenzato il tuo sound?
A livello di sonorità ed arrangiamenti io sono un tastierista che ama parecchio gli Anni Ottanta, dunque ricerco volutamente un certo tipo di sonorità, molto elettroniche molto new wave. Amo artisti come Depeche Mode, Duran Duran, Pet Shop Boys, Moby, Lady Gaga … difficile che in un brano riesca fare a meno dell’elettronica 🙂 A livello di testi mi rifaccio a un cantautorato italiano classico e anche un po’ goliardico e teatrale con artisti tipo Rino Gaetano, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber ad esempio.
I tuoi brani sono tutti uno spaccato di vita quotidiani, come trovi solitamente ispirazione? Nasce prima il testo o la melodia?
L’ispirazione la trovo nella mia vita di tutti i giorni, solitamente nei suoi aspetti più problematici e paradossali. I brani nascono quasi sempre da un’idea, un concetto forte, un qualcosa che dev’essere particolarmente originale ed inconsueto, a cui segue poi l’intero testo e solo successivamente la parte musicale.
Hai da poco iniziato a pubblicare su Spotify, prima ti dedicavi principalmente a Facebook, come mai?
Si io ho iniziato anni fa su Facebook e molte persone hanno iniziato a seguirmi li, poi però nel tempo altri social hanno diciamo un po’ preso il sopravvento e ho iniziato a spostarmi e cercare di promuovermi in altri modi arrivando, anche se un po’ tardi a Spotify, su cui solo da poco sto iniziando a farmi conoscere. Il fatto che Facebook per me funzionasse molto bene mi ha di fatto ‘incollato’ a tale piattaforma per molto tempo.
Hai deciso di non mostrare il tuo volto al momento e che lo farai solamente live, quindi ti chiedo: quando partirà il tuo tour?
Eh guarda spero il prima possibile! Ma purtroppo attualmente non ho ancora un numero di date sufficienti per poterlo chiamare tour, spero però di presentare i miei pezzi live quanto prima!