Recensioni e Interviste

Il primo disco dei The Pax Side Of The Moon in formato birra

nuovo disco formato birra

Un primo e definitivo capitolo per i The Pax Side Of The Moon in formato birra.

Esce su tutte le piattaforme digitali per Believe Music Italy (e in formato birra) il primo disco dei The Pax Side Of The Moon, per Hukapan (etichetta discografica indipendente e agenzia creativa di proprietà del gruppo musicale Elio e le Storie Tese): un primo e definitivo capitolo che segue oltre dieci anni di attività live.
Prodotti da Elio e Le Storie Tese e definiti come “eredi illegittimi” del medesimo Complessino, i The Pax Side Of The Moon passano dal country fino al “soft metal” con assoluta nonchalance. Testi solidi, arrangiamenti non banali e ironia da cecchini sono il risultato degli anni passati a suonare davanti a un pubblico molto eterogeneo e poco incline alla benevolenza.Di questo disco, non esiste un disco fisico, ma una cassetta, di birre. E siamo partiti proprio da questa piccola provocazione che i Pax hanno voluto lanciare.

Davvero non avete fatto il disco fisico? Come mai?

Ma voi l’avreste comprato? parliamoci chiaro: i lettori cd non ce li ha più nessuno. I vinile? Chi comprerebbe un vinile nostro? In vinile si comprano i grandi classici per fare i fighi quando arrivano gli amici a cena. E comunque anche lì: quante volte avete ascoltato un vinile questo mese? In ogni caso stiamo parlando di supporti A PERDERE che inquinano l’ambiente. Noi abbiamo fatto un disco A RENDERE, lattine che si possono conferire nella latta! Oppure conservarle e farci dei porta penne. Dentro c’è la birra, potete filtrarla voi stessi attraverso i vostri corpi o quelli dei vostri amici. E l’ambiente ringrazia. Per noi questo è il supporto fisico perfetto.

E come avete associato la birra ai pezzi del vostro album?

Abbiamo dovuto berle tantissime volte. Non eravamo convinti e francamente ancora adesso abbiamo dei dubbi quindi faremo nuovi assaggi. Una cosa bella di fare un disco di birra è anche questa: tra poco sarà esaurita la seconda “tiratura” e possiamo anche cambiare i “gusti”. Ah e un’altra cosa pazzesca: non ci sono gli invenduti. In un modo o nell’altro le birre finiscono comunque. E’ quasi magico.

Ci raccontate la vostra esperienza a Musicultura? Era tra le prime volte che vi esibivate dal vivo come The Pax Side Of The Moon? E com’è stato suonare in un contesto così particolare?

Non era la prima volta, suonavamo da molto tempo. E’ stato particolare perché abbiamo superato la prima selezione tra un numero enorme di gruppi, per poi esibirci due volte davanti ai tecnici (di cui abbiamo un bellissimo ricordo) perché eravamo in semi-lockdown.
L’ultima selezione veniva fatta con il voto online. Noi eravamo primi ma a un certo punto abbiamo scoperto che erano truccate, cioè alcuni riuscivano a votare più volte. 
Abbiamo avvisato l’organizzazione di questa cosa. Risultato: ci hanno cancellato tutti i voti, siamo finiti all’ultimo posto e poi non siamo passati. 
Questo sia di monito a tutti: i concorsi musicali, anche quelli più quotati, sono pur sempre delle “lotterie” e possono finire in maniera imprevedibile nonostante il vostro grande impegno. L’importante è non fare come noi che ci siamo autodenunciati, quello è proprio da fessi.

C’è qualcosa su cui non siete mai d’accordo con il vostro leader, Filippo Pax? Magari a partire dal nome del gruppo?

Il nome del gruppo è molto flessibile, all’occorrenza diventa Pier Side of the Moon, Pep Side ecc.. Solo momentaneamente ricorda Pax. E comunque il nome non l’ha scelto lui ma un nostro amico di cui non possiamo dire il nome perché è un pericolosissimo latitante. Le sue iniziali sono M.M. Anzi cogliamo l’occasione per mandargli un messaggio: Ciao Matteo Mazzoleni!

E quindi, come si guadagna con la musica?

Ascoltate il nostro disco e lo scoprirete. Se lo ascoltate 100.000 volte noi guadagnamo 70 euro. Matematico no?

— Onda Musicale

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