Fuori dal 4 giugno “L’amore è in corto”, il nuovo singolo di Leo Tenneriello. Un brano tra il pop e il cantautorale che racconta con leggerezza un amore un po’ fuori dagli schemi, un po’ instabile.
Il titolo del brano di Leo Tenneriello è un ottimo riassunto di cosa deve aspettarsi l’ascoltatore. Ironia, leggerezza e una visione dell’amore un po’ diversa. Qui si parla di un amore liquido tra incertezze e tradimenti. Un amore instabile in cui si guarda solo la superficie dicendo di amarla.
“L’amore è in corto” è un titolo molto evocativo. Puoi raccontarci il significato dietro questo titolo e come rappresenta il tema del brano?
Il corto circuito del concetto di amore tradizionale è alla base di questa canzone. “Finché dura, l’amore è in bilico sull’orlo della sconfitta” dice Zygmunt Bauman.
Il brano parla di un amore instabile e “liquido”. Cosa ti ha ispirato a esplorare questo tipo di relazione amorosa?
Parlo di una relazione amorosa, ma in realtà parlo della natura umana e di quanto il concetto di fiducia sia distorto dall’ipocrisia. Osserviamo calciatori che baciano le maglie e giurano amore eterno, salvo poi contrattare con altre squadre (io sono interista e sto pensando ad un calciatore in particolare 😉). La fedeltà è promessa con leggerezza, facile da tradire. La mobilità aziendale ha condizionato il nostro modo di concepire le relazioni. Se le cose stanno così, tanto vale “perdonarsi senza confessare”.
Hai collaborato con Mimmo Cavallo per la scrittura di questo brano. Come è nata questa collaborazione e come ha influenzato il processo creativo?
Ho il privilegio di collaborare con Mimmo Cavallo da ormai diversi anni. Lui è il mio mentore da sempre, una figura di riferimento fondamentale nel mio percorso artistico. Quando lavoro su un nuovo pezzo, la mia prima mossa è farlo ascoltare a Mimmo. Il suo orecchio esperto e il suo cuore da artista lo rendono capace di individuare immediatamente il potenziale di una canzone e di aiutarmi a strutturarla al meglio. Grazie al suo prezioso contributo, alcune delle mie creazioni sono state incluse nei suoi album. È un lavoro di squadra, un connubio artistico e artigianale che si basa sulla reciproca stima e sul profondo rispetto per la musica.
La copertina del singolo è stata realizzata da Enzo Tenneriello e la foto delle mani è di Cottombro Studio. Puoi parlarci dell’idea dietro la copertina e come questa rappresenta il brano?
Cercavo un’immagine per la copertina del brano che catturasse l’attenzione e la curiosità dell’ascoltatore, svelando al contempo l’essenza della canzone. Quando ho visto la foto di tre braccia intrecciate in un abbraccio intimo e complice ho subito capito che era l’immagine perfetta. Mio fratello Enzo, con il suo talento artistico, la sua fantasia e la sua cura per i dettagli, ha poi dato vita alla copertina, trasformando la mia idea in una realtà tangibile. Non è la prima volta che Enzo collabora con me per le copertine dei miei lavori: ha infatti curato la maggior parte delle immagini che accompagnano la mia musica e i miei libri. Tra l’altro, Enzo è anche l’autore di molte mie canzoni, per cui la sua collaborazione a questo progetto è stata ancora più speciale.
Hai una lunga carriera sia come cantautore che come scrittore. Come riesci a bilanciare queste due passioni e in che modo si influenzano a vicenda?
In realtà tutto avviene in modo naturale. Le canzoni nascono già come canzoni. Lo scrittore, in questo processo creativo, veste i panni dello scienziato. Il suo laboratorio è la scrittura dove prende vita un universo di personaggi. Ognuno di essi incarna visioni del mondo, idee, stati d’animo ben precisi. Attraverso le loro interazioni, lo scrittore esplora la realtà, cercando di comprenderne le dinamiche più profonde e le conseguenze che ne derivano. Fa nascere ed esplodere conflitti, scaturire amori e trae insegnamento dalle esperienze dei suoi personaggi. Ma tanto lo stesso sbaglierà nella vita reale, ma lo farà con consapevolezza, trasformando poi gli errori in materia prima per la sua arte. Il cantautore, invece, si muove su un terreno più ambiguo, tra il detto e il non detto. Vive le emozioni del momento, gioie e dolori, con maggiore partecipazione e minore distacco rispetto allo scrittore. La sua creatività è impregnata di vissuto, di esperienze personali e immaginarie che si riversano nelle sue canzoni.
Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti sia in ambito musicale che letterario?
Un nuovo libro è pronto nel cassetto, come la bottiglia di vino buona, in attesa del momento giusto per essere stappata. Il protagonista, irrequieto, scalpita per uscire allo scoperto, facendo sentire la sua voce con urla e calci immaginari. Ma è davvero arrivato il momento di liberarlo dal suo confinamento? Per quanto riguarda l’ambito musicale, ho già diversi brani pronti. Ho l’idea di un album, ma non so se ha senso ancora pubblicare degli album o fare uscire dei singoli diluiti nel tempo. I progetti ci sono, le priorità da definire. Ma tanto, come sempre, sarà il caso a decidere.
ASCOLTA SU SPOTIFY: https://open.spotify.com/intl-it/album/0MuUBUEC60Llqrk1RKw62A