Fuori dal 28 giugno, è un brano indie pop che riesce a mescolare un testo emozionante a un sound coinvolgente e frizzante.
La canzone di Gulino, “C’era una volta”, è una fotografia di momenti e sensazioni di vita quotidiana. La piazza con la sua gente, il nonno che gioca a carte, la notte che scende, riescono a far rivivere emozioni di nostalgia e calore di casa. Abbiamo intervistato Gulino.
Gulino, che cosa ti ha ispirato a scrivere “C’era una volta”?
“Ci sta un momento in cui quello che si ha dentro ha bisogno di uscire. Quando l’ho scritta è stato come urlare, fare uscire un po’ tutto, poi una parola tira l’altra di solito. Il guardarsi intorno, alzare la testa mentre cammini e vedere ciò che accade, ecco quella penso sia stata l’ispirazione vera.”
Ci sono stati eventi o esperienze personali che hanno influenzato il brano?
“Di solito cerco di dare sempre una mano a chi ne ha bisogno, quelle situazioni mi hanno toccato e ho voluto dare voce a situazioni e persone che di solito rimangono sempre ai margini.”
“C’era una volta” affronta la fragilità delle cose e delle persone. Come pensi che la musica possa aiutare a superare le difficoltà e a trovare maggiore comprensione?
“Secondo me la musica è un mezzo che ha un potere veramente grande, cioè la condivisione. La condivisione di emozioni ed esperienze può aiutare a ritrovarsi, a comprendersi e superare certe difficoltà.”
La tua carriera è iniziata con le poesie di tuo nonno e la passione per la chitarra. Come sei cresciuto come artista da allora?
“Partire da quelle poesie è stato molto importante per me, perché mi ha fatto capire chi volevo essere e cosa avrei voluto dire. Il percorso poi vien da sé, la musica ti fa crescere e ti fa capire tante cose pure di te, ora mi sento più completo.”
Cosa speri di ottenere con l’uscita di “C’era una volta”?
“Nel mio piccolo spero che ci sia comprensione, ci sia quella lampadina che si accende dentro e ti fa dire “ah vedi che”, perché questa vita ha bisogno pure di questo.”
Quali sono i tuoi obiettivi futuri come artista?
“Sicuramente il prossimo brano a settembre, ci tengo tanto quanto a C’era una volta, sono tutti attimi a cui sono legato. Poi un gradino alla volta, guardare troppo in là certe volte è meglio non farlo, perché la cosa importante del viaggio è il percorso che si fa.”
Quali artisti o band ti hanno influenzato maggiormente e come hanno modellato il tuo stile musicale?
“Sicuramente il primo è Rino Gaetano, probabilmente in C’era una volta è dove lo percepisco di più, dato che do voce alle situazioni che ci circondano. Però da Rino Gaetano potrei fare un elenco infinito, mi piace molto Brunori Sas ad esempio, sicuramente tutti gli artisti che ascolto mi hanno reso migliore di com’ero.”
Gulino, hai suonato in molti locali di Roma, come Le Mura e Forte Antenne. Come descriveresti il tuo rapporto con il pubblico durante i live?
“Mi piace tanto cantare davanti al pubblico, devo ancora migliorare tanto perché mettersi a nudo davanti a qualcuno è sempre difficile, però allo stesso tempo è bello, unico e ti da emozioni che nessun’altra cosa ti può dare.”
Gulino è su Instagram e Facebook. Un precedente articolo su Gulino è qui.