Fuori dal 19 luglio “Rovi”, il nuovo singolo dei Napstamind. Il brano è il primo singolo estratto dal prossimo disco in uscita a fine estate per l’etichetta Saint Louis Production.
“Rovi” è un brano cupo e tormentato. Chitarre distorte e voci che come un gridano tirano fuori il proprio dolore. I Napstamind scelgono un brano forte che mette in scena tutta la loro energia e grinta.
“Rovi” è descritto come un brano cupo e tormentato. Cosa vi ha ispirato nella creazione di questo pezzo?
Con “Rovi” ho voluto raccontare immagini che mi evocano un preciso stato d’animo in cui a volte mi trovo. Il testo viene da un riadattamento di una poesia che scrissi, un sogno che avevo fatto e cose che ho letto. Sono momenti in cui non sono proprio a mio agio con me stesso e poter esternare queste sensazioni è stato molto liberatorio.
La vostra musica è caratterizzata da chitarre distorte e voci intense. Come avete lavorato sulla produzione di “Rovi” per ottenere questo effetto?
C’è stato un gran lavoro sulle chitarre per rendere la pesantezza che volevamo per il pezzo, più tracce sovrapposte con diverse chitarre e amplificatori. Le voci le abbiamo doppiate per ottenere la giusta potenza, mantenendo la crudezza di cui non volevamo fare a meno.
C’è qualche aneddoto interessante legato alla registrazione o alla composizione di “Rovi” che vorreste condividere?
Rovi è stato uno dei pezzi che appena l’ho portato in saletta subito ci siamo trovati a suonarlo, e penso in un paio di prove era già bello che arrangiato. Girava da subito così bene che mentre lo suonavamo molte cose improvvisate stanno sulla versione registrata, anche parte della linea vocale e del testo.
“Rovi” è il primo singolo del vostro prossimo album “Nel Giardino a Vapore”. Cosa possiamo aspettarci dal resto del disco?
Come primo singolo “Rovi “preannuncia il sound generale del disco, è sicuramente uno dei pezzi che racchiude meglio le varie sonorità dell’album. Ci sono però un paio di tracce che staccano un bel po’ dal sound generale con un Mood diverso, sicuramente più allegro!
Quali sono i temi principali che affrontate nel vostro nuovo album?
Uno dei temi principali è sicuramente il rapporto intimo interpersonale, in ogni canzone il testo prende forma grazie alle sensazioni che uno di noi ha avuto con una determinata persona, che a volte non è neanche una persona in particolare, a volte più di una, Diciamo che molto è dettato dall’istinto e dall’inconscio. L’obbiettivo principale dei nostri testi è evocare immagini insieme alla musica che li accompagna, e sicuramente la ricerca su questo tema ci ha ispirato molto.
Quali sono state le maggiori influenze musicali che hanno plasmato il sound dei Napstamind?
Il sound dei Napstamind che abbiamo ora è molto influenzato dalla musica degli anni 90, in particolare il grunge, band come Soundgarden o Verdena, anche se sento che abbiamo ancora tenuto quella vena anni 70 che ci definiva di più nei primi tempi in cui suonavamo. Vogliamo mantenere quell’aspetto del Power trio vecchio stile, più libero con Improvvisazione e interplay.
Avete in programma un tour internazionale per promuovere “Nel Giardino a Vapore”. Quali sono le vostre aspettative e quali città non vedete l’ora di visitare?
Al momento non possiamo dire ancora per certo dove andremo, in pochi giorni verranno confermate le date. Possiamo soltanto dire che sicuramente questa è un occasione unica che ci permetterà di suonare in posti dove soltanto andarci in vacanza è un sogno.
Il progetto ha il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. Ascoltali su Spotify