Recensioni e Interviste

Fuori dal 18 ottobre “Free To Be Wrong”, il secondo singolo di NuElle. Lo abbiamo intervistato

foto artista

Un brano dal sapore di libertà per NuElle, come si può facilmente intuire dal titolo.

In “Free To Be Wrong” di NuElle melodie pop abbracciano un po’ di R&B e di Soul, elementi che rendono il brano elegante e contemporaneamente coinvolgente. Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande a NuElle.

NuElle, il tuo nuovo singolo, “Free To Be Wrong”, sembra essere un vero inno alla libertà. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone?

“Ho scritto questa canzone almeno 10 anni fa, in un periodo in cui facevo molta fatica ad accettarmi e vivevo con profondo conflitto la mia sessualità. Il più delle volte riuscivo ad esprimermi sinceramente solo quando mi sedevo al mio pianoforte e iniziavo a cantare. Così, in un momento di grande bisogno, è nata Free To Be Wrong come una sorta di sfogo personale.”

Il brano invita ad accettarsi per ciò che si è, mettendo da parte i pregiudizi. Quanto è stato importante per te, a livello personale, trasmettere questo messaggio attraverso la tua musica?

“Trasmettere questo messaggio pubblicando questa canzone è stato un passo fondamentale, sia per ricordare a me stesso quanta strada ho fatto per arrivare a vedermi come mi vedo adesso, ma soprattutto perché altre persone che vivono le stesse difficoltà ad accettarsi come le ho vissute io possano riconoscersi in queste emozioni e, attraverso la potenza della musica, sentirsi ispirate almeno un po’ a mollare la presa su quello che gli altri potrebbero pensare di noi.”

Nel videoclip diretto da Giulio Caputo, vediamo una tua metamorfosi visiva. Come si è sviluppata l’idea dietro questo processo di trasformazione nel video?

“Da quando ho iniziato a pensare all’idea di associare un videoclip alla canzone, ho sempre avuto una scena ben chiara nella testa: l’immagine di me che mi strappo una camicia classica di dosso per rivelare un abito stravagante sotto, che è sempre stato lì tutto il tempo. Siamo partiti da questa immagine per sviluppare tutta la narrazione del video, che difatti ruota attorno alla mia metamorfosi fisica dai miei abiti formali ai costumi più eccentrici e scintillanti. Era rischioso girare un videoclip che in sostanza girasse attorno solo a dei cambi d’abito senza risultare monotoni, ma Giulio Caputo è stato fondamentale per aiutarmi a curare tutti i dettagli perché il tutto risultasse quanto più vivace e dinamico possibile, e soprattutto per fare in modo che potesse raccontare una storia chiara.”

Hai detto che questa canzone è una dedica a te stesso e a tutte le persone che si sentono intrappolate in schemi che non gli appartengono. Che consiglio daresti a chi sta vivendo una simile sensazione di costrizione?

“Purtroppo non sono ancora la persona adatta per dare consigli in merito, perché nonostante il mio percorso e il punto in cui sono arrivato mi sento ancora un grande work in progress. Quello che posso dire, e che dico anche a me stesso, è che è importantissimo circondarsi di anime affini, persone che possano essere il tuo support system e che capiranno chi sei al 100% senza che tu abbia mai bisogno di dare spiegazioni. Non siamo fatti per tutti, ma non dobbiamo disperare, perché quelle persone esistono, e sono quelle che ci aiutano a capire che non c’è niente di sbagliato in noi. Al tempo stesso, consiglio di fare tutto ciò che ci fa stare bene, ciò che alimenta il nostro spirito, perché solo coltivando quello che ci fa stare bene con noi stessi diventerà sempre più difficile che delle brutture esterne possano scalfirci.”

NuElle, sei un artista che esplora sia l’inglese che l’italiano nella tua musica. Come scegli in quale lingua esprimerti nei tuoi brani? C’è una differenza nel modo in cui affronti la scrittura in inglese rispetto all’italiano?

“Ho sempre ascoltato più musica in inglese che in italiano, quindi quando ho iniziato a scrivere la mia musica mi è venuto naturale farlo in inglese, anche come forma di emulazione. Paradossalmente è anche stato sempre più semplice comunicare le mie emozioni in inglese, perché in un certo senso era anche una maschera che mi potesse dare maggiore libertà di esprimermi, non avendo la stessa immediatezza della lingua materna mia e delle persone che mi circondavano. Da qualche anno, però, ho scelto di lavorare sul modo in cui comunico anche in italiano, e ho iniziato a scrivere canzoni cercando di coniugare la conoscenza e il legame più profondo che ho con la mia lingua con gli stilemi compositivi dell’inglese, nonché la sua musicalità e la sua possibilità di sintesi, che invece in italiano mi risulta più difficile.”

Dopo “Free To Be Wrong”, quali sono i tuoi progetti futuri, NuElle? Possiamo aspettarci altre novità o magari un album?

“Sto già lavorando da vari mesi al mio prossimo progetto, e questa volta non sarà un singolo in inglese. Ebbene sì, ho deciso di pubblicare un album in italiano! L’ambizione è quella di conservare nella mia lingua le stesse sonorità e la stessa matrice musicale del genere che ho sempre masticato in inglese. Non vedo l’ora di mostrare questo nuovo aspetto di me!”

Grazie, NuElle!

NuElle è su Instagram, Facebook e su YouTube.

— Onda Musicale

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