“Bullet Proof Soul” è il disco di Flesha, rapper di Verona, e Dok The Beatmaker, produttore di Padova.
Commentare un disco del panorama rap non è semplice perché parliamo sempre di una sub-cultura musicale particolare, con proprie regole e significati. Nonostante questo, il rap è diventato un linguaggio comune ed è sempre più di tendenza nelle classifiche musicali. Oggi spediamo volentieri qualche parola su un disco underground e totalmente distaccato dal mondo mainstream o delle top ten. Bullet Proof Soul è il disco di Flesha, rapper di Verona, e Dok The Beatmaker, produttore di Padova. Questi due artisti, in attività da anni, hanno proposto per la prima volta insieme un disco che hanno pubblicato da indipendenti.
Arrangiamenti, editing sonoro e scelte musicali non lasciano dubbi: ci troviamo di fronte a un disco che qualitativamente è migliore rispetto alla media dei colleghi dell’underground. I testi sono rap, senza troppe frivolezze o ritocchi. Il tema da cui parte il disco è “che nella vita bisogna proteggere sé stessi dalle negatività esterne”. Questo potrebbe apparire banale, ma si riferisce a molteplici aspetti della vita: nella musica, come nella vita privata o in quella lavorativa o anche relazionale.
Il disco che abbiamo davanti non è semplice.
L’intento sicuramente centra il bersaglio e colpisce dritto. Ma brano dopo brano un ascoltatore poco attento potrebbe perdersi. Non ci sono momenti di leggerezza, momenti spensierati. Il disco è una specie di flusso di coscienza in cui la musica è anche terapia. Questo comporta che la concentrazione, per capire tutto, deve essere sempre alta.
Un disco del genere o piace, o non piace. È del tutto personale. Nulla si può dire sulla qualità generale del disco che, a parte forse nelle grafiche che sono leggermente fuori tono, è davvero ben strutturato e lavorato. Nel complesso parliamo di un album che ha un valore musicale e va oltre le aspettative che, di solito, si hanno sulle produzioni indipendenti di rap italiano. Come già detto: può piacere o non piacere, ma è indubbia la qualità del progetto.