Fuori dal 25 ottobre “Cinema”, il nuovo singolo di Nivra. Un brano con sonorità drill che non ha la pretesa di essere street.
La particolarità di Nivra è proprio quella di distinguersi dagli argomenti canonici del genere, portando al centro una scrittura più poetica ed evocativa tipica dell’artista romano. “Cinema” è un brano dal carattere urban ma che sa parlare a un pubblico ampio, a chi ha voglia di mettersi in gioco senza fermarsi alle apparenze.
“Cinema” è uscito il 25 ottobre. Qual è stata l’ispirazione principale per questo brano?
L’ispirazione è derivata dal profondo senso di insofferenza che nutro nei confronti della società deumanizzata in cui viviamo oggi, delle volte ho quasi la sensazione che questo mondo non mi rispecchi e non mi appartenga.
Il brano ha delle sonorità drill ma, come hai detto, non vuole necessariamente essere “street”. Come sei riuscito a trovare il tuo stile personale dentro questo genere?
Io pur non venendo da un contesto popolare conosco bene le dinamiche di strada, perché non ho mai passato troppo tempo a casa, ma ho avuto la fortuna di vivere tanto e di capire che ho molto più in comune con gli emarginati che con i medi piccoli borghesi rinchiusi nel loro alone di superficialità. Mio padre è insegnante nonostante venga da un contesto difficile e mi ha insegnato il valore della cultura e dell’uscire da certe situazioni, senza il bisogno di esaltare determinate realtà, ma emancipandosi grazie alla conoscenza. Così ho trovato la mia chiave artistica, grazie a un bagaglio di vita vera e di cultura.
Come pensi che il tuo background romano abbia influenzato il tuo stile musicale e i tuoi testi?
Io di origine sono calabrese, ma comunque sono nato e cresciuto a Roma, sono fiero e mi sento molto fortunato a vivere nella più bella città del mondo. Diciamo che la malinconia e la dispersione di Roma mi hanno portato a un senso di insoddisfazione e di fame non indifferente, anche una grande città a un certo punto inizia a starti stretta, soprattutto se è molto pigra. A Roma manca un po’ la mentalità e si muove tutto più lentamente, molte persone si appagano di ciò che hanno senza volere di più, non fa parte della mia natura. La Romanità forse mi ha spinto e motivato proprio nel distaccarmi da quello stereotipo di romano medio e questo ha fatto bene sia alla mia identità musicale che a quella personale.
Hai un progetto più ampio in lavorazione, il tuo primo disco. Puoi anticiparci qualcosa su cosa possiamo aspettarci da questo nuovo progetto?
Prima del disco ci sarà un EP, sarà un progetto molto scuro, arrabbiato e figlio di un periodo molto complesso per me umanamente. Ogni traccia mi rappresenta e parla di me al cento per cento, sarà un racconto molto concreto ed evocativo, stranamente meno astratto, ma altrettanto profondo e sentito. Il disco invece, avrà una forte componente sperimentale e sarà un tributo alla cultura Hip Hop, ci saranno sonorità e ispirazioni sia dall’East che dalla West Coast, ma la sua natura rimarrà fortemente legata all’Italianità e al mio quotidiano.
In un mondo musicale dove spesso l’apparenza conta più del contenuto, come fai a restare fedele alla tua autenticità?
La mia libertà personale e intellettuale me lo permette, io non devo niente a nessuno e non ho intenzione di massificarmi, omologarmi o piegarmi a un sistema che non mi rappresenta e che non mi ha mai accettato. Per le leggi che governano questo mondo so che quando inizierò a fare musica che piace a tutti, avrò smesso di fare musica che piace a me. Sono già in pace con questo e preferisco pochi illuminati a molti dormienti.
Per finire, qual è il messaggio principale che vorresti trasmettere a chi ascolta “Cinema” e i tuoi brani futuri?
Non abbassate la testa quando vi tapperanno la bocca per non farvi dire verità, io sono come voi e non siamo soli, non smetteremo mai di lottare per la nostra identità, non abbiate paura di essere diversi perché è quello che vogliono, non giudicate o vi sentirete giudicati a vostra volta. Aprite la mente e allontanatevi dal pregiudizio, non fatevi tentare dallo sfarzo perché non sarà quello a colmare i vuoti della vostra anima, solo l’amore e l’ascolto ci salveranno.