È possibile combinare indie rock e dream pop, creando una miscela che unisca ad un buon songwriting, guidato da seducenti riff di chitarra elettrica, melodie coinvolgenti in grado di trainare con efficacia ogni ritornello?
La risposta è sì; e i Deep Sea Diver – senza cadere nel comune sound “plasticoso” da classifica – sono in grado di comunicare con semplicità, in musica, quanto appena detto.
Ma facciamo un passo indietro
I Deep Sea Diver sono un progetto creativo che muove da Seattle, Washington – celebre patria del grunge –, basando la propria ragion d’essere sull’idea musicale di Jessica Dobson (voce e chitarra) e Peter Mansen (batteria). Per chi non avesse colto al volo, Dobson è un nome illustre e a dir poco sottovalutato all’interno del panorama musicale odierno: esibitasi, infatti, nel corso della sua carriera, al fianco di artisti del calibro di Beck, Yeah Yeah Yeahs, Conor Oberst – e via discorrendo – durante i loro tour. Billboard Heart, dunque, è il quarto album in studio della band statunitense, che arriva a cinque anni di distanza dal precedente Impossibile Weight, il quale si era guadagnato il meritato plauso di critica e pubblico.
Il nuovo capitolo di Dobson e soci esordisce, sin dai primi minuti di ascolto, nelle comode vesti di progetto dalle idee piuttosto chiare: la titletrack, a cui è affidato il delicato compito di aprire le danze, è una precisa dichiarazione di intenti, in termini di puro sound: atmosfere oniriche, una decisa strizzata d’occhio al pop, senza sacrificare, per questo, il protagonismo di interessanti riff eseguiti alla chitarra elettrica, dalle delicate venature in salsa neo-psichedelica – Always Waving Goodbye lancia segnali a dir poco chiari e convincenti, in questo senso.
What Do I Know, inoltre, accelerando il ritmo del disco, permette di coniugare l’insistenza, data dall’utilizzo percussioni, alla marca squisitamente pop del ritornello. Una menzione d’onore, poi, non può non essere accordata al sapiente uso dei sintetizzatori, affidato – in questa occasione – ad Elliot Jackson, com’è possibile notare fra le note di Emergency, un altro brano che non lascia insoddisfatti gli amanti dell’elettrica.
Le canzoni di Billboard Heart, è chiaro, possiedono la preziosa capacità di catturare l’ascolto di quell’esigente fetta di pubblico in cerca di un pop alternativo, che non trascuri, dunque, la varietà del suono, né tantomeno la qualità della scrittura. I testi del presente titolo, infatti, oscillano fra la malinconia e l’incertezza, fra lo smarrimento e la ricerca della felicità, come suggerito dal titolo dell’ultimo brano, previsto dalla scaletta, Happiness Is Not a Given.
La ricetta, allora, è perfetta per fidelizzare con tutta una serie di ascoltatori in cerca di conforto, a patto che quest’ultimo sia fornito in note musicali. I Deep Sea Diver, in ultimo, potrebbero coincidere con una più che piacevole scoperta: e proprio a partire da Billboard Heart.