Recensioni e Interviste

Grace N Kaos, tra rock e dediche a Levante – intervista

Si chiamano Grace N Kaos, sono una band veneta sempre più presente nella scena musicale giovanile italiana e sempre più produttiva. 

Solo nel 2020 hanno presentato tre nuovi inediti: “L’esigenza di muoversi” brano composto e eseguito live su internet durante il primo lockdown, “Gelati” con uno stile elettro-rock estremamente moderno e “Levante” canzone giovanile, dove la dedica alla loro amatissima cantante Levante è il pretesto per urlare a squarciagola i sentimenti; attualmente i Grace N Kaos sono già nel futuro, confessandoci di star già lavorando ad un futuro album in programma per  il 2023!

Band di formazione rock, eclettica e matura sin dai loro primi album, attualmente stanno spaziando nel genere indie e elettro-pop accostando testi leggeri a testi e argomenti estremamente impegnati, come quelli del loro brano più famoso “Nero”, dedicato ai drammi del caporalato e dello sfruttamento delle persone, con il quale nel 2019 hanno vinto il premio Amnesty ‘Voci per la libertà’ che li ha portati ad esibirsi sul palco del Concerto del Primo maggio di Roma.

Una band seria ma anche autoironica, rock e pop allo stesso tempo, nel 2020 hanno inoltre pubblicato il loro libro “Essenziale – Storia di successo di una band di insuccesso”. Per la prima volta intervistati da Ondamusicale, ci raccontano un po’ di loro, della loro storia e dei loro progetti.

Buonasera ragazzi, direi dopo questa breve introduzione di cominciare con la presentazione, come mai GRACE N KAOS come nome della band? Lo avete scelto per sintetizzare le vostre principali correnti o c’è anche un’altra ispirazione?

“Ciao Ondamusicale è un piacere essere qui. Allora il nostro nome ha una storia lunga e complessa ma sintetizzando all’osso possiamo dire che fa riferimento sia al nostro stile musicale, visto che spaziamo tra diversi generi, sia al fatto che noi ‘Grace’ siamo finiti più volte nel caos cambiando gli equilibri interni della band.”

I GRACE N KAOS sono nati nel 2008, ma i primi singoli inediti sono usciti a partire dal 2014, da lì in poi siete diventati sempre più costanti nella creazione musicale: come è avvenuto il cambiamento, il passaggio da una band in costruzione al lancio dei vostri primi singoli? In generale, cosa è cambiato nel vostro modo di lavorare durante questi anni?

“La sorte e la stabilità. In realtà lavoriamo da sempre allo stesso modo e siamo stati molto produttivi sin dai primi mesi di vita della band. Venivamo tutti da distinti progetti musicali avviati, fossero coverband o inediti. Ti raccontiamo un po’ della nostra storia che vedrai essere legata al nome. Solitamente la omettiamo per non creare confusione in chi legge ma stavolta parliamo un po’ anche del nostro passato. Nel nostro primo periodo fino al 2011 abbiamo in realtà prodotto un Album.  Il disco, autoprodotto, lo stampammo su CD ma non lo distribuimmo in digitale. All’epoca non esisteva ancora la cultura dello streaming in Italia e le piattaforme come Spotify hanno atteso fino al 2013 prima di prendere piede nella nostra penisola. Dopo il disco ed un paio di vittorie a concorsi nazionali il cantante abbandonò la band. Situazione instabile, il primo caos. Ripartimmo successivamente da zero con un nuovo cantante, poi nuove canzoni di cui realizzammo 2 Ep. Il secondo distribuito sulle piattaforme streaming dopodiché nel 2016 per la seconda volta restiamo senza frontman. I Grace sono nel ‘Kaos’ nuovamente. Ora, fortunatamente, lavoriamo con Gianluca dal 2017 e riusciamo ad essere costanti. Ritrovando con lui la stabilità interna siamo riusciti a confezionare l’album ‘Bambino’, pubblicato nel settembre 2018, ed il nuovo disco che uscirà nella primavera 2021. Finalmente un po’ di ‘grazia’ per noi.,Oggi stiamo già lavorando al disco 2023.”

Per quanto riguarda lo stile musicale? Noto che il rock era ben presente e forte sin dai vostri primi pezzi, ma ultimamente ha preso sempre più piede anche una componente elettronica (come in ‘Gelati’ – 2020) e in generale avete delle sonorità più POP. La presenza al concerto del Primo Maggio del 2019 ha cambiato il vostro modo di fare musica e la vostra spinta nel comporre? (Dopotutto venite da un 2020 per voi piuttosto produttivo…)

“Si è corretto, gli ultimi brani sono decisamente più pop ed elettronici.  Non dipendono dalla nostra presenza al I Maggio romano ma fanno parte di una nostra fase di sperimentazione. Avevamo voglia di provare nuove strade e vedere che sarebbe successo. Dopo tanti anni è naturale cercare di rinnovarsi, anche per non cadere nella noia pur consapevoli che il nostro mondo musicale vuole ruotare attorno ad i temi sociali.È pur vero che il primo amore non si scorda mai quindi per il futuro ci saranno delle sorprese e riconferme.”

Nel vostro ultimo brano, “LEVANTE” dedicato alla cantante omonima, sembra esserci quasi un punto di vista diverso, mi spiego meglio: avete lasciato alle spalle l’ispirazione fortemente sentimentale, più matura, per un brano che a mio avviso risulta molto ironico, dove il protagonista è un fan che ulula l’amore per il suo idolo, in piena tempesta ormonale e di sentimenti…insomma sembra che vi siate divertiti parecchio con questo brano, sbaglio?

“Non sbagli. ‘Levante’ è nata con l’unico obiettivo di far divertire chi la ascolta oltre a dimostrare che, se vogliamo, riusciamo a fare un brano immediato ed attrattivo per la massa. Nella sperimentazione di cui ti parlavamo prima rientra anche il testo di questo brano, molto diretto e basic distante dal modo più poetico che preferiamo. Avevamo bisogno di capire fino a che punto possiamo spingerci con i nostri testi e questa canzone ci aiuterà in questo.Tornando a ‘Levante’ è questa una canzone ironica che guarda con un sorriso a quelle situazioni imbarazzanti in cui ci si ritrova idealizzando un amore impossibile.In questo brano la figura dell’artista si sposava bene con la figura della donna irraggiungibile e la piccola dedica che trovate nella prima strofa rispecchia il nostro pensiero sull’artista.  Levante riesce infatti a fondere un pensiero profondo con una musica pop mainstream e questa è una dote rara in un’artista.”

Avete avuto riscontri da Levante?

“Al momento no, non sappiamo se ha avuto modo di ascoltarla. È anche vero che non ci sembrava corretto fare i paraculi quindi non l’abbiamo taggata in 100 post e stories.  Niente stalking quindi. Certamente saremmo felici se avrà modo di ascoltarla e magari apprezzarne l’idea e l’ironia.”

L’ultima domanda non poteva che concentrarsi su una vostra uscita recente e geniale, il vostro libro “ESSENZIALE – Storia di Successo di una band di Insuccesso”. Nel libro raccontate di voi, musicisti “ordinari”, rock, ma non rockstar. Non è il libro del vip che racconta la sua storia all’apice del successo, con i ricordi deviati e forse patinati, in questo libro siete voi, sinceri, per come siete adesso. Effettivamente è il punto di vista che sempre si cerca (la storia della gavetta), ma che viene sempre raccontato troppo tardi. C’è qualche aneddoto del vostro libro che volete anticiparci? Oppure un aneddoto che non avete potuto o voluto inserire?

“Grazie per le belle parole. ‘Essenziale’ è la nostra storia perché prima che musicisti siamo persone con un vissuto personale alle spalle che ci ha portato fin qui.Non poteva essere un libro autoreferenziale visto che abbiamo ancora tanto da imparare e tutto da dimostrare. Ci ha dato però la possibilità di raccontarci in un modo diverso, inserendo anche i testi delle nostre canzoni ad integrazione della narrazione. Sui socials non sarebbe stato possibile ed avrebbe perso subito di importanza vista l’attenzione limitata che si può dare ad un post. Per quanto concerne l’aneddoto ti rimandiamo al capitolo 18 intitolato ‘I Sogni’. Qui un giovane convinto di poter volare si lancia in salti rompendosi le ossa più volte. Al di là del fatto che è la storia vera e non romanzata dell’infanzia di un nostro membro dei ‘Grace’ il capitolo 18 è importante perché racconta della spinta che i sogni ti danno e nel mentre esorta chi a non dimenticare mai quei momenti visionari che tutti hanno avuto, amato ma che con l’età post adolescenziale tende a sopire. Essenziale lo potete acquistare su Amazon.”

Con la speranza che “ESSENZIALE”, diventi presto la “storia di successo di una band di grandissimo successo”, vi auguriamo in bocca al lupo per tutto, continueremo ad ascoltarvi!

“Grazie Ondamusicale, a presto!”

Miriam Petrini – Ondamusicale

— Onda Musicale

Tags: Levante
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